“Scendiamo dalle nuvole Nessuno toglierà B. ”
di Antonio Di Pietro
Sul Fatto Quotidiano di ieri, Paolo Flores d’Arcais ha scritto un appello diretto ad Antonio Di Pietro e Nichi Vendola, in cui chiedeva loro, alle condizioni date, di lavorare per un governo di transizione che mettesse mano al conflitto di interessi e alla legge elettorale. Unico modo, argomentava, per togliere a Silvio Berlusconi la possibilità di condizionare in maniera così pesante la vita pubblica nel nostro Paese. Ben sapendo della difficoltà di intraprendere una strada così “utopista”, Flores rilanciava l’idea di una grande manifestazione di piazza, sul modello di quella che portò a Roma i cittadini dei “girotondi” e quelli del “Popolo Viola”, per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi dalla Presidenza del Consiglio. Oggi ospitiamo la risposta di Antonio Di Pietro.
Caro Flores, rispondo all’appello che hai rivolto a me e a Vendola. Tu condividi con noi la necessità di andare al più presto alle urne per mandare a casa Berlusconi e il suo governo. Giustamente, però, fai notare che se non si realizzano prima “due condizioni minime” (parole tue), ovvero “modificare l’attuale legge elettorale “porcata” e togliere a Berlusconi il controllo totalitario dell’informazione”, sarà molto difficile, se non impossibile, poi, vincere le elezioni.
Tu stesso, inoltre, fai notare che, fino a quando Berlusconi sarà al governo e avrà una maggioranza che lo sorreggerà, è inimmaginabile che il Parlamento possa emanare una nuova legge elettorale e una regolamentazione più democratica e plurale dell’informazione pubblica e privata.
L’utopia e la lotta
TU STESSO, quindi, per sfuggire a questa ferrea morsa, proponi l’avvento di un “governo provvisorio” o “governo di lealtà istituzionale” (come lo chiami tu) composto da personalità non della politica (e quindi non parlamentari e non appartenenti a partiti) che si sostituisca all’attuale governo berlusconiano ed emani leggi che soddisfino le suddette due “condizioni minime” per andare alle elezioni. Tu stesso, infine, ti sei accorto che la proposta da te avanzata è a tal punto “utopistica” (ancora parole tue) da ritenere che l’unica strada praticabile ora sia, in realtà, “una proposta di lotta” (sei sempre tu a parlare), ovvero “una grande manifestazione nazionale per fine settembre che chieda elezioni democratiche, fuori Berlusconi, governo di pluralismo televisivo, nuova legge elettorale”. Insomma, un’altra manifestazione come quella del 2002 a Piazza Navona con Nanni Morettio quella del 2009 per il “No B. day”. Tutto qui? Mi verrebbe da dire. Sia chiaro, sono d’accordissimo con te: sia per quanto riguarda l’analisi che la proposta. Sono a tal punto d’accordo con te che mi impegno qui per iscritto, nero su bianco, ad essere anch’io, e tutti noi dell’Italia dei Valori, della partita, pronti a mobilitare tutte le nostre strutture organizzative (e i due milioni ed oltre di firme raccolte per i tre referendum – acqua, nucleare e legittimo impedimento – stanno lì a dimostrare la forza della nostra organizzazione). Siamo pronti a tappezzare il Paese con manifesti per denunciare le nefandezze berlusconiane (cosa che, peraltro, stiamo già facendo).Siamo pronti a investire ulteriormente nella comunicazione in Rete (da settembre partirà una Web Tv dell’Italia dei Valori). Siamo pronti a girare (lo sono anche io personalmente e col megafono in mano), per tutte le piazze e i mercati d’Italia per “chiamare alle armi” il popolo democratico per una nuova grande manifestazione.
Sogno e realtà
DETTO QUESTO , però – e con il rinnovato impegno a farlo per davvero–scendiamo entrambi dalle nuvole e rimettiamo i piedi per terra:
Non esiste, e non potrà mai esistere, una maggioranza parlamentare che in questa legislatura abbia il coraggio di smarcarsi da Berlusconi per varare le due“condizioni minime” di cui tu parli;
Non esiste, e non esisterà mai, una maggioranza parlamentare disposta a dare la fiducia ad un governo di “lealtà istituzionale” formato da altissime personalità tecniche non provenienti dalla politica. Piaccia o non piaccia è così e non sarà certo una manifestazione pubblica in più a far cambiare idea ai mestieranti della politica che infestano il Parlamento.
Non esiste, e non può esistere, la possibilità che si realizzi un’inedita coalizione politica elettorale che veda insieme la destra di Fini e la sinistra del Partito democratico. Gli elettori di entrambi gli schieramenti li manderebbero a quel paese. La storia è storia e non si può scherzare con formule e formulette, calpestando i ricordi e le sofferenze;
Non esiste, e non può esistere, che l’attuale classe dirigente del Partito democratico si unisca a noi dell’Italia dei Valori, o alla Sinistra e Libertà di Vendola, per fare squadra insieme. Lo ha ripetuto Letta l’altro ieri e lo ha ribadito D’Alema ieri. I maggiorenti del Pd vedono me e Vendola come fumo negli occhi e, se potessero, ci farebbero fuori prima e peggio di Berlusconi. Il Pd sta lavorando per costruire una nuova coalizione con l’Udc e con la resuscitata “balena bianca”, e ha già risposto picche alla mia proposta di costruire con l’IdV la coalizione del centrosinistra. A Vendola faranno di peggio: renderanno un inferno la sua attività di governatore della Puglia, anche se, ovviamente, negheranno e smentiranno sdegnati. Senza contare quel che hanno fatto e faranno a Luigi De Magistris che non considerano della famiglia del centrosinistra solo perché ha fatto il suo dovere fino in fondo. Così stando le cose, non ci resta altro da fare che rimboccarci le maniche e intanto partire da soli nella costruzione di un’inedita coalizione.
Oggi va bene anche una nuova manifestazione di piazza, ma per domani dobbiamo unire “le forze dei non allineati”, quelle della società civile, della Rete, magari anche dei “grillini”, soprattutto dobbiamo parlare al “popolo” – sia della sinistra che della destra - per far capire che la loro classe dirigente li sta tradendo e li sta usando. Dobbiamo far sapere che Fini e i finiani non sono credibili perché hanno rotto con Berlusconi in nome della legalità e poi si sono alleati con Cuffaro e Lombardo e non hanno votato la sfiducia a Caliendo. Dobbiamo far sapere che i maggiorenti del Pd, pur di non aver tra i piedi me o Vendola, si stanno “accasando” con Casini, Cuffaro, Lombardo e una miriade di altri personaggi impresentabili per la loro storia personale e politica. Dobbiamo parlare anche al popolo del Nord per denunciare la grande truffa mediatica dei dirigenti della Lega che i fine settimana fanno i gradassi a Pontida e durante la settimana, a Roma, si spartiscono le poltrone e le prebende come e peggio della Prima Repubblica.
Le regole e il gioco
INSOMMA e in conclusione: è inutile cercare di cambiare da dentro le regole del gioco (legge elettorale, conflitto di interessi o pluralità dell’informazione). Non lo faranno e non ce lo faranno fare. Meglio attrezzarci da subito con una “coalizione alternativa” di nuovo conio per essere pronti ad affrontare le elezioni quando ci saranno, anche a costo di andarci con le attuali “regole capestro”, piuttosto che sognare coalizioni di “lealtà costituzionale”, come utopisticamente e genuinamente le hai chiamate tu, o di “responsabilità nazionale”, come furbescamente le ha definite Casini con il chiaro scopo di andare lui al governo al posto di Berlusconi, cosa che molti del Pd sembrano già disposti a barattare, come hanno fatto per Vietti al Csm.
Per intenderci, caro Paolo,questa coalizione è già nei fatti.
E del Pd che ne facciamo, dirai tu. Non tutto è perduto. I maggiorenti del Pd conoscono solo la legge del più forte e noi dobbiamo sfidarli proprio su questo campo. Lavoriamo da subito alla costruzione di questa “coalizione alternativa” e vedrai che la “paura” di essere affiancati e superati da forze più fresche e più risolute li porterà a più miti consigli. Anche loro sanno, come tutti noi dobbiamo sapere e avere ben presente, che è prioritario, per il bene del Paese, liberarci del clan piduista che fa capo a Silvio Berlusconi. Quindi dobbiamo tutti rassegnarci a convivere tra noi per arrivare all’obiettivo. Alla fine, arriveranno, speriamo non a tempo scaduto, anche i pachidermi del Pd.
9 commenti:
E forza Tonino, fatti sentire dagli italiani, Berlusconi non si butta fuori a parole, è un combattente megalomane, quindi pericolosissimo, ci vogliono lottatori coraggiosi che non si perdono in analisi logiche e grammaticali e Tu lo sai, lo hai sempre saputo. Solo un giudice onesto capisce bene e sa agire contro un delinquente, Vendola sarebbe un ottimo compagno per Te, e speriamo che gli italiani alla fine Ti capiscano una volta per tutte!!
Vedi Luigi? Questo è il linguaggio che contrasta Silvio, quello che piace a me, azione non parole.. non politicante ma pragmatico, la Bindi è brava ma secondo le regole della prima Repubblica, corrette fuor di dubbio ma inefficenti contro B!
Come sei irruente! Tonino conosce alla perfezione la lingua italiana, solo l'irruenza lo inceppa un po'. E ci gioca pure, quando parla di 'dipietrese'.
Rosy Bindi non sta in un partito fondato da lei, ma nella metamorfosi di un partito, il PD, che è la risultanza di P.C.I.-PDS-DS e della D.C.
Non è lei che detta le regole, ma contribuisce a crearle. Dunque non ha il potere di iniziativa di un Antonio Di Pietro o di un Nichi Vendola, ed è un peccato perché sarebbe un eccellente Primo Ministro.
Una donna colta, intelligente, che si è formata alla Scuola di Vittorio Bachelet, professore ordinario di Diritto pubblico dell'economia presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università La Sapienza di Roma (ammazzato dalle BR all'ingresso della facoltà il 12.2.1080 - la Bindi era una sua assistente ed assistette all'assassinio di un grande maestro), ben più meritevole dei suoi compagni di partito, questa è Rosy Bindi, merita rispetto.
Caro Luigi,
non mi pare che io abbia mancato di rispetto alla Bindi, tutt'altro, ho sempre sottolineato la sua diplomazia e intelligenza politica, ma è pur vero che le Sue vedute non sono condivise dai vari leaders del Suo stesso partito, inutile presentare alla gente l'asso di oro quando poi dallo stesso schieramento presentano l'asso di bastone!
Qui stiamo parlando di Silvio Berlusconi, urgono guerrieri e non diplomatici al momento, i titoli accademici, di tutto rispetto, a B.fanno un baffo, visto che dalla sua ha anche i militanti del PD.
Se vogliamo prenderci in giro, facciamolo pure osannando chi parla bene e razzola male, non dimentichiamo che la Bindi si è astenuta come gli altri dal votare contro leggi canaglia, obbligata dal partito? Bene.. posso pure giustificarla, ma ora non mi serve per debellare B. e la sua corte.
Parlo da ignorante cittadina che stanca delle parole ora vuole fatti.. concreti e palpabili.
Non condividi? Pazienza.. me ne farò una ragione :)
Primo, ripeto e chiedo: dov'è nell'opposizione un guerriero che abbia un seguito di almeno il 26%.
Antonio Di Pietro è un guerriero, non per nulla sono un iscritto all'Italia dei Valori, ma non va oltre l'8-9%.
Secondo, perciò la Bindi non ha un seguito politico preminente, anche se è il presidente in carica del PD.
Terzo, non l'ho detto che le hai mancato di rispetto, non l'ho nemmeno pensato, solo non ho condiviso, pur rispettabilissima, la tua affermazione "la Bindi è brava ma secondo le regole della prima Repubblica, corrette fuor di dubbio ma inefficenti contro B.".
Non l'ho condivisa perché non è esatto, ci sono regole etico-morali che hanno un valore assoluto a la Bindi le incarna. Inefficiente contro B. è il PD nel suo complesso e i suoi segretari (Veltroni e Bersani). Io butterei alle ortiche tutta la classe politica del PD, ad eccezione delle nuove ma poche leve e la Bindi.
Quarto, io non ho osannato nessuno e non prendo in giro né me stesso né gli altri, sono semplicemente consapevole che l'impresa è ardua e sono convinto che solo dall'interno del PDL e/o dalla Lega possa venire la spinta propulsiva per pulire le stalle di Augia, l'opposizione non ne è capace. Leggi il commento di Curzio Maltese (ho aperto una cartella specifica per lui), molto illuminante.
Per ultimo mi ha sorpreso la tua affermazione finale, pur mitigata da un sorriso.
Mi piace molto l'irruenza di Francy.
E per molti versi ha ragione.
Fatti ci vogliono, non chiacchiere.
B. è uno che potrebbe far spuntare "chissacosaltro si inventerà" dal suo cappello di mago.
Ci crederò se e quando succederà!
(quello che in tanti desideriamo da un pezzo)
Madda
STRANO MADDA, PERCHE' QUANDO SONO IRRUENTO IO (ANZI ERO) NON TI PIACEVA!;-)
Oh, cacchiarola cacchia.. evviva le donne!! Grazie Madda :D
L'utima mia affermazione era la certezza che non saresti stato d'accordo con quanto dicevo, quindi con il sorriso, perchè sai che amo dialogare in particolar modo sulle opinioni diverse dalle mie, e in Te ho sempre un valido interlocutore.. lo dico seriamente.
Ora aggiungo su alcune donne del PD, fra cui la Bindi, e che prima ho omesso per dimenticanza.. perchè non se la defilano dal PD all'IDV? Ormai dovrebbero averlo capito che questo partito è solo il proseguo di quello di B., dove gli uomini non sono più di una sinistra d'opposizione progressista, ma maschilisti pari a quelli di destra che non lasciano più alle donne lo spazio e la possibilità di portare avanti le loro idee intelligenti.
A maggior ragione la Bindi, che come Tu mi hai fatto notare, è stata accanto ad un Bechelet. Questo particolare non doveva sfuggirle.. o si?
ANDIAMO, COME SI FA A PENSARE CHE LA BINDI VADA CON L'IDV! QUESTO SI CHIAMA TRASFORMISMO, NON E' DA LEI! CAPITO L'ULTIMA FRASE. IL FATTO E' CHE IO MI LEGGO, E POSTO, OGNI GIORNO LA REPUBBLICA, IL CORRIERE DELLA SERA (POCO, E' ALLINEATO), L'UNITA' (E' IN CRISI: -285 LE VENDITE), LA STAMPA, IL MESSAGGERO (QUALCOSA) E IL FATTO QUOTIDIANO. COME SETTIMANALE L'ESPRESSO. CAPISCI? CIO' MI COMPORTA DI ESSERE MOLTO INFORMATO, MA NON ABBASTANZA (NON AVENDO IO UNA CULTURA POLITICA) PER CAPIRE BENE I MECCANISMI E FARE UNA PREVISIONE RAGIONATA, MA ABBASTANZA PER VALUTARE I POLITICI, VECCHI E NUOVI. ADESSO TI FACCIO UN BEL SORRISO: :-)
@ Luigi: la tua irruenza passata era diversa. Ora è un'irruenza che hai imparato a frenare, e mi piace ;-)
@ Francy: mi piacciono gli interventi che fai.
Una donna intelligente e sensibile non è da meno di nessun maschietto ;-D
Madda
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