lunedì 6 settembre 2010

Il sindaco anti-camorra di Pollica ucciso in un agguato, i killer gli sparano nove volte


Angelo Vassallo, 57 anni, è stato colpito intorno alle 2 di questa mattina mentre era alla guida della sua auto. Rientrava a casa in una stradina dietro la sua abitazione

Ucciso a colpi di pistola il sindaco di Pollica, comune del Cilento noto per la bandiera blu che viene assegnata da tempo ogni anno alle sue acque. Angelo Vassallo, 57 anni, è stato colpito intorno alle 2 di questa mattina mentre era alla guida della sua auto, una Audi station vagon grigia, e rientrava a casa in una stradina dietro la sua abitazione. Secondo i primi rilievi delle indagini condotte dal pm Alfredo Greco, Vassallo è stato colpito con almeno nove colpi di pistola sparati dal finestrino verso di lui. La pista seguita dagli inquirenti in questo momento privilegia la vita amministrativa dell’ucciso, anche se non trascura altri possibili moventi.

A dare l’allarme, la moglie di Angelo Vassallo. L’uomo era già stato sindaco del Comune di Pollica, ma nella scorsa tornata elettorale si era candidato da solo con una lista civica, Cilento pulito, sempre però nell’ambito della coalizione di centrosinistra. La coppia ha due figli.

La vittima era nata a Acciaroli 57 anni fa, il 22 settembre del 1953. Era stato eletto per la prima volta sindaco il 3 aprile del 2005. Il primo cittadino del Comune di Pollica, dal 24 giugno 2004 al 2009, ha ricoperto anche il ruolo di Consigliere della Provincia di Salerno.

“Negli ultimi tempi era preoccupato e mi teneva costantemente informato sugli sviluppi di alcune vicende. Era un uomo che si batteva contro l’illegalita’ ed era sempre in prima linea. Quando accadeva qualcosa di particolare sul suo territorio, me lo segnalava”. Il procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Alfredo Greco aveva una conoscenza diretta della vittima dell’agguato. “Ci sono molte piste da seguire – dice il magistrato – e per il momento non abbiamo un orientamento preciso sul possibile movente. Non sappiamo ancora neppure se abbia agito una o più persone. Si può pensare di tutto”.

Vassallo era stato rieletto primo cittadino del comune salernitano diviso in due frazioni nel marzo di questo anno. Candidatosi con una lista civica di orientamento di centro sinistra “Insieme per Pollica” governava Pollica-Acciaroli dal 2005. Era detto il “sindaco pescatore”, dato la sua attività imprenditoriale nel settore ittico gestita insieme al fratello, e le sue battaglie per la legalità e il rispetto dell’ambiente, su cui aveva investito come amministratore pubblico, avevano fruttato alla localita’ costiera cilentana riconoscimenti quali le bandiere blu e un rilancio turistico. Moglie e figli di Vassallo gestiscono attivita’ di ristorazione. Il pm di Vallo della Lucania, ai microfoni del Tg1 ha ricordato come fosse “un simbolo di legalità. Era un uomo che si batteva contro l’illegalità ed era sempre in prima linea”.

“L’agguato in cui è stato ucciso il sindaco Vassallo è un fatto di sangue gravissimo”. Lo sottolinea il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli. “Sono vicino alla famiglia di Vassallo – continua Cirielli – colpita dalla tragedia sulla quale stanno indagando i carabinieri. Auspico un intervento massiccio delle forze dell’ordine per far luce sull’efferato assassinio del primo cittadino di Pollica”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"... è un fatto di sangue gravissimo": penso anch'io!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

MENTRE B. SI GINGILLA FRA SUPER-EGO E ESCORT, LA GENTE VIENE AMMAZZATA. UNA POLITICA SCHIFOSA.