giovedì 2 settembre 2010

Serve una rivoluzione politica


"La politica si concentri sull'economia", non sono io a dirlo, nonostante sia un concetto che ribadisco da tempo, è il Presidente della Repubblica a lanciare un appello per salvare il Paese. Forse anche Napolitano ha letto il Financial Times, proprio come ho fatto io. Le previsioni di uno dei più autorevoli quotidiani al mondo non sono buone: l’economia italiana è attesa da un autunno molto caldo. Il giornale britannico lo scrive nella sua "Lex Column", in un editoriale intitolato "Italy's fading bella figura" dedicato alle sventure finanziare del nostro Paese. (scarica l'articolo in Pdf - 172 kb)
Negli ultimi dieci anni, dal 1999 al 2009, Berlusconi è sempre stato al Governo, tranne che nelle brevi parentesi D'Alema-Amato-Prodi. In questo periodo, il prodotto interno lordo in Italia è cresciuto di 10 punti percentuali in meno rispetto alla media della zona Euro. Nello stesso tempo le azioni di Piazza Affari hanno reso in media undici punti in meno rispetto all'FTSE Eurofirst 300, l'indice che misura l'andamento dei 30 titoli più importanti. I dati a cui fa riferimento il Financial Times sono quelli di Capital Economics.
Ma c'è di più: il vero problema italiano è l'economia reale con un livello di competitività per costo dell’unità del lavoro che, rispetto alla Germania, è sceso del 26% dal 1999, e con una produttività che è calata del 6%, al cospetto di una crescita del 7% nella zona Euro. Tutto ciò mentre le aziende di casa Berlusconi godono di ottima salute grazie ai provvedimenti e alle mosse di un Governo ad aziendam.
Il quotidiano britannico parla anche di una coalizione, quella al governo, che si sta auto-distruggendo, di una crisi interna al centrodestra che porterà solo stagnazione economica e del modello economico italiano che sopravvive nonostante le catastrofiche scelte governative.
L'editoriale del Financial Times è la fotografia di come gli investitori esteri guardino al nostro Paese. Un Paese dove il debito pubblico è ormai oltre il 120% del Pil, dove il default finanziario potrebbe essere questione di mesi, se non di settimane. In questo contesto si inserisce un Governo di figurine, gestite dal rais Berlusconi che ha tenuto per sé il Ministero dello Sviluppo Economico e che per tutelare le sue aziende e finire sui passaporti libici ha svenduto la dignità del Paese a un dittatore come Gheddafi. Oggi voglio dirlo con le parole del Financial Times: per riscoprire la crescita economica all'Italia serve una rivoluzione politica, non una politica per superare la crisi.

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