domenica 24 ottobre 2010

Apocaliss’mo, I quattro cavalieri dell’Apocalisse di questa settimana

PIETRO LUNARDI

La settimana appena finita ci ha servito ancora una volta un bel piatto di Casta all’amatriciana: la benevola giunta della Camera (più nota, infatti, come Camera Caritatis) ha negato l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex Ministro delle Infradito Pietro Lunardi, accusato di essersi fatto corrompere da Propaganda Fide e di aver comprato da questa una palazzina a tre milioni, quando il suo prezzo di mercato era di ben otto. Dopo la buona e inattesa notizia, la Santa Sede sarebbe incline a pronunciarsi per il riconoscimento del miracolo: dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci di qualche tempo fa, in questo caso si sarebbe verificata un’altrettanta mistica diminuzione dei prezzi e dei mutui. Del resto anche Nostro Signore, secondo il nuovo catechismo a cura di Propaganda Fide, è nato “in un’umile caparra”. Secondo i giudici, Lunardi avrebbe contraccambiato lo “sconticino”, concedendo 2 milioni di finanziamento pubblico per far ristrutturare un immobile del Vaticano. “E’ una menzogna – ha replicato con amarezza mons. Crescenzio Sepe – una malignità sostenuta dai soliti sepolcri imbiancati. A proposito, nel caso… sarebbe possibile farli imbiancare a spese dello Stato italiano?”

ANGIOLINO ALFANO

Il nostro vivace Ministro di Grazia e Giustizia è senza dubbio l’Angiolino custode del Premier, che gli avrebbe anche chiesto: “ Senti Alfano… di Giustizia, chi se ne frega… ma questa Grazia, me la potresti presentare?”. Il Loden Alfano, pazientemente confezionato per tenere al caldo Silvio Berlusconi, sulla base del parere favorevole della Commissione Affari Costituzionali, adesso è anche retroattivo e copre quindi i fatti antecedenti l’assunzione della carica, a partire da un eventuale furto di figurine alle elementari. Si lavora ora alacremente all’ipotesi di uno scudo giudiziario che salvaguardi le più alte ( grazie ai sottotacchi) Cariche dello Stato, sin dal primo rilevamento ecografico. “La Commissione ha lavorato bene – ha commentato soddisfatto Alfano davanti ai giornalisti –… ma, a proposito di commissione… scusatemi, devo andare a prendere due etti di prosciutto crudo e uno stracchino al Presidente del Consiglio. Per le cose importanti, si fida solo di me.”. La recente decisione degli Affari Costituzionali, comunque, non sorprende affatto i cittadini italiani: la sensazione che ci sia qualcosa di retroattivo, ciò di attivo nel loro retro, ce l’hanno già da parecchio tempo.

MERCEDES BRESSO

Per anni abbiamo creduto ingenuamente che i politici fossero gente che conta, invece si tratta il più delle volte di gente che riconta. Dopo molte polemiche, il Consiglio di Stato ha sospeso il riconteggio delle preferenze elettorali riguardanti le recenti regionali piemontesi, benché nel novero siano state rinvenute alcune migliaia di schede relative alle politiche del 1861, recanti il nome di un certo Francesco Crispi, poi cancellato con un tratto di pennarello e sostituito con quello di Roberto Cota. Le maggiori, presunte irregolarità sarebbero state però riscontrate nella lista “Pensionati per Cota”, i cui elettori avrebbero votato utilizzando, invece delle apposite schede, le copertine dei più recenti numeri di Sorrisi e Canzoni Tv. Niente di grave, comunque, come peraltro sostenuto con grande forza e chiarezza dal Pdl. Nel Centrosinistra invece, ci avrete fatto caso, nessuno s’è scalmanato molto per sostenere la combattiva Mercedes nel tentativo di difendere la legalità. Dopo il trionfo televisivo di Terra Ribelle su Raiuno, che ha battuto nettamente I Cesaroni, la Bresso sembra essere destinata a diventare la protagonista di una nuova fiction di successo: Terra Bruciata.

ALFONSO MARRA

Più che Report, Milena Gabanelli, dovrebbe intitolare il suo programma RIPORT, qualora volesse occuparsi del magistrato Alfonso Marra, vista la fantasiosa pettinatura alla bersagliera che ostenta in televisione e nelle foto sui quotidiani. Accusato di far parte della nuova Loggia massonica P3, il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha fatto ricorso alla cosiddetta “strategia della Pensione”: si è messo a riposo e ciccia. La Direzione Generale dell’Inps ha emesso immediatamente un’informativa, nella quale specifica quanto segue: “ Considerato il proprio annoso e irrisolvibile deficit, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale comunica di non essere in grado di sopportare il prepensionamento di decine di migliaia di persone indagate, inquisite e aderenti ad associazioni segrete, cui si consiglia calorosamente di fare ricorso a validi studi legali, alla latitanza oppure alla candidatura nel corso delle prossime elezioni”. Intanto, sono stati annunciati in queste ore i primi voli charter dal Giappone e dagli Stati Uniti, carichi di turisti curiosi di venire ad ammirare nel nostro Paese uno spettacolo assolutamente inusuale ed emozionante: un italiano che lascia la poltrona.


MARCO PRESTA


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