PIETRO LUNARDI
La settimana appena finita ci ha servito ancora una volta un bel piatto di Casta all’amatriciana: la benevola giunta della Camera (più nota, infatti, come Camera Caritatis) ha negato l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex Ministro delle Infradito Pietro Lunardi, accusato di essersi fatto corrompere da Propaganda Fide e di aver comprato da questa una palazzina a tre milioni, quando il suo prezzo di mercato era di ben otto. Dopo la buona e inattesa notizia,
ANGIOLINO ALFANO
Il nostro vivace Ministro di Grazia e Giustizia è senza dubbio l’Angiolino custode del Premier, che gli avrebbe anche chiesto: “ Senti Alfano… di Giustizia, chi se ne frega… ma questa Grazia, me la potresti presentare?”. Il Loden Alfano, pazientemente confezionato per tenere al caldo Silvio Berlusconi, sulla base del parere favorevole della Commissione Affari Costituzionali, adesso è anche retroattivo e copre quindi i fatti antecedenti l’assunzione della carica, a partire da un eventuale furto di figurine alle elementari. Si lavora ora alacremente all’ipotesi di uno scudo giudiziario che salvaguardi le più alte ( grazie ai sottotacchi) Cariche dello Stato, sin dal primo rilevamento ecografico. “
MERCEDES BRESSO
Per anni abbiamo creduto ingenuamente che i politici fossero gente che conta, invece si tratta il più delle volte di gente che riconta. Dopo molte polemiche, il Consiglio di Stato ha sospeso il riconteggio delle preferenze elettorali riguardanti le recenti regionali piemontesi, benché nel novero siano state rinvenute alcune migliaia di schede relative alle politiche del 1861, recanti il nome di un certo Francesco Crispi, poi cancellato con un tratto di pennarello e sostituito con quello di Roberto Cota. Le maggiori, presunte irregolarità sarebbero state però riscontrate nella lista “Pensionati per Cota”, i cui elettori avrebbero votato utilizzando, invece delle apposite schede, le copertine dei più recenti numeri di Sorrisi e Canzoni Tv. Niente di grave, comunque, come peraltro sostenuto con grande forza e chiarezza dal Pdl. Nel Centrosinistra invece, ci avrete fatto caso, nessuno s’è scalmanato molto per sostenere la combattiva Mercedes nel tentativo di difendere la legalità. Dopo il trionfo televisivo di Terra Ribelle su Raiuno, che ha battuto nettamente I Cesaroni,
ALFONSO MARRA
Più che Report, Milena Gabanelli, dovrebbe intitolare il suo programma RIPORT, qualora volesse occuparsi del magistrato Alfonso Marra, vista la fantasiosa pettinatura alla bersagliera che ostenta in televisione e nelle foto sui quotidiani. Accusato di far parte della nuova Loggia massonica P3, il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha fatto ricorso alla cosiddetta “strategia della Pensione”: si è messo a riposo e ciccia.
MARCO PRESTA

Nessun commento:
Posta un commento