di Luigi Morsello
Qualche anno fa Michele Serra (scrittore satirico, Roma 1954) curava in un programma televisivo una partecipazione dal titolo “Segni inequivocabili della imminente fine del mondo”. Mi sembra fosse quello il titolo. In quello spazio televisivo ‘denunciava’ tutte le stramberie, le bizzarrie, le meschinità e gli egoismi dei quali l’uomo è capace.
Leggo oggi che a Menaggio (Como) l’autista di uno scuolabus, con alla mano il provvedimento dell’autorità comunale, ha fatto scendere due fratellini (maschio e femmina) di origine magrebina, che erano saliti alla solita fermata di via Poletti, direzione asilo comunale. Motivo: i suoi genitori erano morosi di retta dell’asilo e servizio scuolabus, importo duemila euro.
Quella amministrazione comunale (lista civica per Menaggio), portavoce l’assessore alla cultura (!), si è giustificata dicendo che la famiglia era stata informata del (solo) divieto di salire sullo scuolabus, tramite un vigile (!), divieto che sarebbe scattato l’indomani mattina, ma … né i genitori né tampoco i bambini parlano italiano!
La notizia giornalistica del quotidiano
Il paradosso è che il capofamiglia il suo debito l’aveva già saldato ma il suddetto assessore dichiara, con finto candore e forse senza imbarazzo alcuno, che la circostanza non era nota. E i bambini sono stati fatti scendere!
Quindi i due bambini sono stati sottoposti ad una inutile umiliazione, fermo restando che queste umiliazioni non dovrebbero essere inflitte a nessuno, specie se bambini.
Viene spontaneo chiedersi come è stato possibile scadere a un livello così basso della scala dei valori umani. La domanda è ancor più angosciosa, solo che si considera che episodi analoghi si sono verificati anche a Brescia, Vicenza e Varese.
L’episodio più noto si è verificato ad Adro (Brescia), il cui sindaco Oscar Lancini, divenuto poi ben noto anche per altro (i 700 simboli del ‘sole delle Alpi’ sparpagliati dappertutto nel nuovo polo scolastico), lasciò a digiuno i bambini di alcune famiglie morose, anche italiane, escludendoli dalla mensa scolastica.
Il caso ha fatto scuola, come si vede. A Montecchio Superiore (Vicenza) l’amministrazione comunale lascia a pane e acqua i bambini di nove famiglie morose, due italiane, mentre a Gerenzano (Varese) addirittura viene varato un provvedimento per il quale le famiglie che accumulano un debito di 40 euro non solo non potranno utilizzare il servizio di ristorazione ma dovranno ritirare i propri figli durante l’orario della ristorazione. L’assessore (donna) all’istruzione dichiara: “Vogliamo lanciare un segnale forte, chi non salda i debiti può portare suo figlio a mangiare a casa.”.
Non saranno questi segnali da fine del mondo, ma sono segnali certi di un arretramento culturale spaventoso, per cui nella popolazione non sopravvive più nessun sentimento di solidarietà umana né di pietà, che induce (dovrebbe indurre) l’uomo ad amare e rispettare il prossimo.
La misericordia (sentimento generato dalla compassione per la miseria altrui morale o spirituale) è l’unico sentimento che mi sento di provare, per coloro che non rispettano nemmeno i bambini.
3 commenti:
STRONZI, VERO?
Altro che!!!
non solo stronzi, ma anche dementi e delinquenti
D'ACCORDO!
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