mercoledì 27 ottobre 2010

MONTECARLO, NON CI FU TRUFFA LA PROCURA CHIEDE L’ARCHIVIAZIONE



Fini e Pontone erano stati iscritti nel registro degli indagati

di Rita Di Giovacchino

Non c'è truffa, non c'è inganno. Per la casa di Montecarlo, venduta da An a una società off-shore con sede nell'isola caraibica di St. Lucia, la Procura di Roma ha chiesto ieri l'archiviazione a conclusione di un'indagine che, contrariamente a quanto si sapeva, non era a carico di ignoti. Questo il piccolo colpo di scena, che emerge dal comunicato firmato dal procuratore di Roma. Ebbene sì, Gianfranco Fini e Francesco Pontone - rispettivamente presidente di An e amministratore dei beni del partito - risultano iscritti nel registro degli indagati per il reato di “truffa aggravata”, almeno da venti giorni, quando il Principato di Monaco, in risposta alla seconda rogatoria avanzata dai magistrati romani, ha finalmente sciolto il quesito centrale che riguarda il valore dell'immobile in Boulevard Princess Charlotte 14 (dove tuttora risiede Giancarlo Tulliani). Un tormentone che ci ha accompagnato per tutta l'estate.

Ora è ufficiale. La casa vale il triplo rispetto al prezzo a cui è stata venduta, anche se - codici alla mano - i magistrati romani sostengono che ciò non costituisce reato trattandosi di fatti interni a un partito politico.

Il valore attuale: 849 mila euro

IN BASE AI DATI in possesso dell'Ufficio del registro monegasco, in effetti il costo dell'appartamento risulta triplicato dal 1999 ad oggi, passando dai 273 mila euro denunciati dallo stesso Pontone al fisco francese nell'atto di successione (quando fu acquisita da An l'eredità della contessa Colleoni) agli attuali 849 mila. Anche se, scrive Ferrara, “tale valutazione è stata determinata in astratto, senza tener conto delle condizioni concrete del bene, descritto dai testi come fatiscente”. In concreto si possono ancora decurtare 50-60 mila euro - il costo dei lavori di ristrutturazione - ma la sostanza non cambia molto. L'appartamento è stato comunque venduto, anzi svenduto, a circa mezzo miliardo di euro in meno rispetto al prezzo di mercato.

Eppure tutto questo non interessa la Procura di Roma. Se An fosse stata una società per affari, o un'azienda societaria, allora sì che la svendita dell'immobile avrebbe costituito reato. Ma Alleanza nazionale era invece un'associazione (politica) il cui presidente è “rappresentante della stessa e titolato a disporre del suo patrimonio”. Insomma Fini danneggiando il partito avrebbe danneggiato, a termine di legge, soltanto se stesso. E ciò vale anche per l'amministratore Pontone, cui non può essere applicata “l'ipotesi delittuosa prevista dall'art. 2634 del codice civile, prevista esclusivamente per gli amministratori di società”. Lui è soltanto un funzionario di partito che ha puramente eseguito le direttive del presidente.

La telenovela di Montecarlo, che ha arroventato l'estate politica a colpi di scoop veri, falsi, immaginari, che spaziavano dalle isole Hawaii al più raffinato contesto delle residenze di lusso monegasche, sembra avviato a naufragare in un mastodontico flop.

Così il cognato Tulliani esce di scena

TUTTO SI RISOLVE, come tante altre storie italiane, in base a un articolo di codice. E ciascuno può pensarla come vuole. Forse è un bene che il giudice non metta il naso negli affari di un partito che deve rispondere solo al proprio statuto e ai probiviri. Naturalmente bisogna aspettare qualche giorno per conoscere la decisione del giudice di merito, anche se l'esito appare scontato. Poi finalmente potremo leggere (si spera per l'ultima volta) la ricostruzione-basata su dati ufficiali - dell'intero affaire di Montecarlo. A Roberto Buonasorte e Marco Di Andrea, della Destra di Storace, che sottoscrissero l'esposto, viene indicata una strada più soft per rivendicare i propri diritti. “Qualsiasi doglianza è eventualmente azionabile nella competente sede civile”. Definitivamente uscito di scena (almeno quella giudiziaria) sembra per ora il cognato Tulliani, chiamato a rispondere semmai alla propria coscienza. A noi il conforto di non doverci più occupare di quanto costa la cucina Scavolini.

Nessun commento: