domenica 24 ottobre 2010

NEL CIRCO MEDIATICO SGARBI FA IL PAGLIACCIO


di Sandra Amurri

inviata ad Avetrana

Se avessi saputo che ci sarebbe stato Vittorio Sgarbi non avrei accettato l’invito di Gianluigi Paragone a partecipare alla puntata di L’Ultima parola che avrebbe dovuto mettere sotto processo la tv dell’orrore sul caso Scazzi. In studio con lui anche Maurizio Belpietro, Monica Setta, Massimo Bernardini, Don David. Io e il collega del Corriere della Sera Goffredo Buccini da Avetrana. Perché avrei saputo che lo sforzo maggiore sarebbe divenuto quello di non farsi trascinare verso il basso per essere battuta con le armi di chi non ha interesse a confrontarsi, per finire stritolata dal circo mediatico che voleva processare se stesso.

Parte il fuoco incrociato dell’insulto e della derisione collettiva. “Hai cominciato e finito dicendo idiozie come alcuni che scrivono su Il Fatto” dice Sgarbi. Mi chiedo se sia andata meglio a me o al collega Peter Gomez che si è preso del fascista.

Monica Setta, dopo aver detto che non legge Il Fatto come farebbe un bigotto che sotto un re ateo sarebbe ateo, si rivolge a Belpietro: “Io leggo tutti i giorni Libero” e con la pretesa dell’ironia annuncia: “Gianluigi mi abbonerò a Il Fatto”.

Altro numero, altra corsa: la giostra continua finché Paragone non la ferma con un “basta, ognuno legge quel che gli pare. Io leggo Il Fatto che è un giornale importante, invito sempre i suoi giornalisti e il direttore perché danno sempre qualcosa alle trasmissioni. Sandra concludi pure”.

PROVO ad appellarmi alla Carta di Treviso, a un minimo di deontologia professionale che dovrebbe impedire di restare neutrale di fronte a Panorama che scrive: “Tra le mille verità incontrollate che si intrecciano nel paesino, l’ultima vuole che Sarah fosse incinta da mesi. Forse proprio di...” e vengo apostrofata “moralista”. Belpietro: “Trovo naturale che la gente si appassioni anche all’orrore… queste storie fanno vendere”. Vorrei chiedere: se Sarah fosse stata la figlia di Berlusconi o di Confalonieri avrebbero fatto la stessa cosa? E come mai pubblicare la piantina di casa Misseri non è violazione della privacy, mentre fotografare Berlusconi a Villa Certosa lo è? Non dovrebbe essere semmai il contrario, visto che la vita privata di chi ci governa ha un interesse pubblico? Come mai gli sms di Sabrina sì e le intercettazioni tra il premier e il presidente dell’Agcom no? E come mai il Tg1, invece di invitare i telespettatori che hanno dei dubbi sull’omicidio di Sarah, a chattare con l’ex comandante dei Ris Garofano non ha pensato a una chat con Mills o la D’Addario? “Del resto anche quelli che fanno gli schizzinosi come Sandra Amurri stanno ad Avetrana davanti alla villetta” torna alla carica Belpietro. “Non sta lì, è passata per caso”, strappa le risate degli ospiti lo Sgarbi giullare. Come se fosse facile spiegare ciò che è ovvio: ero lì per partecipare alla trasmissione e tentare di dire che quel “come” che distingue i barbari dagli uomini civili per noi è ancora una priorità.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Stimolato da questo articolo di Sandra Amurri sono andato a vedere la puntata di ieri di "L'ultima parola" e devo dire che le mie aspettative non sono andate deluse: un pessimo programma, con un conduttore che non mi pare all'altezza della situazione ed ospiti in studio tutti da ridere, eccetto il sacerdote. Sgarbi poi sembra avere lasciato, definitivamente, la sua intelligenza in un cassetto di casa sua, divenuto evidentemente inaccessibile solo per lui. Un circo di giullari il cui dileggio offende non solo la destinataria dello stesso ma anche il telespettatore dotato di un minimo di onestà intellettuale.