lunedì 1 novembre 2010

CONOSCO LA VERA RUBY E ORA VE LA RACCONTO


Tutto è nato con un messaggio letto sulla bacheca di Ruby. “Io ho negli occhi una ragazza diversa da quella delle foto, per me sarai sempre la piccola Ruby che mi parla dei libri, legge, riflette e scrive cose tenere sul diario. Se avrò una figlia spero sia forte come te”. È di Raffaella. Il “Fatto”, l’ha contattata: è una pedagogista educatrice che l’ha accolta nella comunità di Nervi (Genova).

di Raffaella Nattero

L’o vista per la prima volta questa estate nella comunità dove è stata ospite e dove io lavoravo.

Non ero presente quando è stata portata lì, ma una collega mi aveva avvisato del suo arrivo...

Le comunità sono luoghi particolari, difficili da accettare per chi è costretto a viverci. Ci sono altre ragazze come te, adolescenti minorenni arrabbiate, disperate, con famiglie distanti o inesistenti…

Quindi, appena mi viene incontro per presentarsi, di lei so già quattro cose: è una ragazzina, è arrabbiata, è disperata ed è sola.

Lei arriva, mi sorride e si presenta: “Piacere, sono Ruby!”.

La guardo e penso che non è come le altre... non sembra nemmeno troppo arrabbiata. Salta subito agli occhi che è proprio bella, altissima, la pelle ambrata, i capelli lunghi sciolti. È dolcissima, disponibile al dialogo e a tavola mi siede vicino.

Nessuna nuova arrivata è un “buon acquisto” per le altre che già sono in casa. È un’incognita e va squadrata per benino... ma lei sembra non aver paura del gruppo in cui è stata gettata.

Si fa forte di una certezza che non per tutte è scontata: “Qui non ci resterò molto”.

A turno le altre ragazze, chi prima, chi dopo, mi danno notizie di Ruby. Così mi dicono che è marocchina, o forse egiziana, che fa la modella, o la ballerina... c’è chi già la odia.

E naturalmente chi la idolatra, non sia altro per quel portone sul mondo dorato, patinato e brillantinoso che sembra aver spalancato davanti agli occhi delle altre.

Chi la detesta non la sopporta proprio per aver aperto quella porta su quel mondo...

“Ma ti sembra il caso? Noi siamo qui senza praticamente nulla e “quella” che fa la diva, che racconta di essere quasi una della tv”.

Proteggere Ruby dal gruppo, o il gruppo da Ruby? E allora mi avvicino davvero a lei e decido che voglio aprire questo libro misterioso e capire cosa c’è scritto dentro.

La raggiungo in bagno, lei sta giocando a farsi truccare... quella che la trucca è la sua più feroce antagonista. Ruby è intelligente, lascia che sia proprio lei a truccarle gli occhi, cerca di dimostrarle fiducia, vuole evitare i conflitti, vuole non avere problemi.

Passo con lei gran parte della nottata... ecco un’altra cosa che le compagne di casa le rimproverano: sta sveglia tutta la notte a guardare la tv, o a leggere e dorme tutto il giorno, o quasi.

All’inizio la trovavano una cosa divertente. È estate e la scuola è finita, vabbè fare un po’ festa... ma i suoi ritmi sono massacranti!

Ma i miei turni sono specialmente di notte, ed è proprio in quelle ore, nel silenzio della casa, che Ruby ha finalmente la mia esclusiva. Come per tutte le altre ragazzine, avere l’educatrice tutta per sé è rassicurante, importante. Che sia anche per discutere, litigare, che sia per parlare di sciocchezze... essere sole da tanto, da sempre crea un buco, una voragine, proprio dove gli altri hanno gli affetti più cari. Non ti piace guardare nel buio da sola e allora va bene anche un’educatrice che ti sta vicino.

Ruby quando inizia a parlarmi sembra uscita da un film anni ‘50. Mi fuma in faccia, socchiudendo gli occhi come una donna adulta. Spezzo il suo tono dicendole che sembra un cartone animato e che il fumo mi dà noia.

Mi guarda e comincia a raccontarmi che fa la ballerina che conosce questo e quello ... la blocco di nuovo e le chiedo che libro sta leggendo (avevo visto dei libri vicino al comodino), è quasi sorpresa che dopotutto mi interessi di lei e di quello che le piace piuttosto che del suo mondo di vip.

La verità è che non riesco a credere a tutto ciò che mi racconta, credo che sia il modo per scappare da una realtà insopportabile, quindi tergiverso.

Quale sia la realtà insopportabile da cui cerca di scappare è dura da decifrare... il prima, il dopo, il durante... mi chiedo se c’è un momento, della sua vita, in cui io deciderei di sostare.

Le racconto di me, è curiosa di sapere del mio lavoro, perché l’ho scelto. Le sembra strano che sia un lavoro per cui serve aver studiato, avere una laurea! Però le piace l’idea che esista qualcuno che non sia lì per caso e mi chiede di raccontare storie di atri ragazzini che ho conosciuto, come sono andate a finire, perché è importante che finiscano bene.

Le do pezzi della mia vita, le faccio vedere alcune mie foto, allora lei mi racconta dei suoi sogni, matrimonio, figli, lavorare in tv, o fare il carabiniere... ma poi studiare e laurearsi, perché il corpo prima o poi non sarà più bello e lei lo sa... e poi mi dice che non è così bella... ha le classiche insicurezze di ogni altra ragazzina della sua età.

Parlare con Ruby è incredibile, si passa dalla letteratura alla religione, alle ricette di cucina, alla chirurgia plastica e al Corano di cui mi recita sonetti a memoria. È affamata di conoscenza, ha un'intelligenza viva, scalpitante, continua a fare domande su domande...

Mi racconta della sua decisione di non essere musulmana, di come la sua caparbietà nel rifiutare la religione della famiglia abbia innescato una serie di violenze e di conseguenti assenze.

È anche lei arrabbiata come le altre, ma fa meno sfuriate, parla della sua rabbia tranquilla, un po’ delusa dal fatto che intanto, alla fine, essere arrabbiate e urlare contro il mondo non serve a molto. Il mondo non è che si accorge di te se urli arrabbiata e sbatti i piedi. Rimani trasparente. E per quanto tu sia disperata o bella dentro, bè, è trasparente anche quello.

Essere bellissima fuori e ostentare quella bellezza è quasi un mantello magico per diventare visibili.

Sembra abituata a parlare con i “grandi”, ma io la preferisco quando smette i panni della donna adulta. E lei lo sa. Soprattutto da quando le ho detto che somiglia ad una Winx. E ci siamo messe a cantare la canzone del cartone animato ballonzolando in modo buffo.

La stessa cosa che faccio con le mie nipotine, che sono delle piccolette, dopotutto come lei.

11 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

PENSA TE! CHE GRANDE PROFESSIONISTA 'STA PSICOLOGA. DICEVA TOTO': MI FACCIA IL PIACERE!

Anonimo ha detto...

Solo chi ha una buona dose di intelligenza e di cultura dimostra rispetto per le opinioni altrui.
Brava Raffaella, che, invece, ci hai offerto, con sensibilità, un ritratto inedito di una ragazza di cui purtroppo si è parlato solo per vicende davvero tristi e di cui mi pare interessi a pochi conoscere la (difficile) storia.
Probabilmente le tue parole suonano troppo raffinate o forse solo scomode.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

CHI RIMANE ANONIMO/A NON MERITA NESSUNA REPLICA.

Raffaella ha detto...

Gentilissimo Signor Morsello...credo che le sfugga la non sottile differenza che intercorre tra il pedagogista, ossia colui che si occupa della formazione e dll'educazione dell'uomo, e lo psicologo, che si occupaa della sua psiche...
Probabilmente le sfugge anche il fatto che chi ha scritto questo articolo su Ruby non è una psicologa, e nemmeno cita la psicologia. Quindi, se vogliamo fare dei commenti, che almeno siano fondati. Senza considerare che, probabilmente, lei non conosce nemmeno Ruby e che quindi qualsiasi sua opinione non può che essere superficiale o peggio ancora, basata su pregiudizi e preconcetti. E come dice Benni"Solo i pesci morti vanno con la corrente"
Un abbraccio

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Cara Raffaella, ha ragione, sono stato approssimativo e frettoloso, non ho letto bene l'articolo di Raffaella Nattero e me ne scuso.
Quanto alla conoscenza di pedagogisti, educatori e psicologi oltre che criminologi e psichiatri, le assicuro che ne ho fatto una ricca esperienza, a cagione del mio lavoro. Oggi sono in pensione e ho riassunto le mie esperienze in libro, che potrà trovare al seguente link: http://www.infinitoedizioni.it/prodotto.php?tid=89
Vi troverà di tutto. Un cordiale saluto.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

La mia tarda età mi comporta di distrarmi facilmente. Solo adesso noto che i due commenti sono proprio dell'autrice dell'articolo, Raffaella Nattero.
Le chiedo scusa.

Raffaella ha detto...

I nostri lavori ci mettoo di fronte alla stssa medaglia,semplicemente da due angolzioni differenti...leeggerò il suo libro con piacere, grazie per il link Buona serata
Raffaella

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Ancora scuse. Ti sarei grato se volessi, dopo aver letto il mio libro, farmene una recensione.
Buona serata.
luigi

Francy274 ha detto...

Mi sorprendo come la vicenda Ruby sia avvolta dal silenzio del mondo islamico. Iniziando dalla sua famiglia... c'è qualcosa che non mi quadra, che mi sfugge.
Per il resto, Ruby è una ragazza catturata dallo specchietto per le allodole come tante altre.
Non è un merito nè un demerito essere belle e appariscenti, e nessuno nega che fra queste ragazze ce ne siano di intelligenti. Ciò che mi suona altrettanto strano sono queste dichiarazioni che per molte altre ragazze possono diventare fuorvianti, "si può fare di tutto, tanto ci sarà sempre chi ci dipingerà come martiri della società".
Mi viene da dire.. e vai col liscio!!!

Anonimo ha detto...

salve sono sara perchè la ragazza non è stata rimandata dai genitori?

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

PERCHE' NEL FRATTEMPO E' DIVENTATA MAGGIORENNE E PERCHE' ERA SCAPPATA DI CASA PARECCHIE VOLTE.
QUELLA NOTTE IN QUESTURA? CON QUELLO CHE AVEVA DA RACCONTARE RUBY? SCHERZIAMO!