Voglio farmi portavoce dell’appello accorato dei carabinieri della scorta di Silvio Berlusconi e lo faccio per difendere le istituzioni e l’Arma, quell’organo che è stato onorato da tanti carabinieri caduti mentre erano in servizio per lo Stato.
Sono gli stessi carabinieri che oggi sono costretti a fare da autisti alle escort e alle “poco di buono” che vanno a trovare il presidente del Consiglio.
Voglio leggere testualmente cosa hanno dichiarato alcuni militari dell'Arma che si occupano della sicurezza del premier e delle sue case, persone che rischiano ogni giorno la vita per proteggere noi cittadini. Dice uno di loro: “Non ne possiamo più, non siamo diventati carabinieri per scortare le escort di Berlusconi, ci fanno fare i tassisti durante i festini. Per questo, dopo essere stati zitti e obbedienti per tanto tempo, anche a rischio di perdere il nostro posto di lavoro, vogliamo far sentire la nostra voce. Ogni fine settimana, dal venerdì al lunedì, si moltiplicano le persone che arrivano nella villa di Berlusconi e noi dobbiamo aspettarli fuori finché finiscono i festeggiamenti.
Molti arrivano con auto a noleggio, alcuni con vetture private con conducente, altri ancora in pullman da 10-15 posti, insomma c’è un via vai di persone che partecipano a questi festini”.
Io credo che il premier possa fare quel che vuole in casa sua, ma l’idea che, come dichiara lo stesso carabiniere in un’intervista rilasciata oggi a ‘Il fatto Quotidiano’, persone che dovrebbero lavorare per la sicurezza dello Stato siano costrette ad accompagnare e riaccompagnare gli invitati e le ragazze dalla sua villa ai residence milanesi a Torre Velasca, è umiliante. Così com’è imbarazzante veder scendere da un ascensore un signore di una certa età con una ragazzina.
Noi dell’Italia dei Valori abbiamo depositato un’interrogazione parlamentare urgente al ministro della Difesa, Ignazio
Lui che dice di tenere tanto all’Arma, come può permettere che difensori dello Stato vengano usati per fare da autisti, da guardia spalla a signorine “utilizzate” per il divertimento dei potenti, tra i quali, in primis, Silvio Berlusconi? Questa è la mia opinione da cittadino, da esponente dell’opposizione, ma anche da persona che da tanti anni, per motivi di sicurezza, usufruisce della scorta. È una cosa insopportabile, non degna di questo Paese. Per questo motivo, dico che l’Italia non merita Berlusconi e Berlusconi non è degno di fare il presidente del Consiglio.
mercoledì 3 novembre 2010
Interrogazione IDV: la scorta non faccia da autista alle escort di Berlusconi
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