Ad Arcore e in Sardegna ho incontrato tante ragazze giovani, penso minorenni». Parole di Nadia Macrì, la ex escort di 28 anni intervistata da Maria Latella su Sky Tg24. «Dopo la vicenda di Noemi ho pensato, allora ci sono ragazze minorenni». La giovane ha detto però di non aver mai socializzato con le altre ragazze incontrate nelle varie occasioni o festa a Milano e in Sardegna: «Non si poteva parlare tra noi, dovevamo stare zitte».
«MI DISSE: "SONO IL SOGNO DEGLI ITALIANI"» - «Sono andata ad Arcore per 5mila euro - ha aggiunto -, ma con il presidente mi sono confidata, speravo in un aiuto da parte sua. Forse ho sbagliato a presentarmi come una escort avrei dovuto chiedere di fare la velina». Nadia Macrì ha anche ripercorso l'approccio che l'ha portata a conoscere Berlusconi: «Ero a un semaforo e un giovane mi ha fermato chiedendomi se volevo seguirlo. Mi ha poi portato nello studio di Lele Mora dove c'erano altre ragazze, tutte straniere, russe e brasiliane. Da li siamo state portate nello studio di Emilio Fede - ha proseguito - che, finito il tg ci ha parlato una per una e ha fatto una selezione, due sono state mandate via». «Ad Arcore la prima volta era tutto bello, si mangiava bene, c'erano solo le ragazze, Fede e la segretaria del presidente che ci ha chiesto i numeri di telefono. Era una ragazza giovane, bionda, alta, che lavora per la tv, sembrava lei ad organizzare tutto». «La selezione per me andò bene perchè mi chiamarono una seconda volta, mi contattò direttamente il presidente sul mio cellulare». Berlusconi «mi disse: "sono il sogno degli italiani, sono il presidente". Poi sono andata anche a villa Certosa, in Sardegna e lì, oltre alle ragazze, c'erano tanti imprenditori, avvocati, notai».
28 novembre 2010
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