LAMEZIA TERME (CATANZARO) - Sette ciclisti morti, tutti appartenenti ad un gruppo di appassionati, è il tragico bilancio di un incidente stradale a Lamezia Terme. Il gruppo è stato travolto da un'auto in località Marinella a Sant'Eufemia. Il marocchino che era alla guida, a quanto è emerso dagli esami cui è stato sottoposto dopo il ricovero in ospedale, è risultato sotto effetto di droga. Inoltre guidava senza patente, dato che gli era stata ritirata sette mesi fa a causa di un sorpasso azzardato. Lo hanno reso noto i vigili urbani di Lamezia Terme, che stanno svolgendo gli accertamenti sull'incidente.
Dalle prime ricostruzioni il conducenteha perso il controllo della vettura, una Mercedes, ed è finito fuori strada, rimanendo ferito. Secondo le prime informazioni, l'uomo viaggiava in direzione Gizzeria sulla strada statale 18 e potrebbe aver perso il controllo del mezzo al chilometro 372 dove, dalla direzione opposta, arrivavano in fila i ciclisti . Con lui viaggiava anche suo figlio, un bimbo di 10 anni, rimasto lievemente ferito e trasportato in ospedale per accertamenti. Le sue condizioni non sono gravi. Il conducente ora è piantonato in ospedale, in stato di arresto con l'accusa di omicidio colposo plurimo aggravato dalla guida in stato di alterazione da sostanze stupefacenti. L'uomo è risultato positivo al test della cannabis. Il sostituto procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Domenico Galletta, ha disposto la custodia cautelare in carcere.
La prima ricostruzione. Sembra che stesse effettuando una manovra di sorpasso il marocchino alla guida della Mercedes. La vettura pare viaggiasse a velocità elevata e il conducente non ha avuto il tempo di frenare. I sette ciclisti travolti e uccisi facevano parte di un gruppo amatoriale di Sambiase di Lamezia Terme, legato alla palestra "Atlas". Tra le vittime c'è anche il titolare di una palestra del quartiere Sambiase di Lamezia Terme. Si tratta di Fortunato Bernardi, che gestiva la palestra Atlas. Bernardi era lo zio del giocatore dell'Inter Felice Natalino, di 18 anni. Natalino, che è di Lamezia Terme ed è un difensore, ha esordito quest' anno in serie A ed è stato schierato da Benitez anche nell'anticipo di venerdì scorso contro
Gli altri componenenti del gruppo, tutti di Lamezia Terme, erano ciclisti amatoriali. Questi i nomi delle vittime: Rosario Perri, di 55 anni; Francesco Stranges (51); Vinicio Pottin (47); Giovanni Cannizzaro (58); Pasquale De Luca (35) e Domenico Palazzo.
Sul luogo dell'incidente sono ancora a lavoro i carabinieri e gli operatori sanitari. Ferito gravemente un altro ciclista. Una delle vittime è morta mentre veniva trasportata all'ospedale di Catanzaro in elicottero.
Lo strazio dei parenti. Ci sono scene di disperazione e di dolore sul luogo dell'incidente. Parenti e amici delle vittime si trovano sul posto in attesa di notizie. Davanti ai sette corpi coperti da teli bianchi, ci sono grida di disperazione e tante lacrime. Una giovane, sorella di una delle vittime, voleva vedere il fratello, ma non le è stato permesso.
"Scenario impressionante". "Quello che abbiamo trovato arrivando qui stamattina è stato uno scenario impressionante. Indescrivibile. Nemmeno una bomba avrebbe potuto provocare qualcosa del genere". A parlare è Silvio Rocca, uno dei primi soccorritori della Croce bianca accorsi sul luogo dell'incidente. "Ci avevano allertato - ha aggiunto Rocca - per un incidente in cui, secondo le prime notizie, era coinvolto un solo ciclista. Giunti sul posto, però, abbiamo visto che si trattava di una strage. Tutte persone che conoscevamo personalmente e quindi il colpo è stato ancora più doloroso. Abbiamo allertato gli altri soccorsi e l'elicottero. Qualcosa di veramente sconvolgente".
Lutto cittadino a Lamezia. Il Comune di Lamezia Terme proclamerà il lutto cittadino in occasione dei funerali dei sette ciclisti travolti ed uccisi stamani da una automobile. Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, si è recato sul luogo dell'incidente ed ha incontrato alcuni dei familiari dei ciclisti morti. ''La città è sgomenta - ha detto Speranza - e si stringe intorno alle famiglie delle persone scomparse. Il lutto è di tutti. Da oggi la città è in lutto anche se formalmente il sarà proclamato per il giorno dei funerali''.
Salvo grazie alla pioggia. ''Mi sento fortunato''. Salvatore Mancuso, di Lamezia Terme, deve la vita alla pioggia. Stamani, infatti, era insieme al gruppo di ciclisti travolti. ''Dovevamo andare verso Amantea - dice adesso piangendo -, ma quando siamo arrivati verso Campora San Giovanni ha iniziato a piovere ed io ed altri tre del gruppo abbiamo deciso di tornare indietro. Quando sono tornato a casa, mia moglie ha ricevuto una telefonata e un amico le ha detto: "Non so come dirtelo, ma forse tuo marito è rimasto coinvolto in un incidente". Lei ha risposto che ero sotto la doccia, ma io ho subito capito. È così che ho saputo di quello che è successo''.''Sono sconvolto - dice Mancuso - era da cinque anni che andavamo in bicicletta insieme''.
Chiusa la statale
(05 dicembre 2010)
domenica 5 dicembre 2010
Auto uccide 7 ciclisti in Calabria Arrestato conducente, era drogato
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