Per la prima volta i giudici, in particolare quelli della Corte d'assise d'appello di Roma hanno riconosciuto un'attenuante particolare per rendere quanto piu' lieve possibile la condanna, per omicidio del marito italiano, nei confronti di una giovane donna tunisina. In questo modo la donna e' stata condannata solo a otto anni di reclusione che sta scontando nel carcere di Civitavecchia: il collegio composto da sei giudici popolari e due togati ha, infatti, considerato come una lunga provocazione, protrattasi nel tempo, il comportamento del marito che beveva, giocava e faceva uso di droghe disinteressandosi di lei e dei loro due bambini.
Di questo caso ha parlato - al salone della legalita' in coso al Palafiera di Rimini - il presidente della prima sezione penale del tribunale di Roma Piero De Crescenzo. Proprio lui ha scritto la sentenza d'appello, quando era giudice a latere in Corte d'assise.
''Nei confronti di Nabila abbiamo applicato le attenuanti generiche piu' quella della provocazione considerando la circostanza dell'accumulo, nel tempo, di continue situazioni di prevaricazione che, alla fine, hanno portato questa donna ad accoltellare il marito''.
''Non c'era una giurisprudenza specifica alla quale poter fare riferimento - ha spiegato De Crescenzo - e ci siamo serviti di alcune pronunce della Cassazione che facevano riferimento all'attenuante della provocazione, sebbene in casi diversi. Ma era giusto tenere in considerazione che questa donna aveva a lungo subito e si era vista togliere i figli dai servizi sociali, per colpa della cattiva condotta del marito e, la sua violenza era nata da un'altra violenza piu' lunga e grande''.
Nabila uccise il marito, con un unico fendente la sera del 28 dicembre del 2006, vicino a Cerveteri sul litorale laziale. A lungo aveva atteso, a casa, che il marito rientrasse dal bar dove si stava ubriacando. Temeva che il giorno dopo i servizi sociali, vedendo le pessime condizioni del suo compagno, avrebbero revocato il permesso straordinario che avevano dato alla coppia di rivedere i loro due bambini.
Questo pomeriggio l'attrice Paola Gassman leggera' stralci della confessione giudiziale di Nabila, nella parte che piu' ha convinto i giudici ad alleggerirle gli anni di carcere.
4 dicembre 2010
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