FRANCESCO MOSCATELLI
Così mi rovinate la carriera. Non ho nulla da dire. Lasciatemi stare». Ieri mattina, quando è uscita dal palazzo di via Olgettina 65 insieme a un’amica con i capelli biondi, Barbara Guerra ha dribblato i giornalisti, ha spento il telefono cellulare e si è allontanata a bordo di una Smart. Nel pomeriggio, però, non ha resistito alla tentazione e l’ha riacceso.
Signorina Guerra, lei era stata già tirata in ballo nei mesi scorsi per le vicende riguardanti Giampaolo Tarantini. Venerdì l’hanno richiamata in Questura, come mai?
«Innanzitutto vorrei subito precisare che non sono indagata. Quando mi sono venuti a prelevare a casa, sul mandato c’era scritto che io sono una persona lesa. Io non sono responsabile di nulla. Svegliarmi alle 7 e trovarmi catapultata in Questura è stato un incubo: non ci hanno neanche fatto chiamare gli avvocati».
Come hanno reagito i suoi amici e i suoi familiari?
«Mio padre si è fatto due risate anche se è rimasto un po’ choccato per l’attacco dei fotografi. Io ho una vita normale e non voglio rovinarla».
In che rapporti è con Silvio Berlusconi?
«Non smetterò mai di ripetere che sono contenta di averlo conosciuto, l’ho sempre detto e lo ribadisco. Berlusconi è un amico, anzi di più: è un secondo padre. Ci sentiamo spesso al telefono, anche settimana scorsa. Parla anche con mio papà, l’ultima volta gliel’ho passato per gli auguri di Natale».
Lei ha partecipato ad alcune cene ad Arcore. Cosa succedeva in quelle occasioni?
«Si è sempre trattato di cene tranquille, situazioni normali fra persone adulte. Anche mio padre sapeva che partecipavo».
Lei vive nel residence di in via Olgettina 65?
«Sì, anche se prima stavo in centro. La casa di via Olgettina è un punto d’appoggio fondamentale da quando lavoro a Mediaset. Ma non c’è nessun mistero e sono state scritte tante sciocchezze: me l’ha consigliata una mia amica che viveva già qui e che lavora nel mondo dello spettacolo. Chi è? Non lo dico per rispetto della sua privacy».
Chi paga l’affitto del suo appartamento?
«Io, e l’ho ho sempre pagato regolarmente all’amministratore con gli assegni. I giornali possono scrivere quello che vogliono ma nessuno ha pagato niente per me».
Conosce le altre ragazze chiamate venerdì in Questura?
«Alcune le ho viste lì per la prima volta. L’unica che ho riconosciuto è Alessandra Sorcinelli. Poi conosco di vista Nicole Minetti e Marysthell, con la quale ho lavorato ai tempi di Sky. Non è vero che le ho conosciute alle feste di Berlusconi come ha detto qualcuno».
È mai stata convocata dall’avvocato Ghedini?
«Sì, mi ha convocato tanto tempo fa. Quando sono uscite per la prima volta tutte queste stupidate su Ruby».
Ha mai incontrato Ruby ?
«Sì, e pensavo che fosse maggiorenne. Mi è subito sembrata molto più grande di me».
4 commenti:
DOVE SI DIMOSTRA CHE: A) OGGI ANCHE LE FAMIGLIE HANNO UN RUOLO, QUANTO MENO PASSIVO, NELLA 'DISINVOLTURA' DELLE FIGLIE; B) CHE A QUESTO TIPO DI FIGLIE UN SOLO PADRE NON BASTA, SPECIE SE IL SECONDO SI CHIAMA SILVIO BERLUSCONI; C) TUTTE E TUTTI DI AFFANNANO A DESCRIVERE LE CENE COME 'NORMALI': PERCHE'? UNA CENA E' UNA CENA, NON E' PREVISTO UN DOPOCENA E SIA L'UNA CHE L'ALTRO PERCHE' SI SENTE IL BISOGNO DI DESCRIVERLI 'NORMALI'.
COME DIRE: "EXUSATIO NON PETITA ACCUSATIO MANIFESTA"!
Come dire che si può essere figlia di cento padri, e che l'esempio della madre è fondamentale nel proseguo della vita :))
DI CERTO ANCHE LE MADRI HANNO UN RUOLO IMPORTANTE NEL PUTTANESIMO DELLE FIGLIE, CHE FINISCONO CON L'ESSERE, COME DICI TU, FIGLIE DI CENTO PADRI. MA GLI IMPERDONABILI SONO I PADRI, CHE SONO ADDIRITTURA COMPIACIUTI DELLE 'PRODEZZE' DELLE FIGLIE. NON SI PUO' ESSERE MODERNI FINO A TAL PUNTO, QUESTA E' COMPLICITA'.
AGGIUNGO CHE I 'PADRI PUTATIVI' SONO DEI VERI MAIALI.
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