domenica 16 gennaio 2011

Le testimoni inguaiano Nicole, custode dell'harem


PAOLO COLONNELLO

Alcune delle giovani donne che partecipavano ai suddetti eventi, svolgendovi attività di prostituzione, ricevevano in corrispettivo da Silvio Berlusconi la disponibilità gratuita di appartamenti ubicati in Milano 2...» Nonostante «il comportamento omissivo» e i racconti al peperoncino nei quali però si descrive come illibata, alla fine è ancora "Ruby Rubacuori" a mettere nel guai il Premier, i cui rapporti sessuali con la ragazza, «nella consapevolezza della sua minore età», sarebbero stati provati, oltre che dall’analisi delle celle radio base del telefonino di Ruby, da «fonti di natura dichiarativa».

Ruby, al secolo
Karima El Mahroug, racconta degli appartamenti «in comodato d’uso» nell’ultimo verbale reso in Procura il 3 agosto scorso, quando, senza probabilmente rendersi conto della traccia investigativa che sta fornendo agli inquirenti, rivela come anche a lei fosse stato offerto di trasferirsi in uno degli "appartamentini" di via Olgettina. Una strada che sta proprio al confine di Milano 2, non più di 300 metri dal San Raffaele: il vero «harem» di Berlusconi, secondo i racconti di vari testimoni e le «risultanze investigative».

A guardia di questo «harem», il Cavaliere ci avrebbe piazzato la consigliera regionale del Pdl
Nicole Minetti, ex ballerina del Colorado Café, ex igienista dentale al San Raffaele, ex hostess di Publitalia. «Ruby» parla di tutto ciò davanti ai pm Forno e Sangermano senza pensare di rivelare nulla di compromettente. Invece, a differenza dei racconti boccacceschi e un po’ reticenti delle serate ad Arcore, è la prima seria traccia investigativa fornita ai magistrati per descrivere quello che ieri in Procura è stato definito «il meccanismo D’Addario», dal nome della prostituta barese che raccontò le sue nottate di sesso a Palazzo Grazioli.

Perché, si chiedono gli inquirenti, se Ruby sostiene di non avere mai avuto rapporti sessuali con il Premier, conosce la funzione di questi appartamentini? E chi paga? Chi li gestisce? «Sul punto - scrivono gli inquirenti - rilevano ampi riscontri investigativi che mettono in rilievo il ruolo svolto da
Spinelli Giuseppe, quale fiduciario di Silvio Berlusconi, in costante contatto con Minetti Nicole».

Se a «Micole», come la chiamano gli amici (
12 mila euro al mese netti di stipendio regionale), sono state affidate le chiavi degli appartamenti di via Olgettina, tutti intestati alla immobiliare Friza srl di Monza da cui riceve costanti rimesse bancarie, è al povero Spinelli, l’uomo portafoglio, «il fiduciario di Berlusconi», che tocca «farsi carico anche delle richieste economiche promananti» dalle ragazze reclutate da Lele Mora, selezionate da Emilio Fede e dalla stessa Minetti e «in concorso con ulteriori soggetti».

E’ l’oscuro e defilato ragioniere di Arcore che negli uffici di Segrate, «Residenza Parco» - secondo i legali del Premier, da considerarsi «pertinenza della Presidenza del Consiglio» - prepara, dicono i pm, le buste con dentro i contanti (in parte ritrovati addirittura durante le perquisizioni di due giorni fa) per soddisfare le esigenze delle «signorine», le più assidue alle feste «bunga bunga» di Arcore. Tante, ma non tantissime, come si evince dai decreti di perquisizione dell’altro ieri: 13, un numero sfortunato. Alcune sono stelline televisive, altre sono bellezze sconosciute.

Tutte sono state interrogate come testimoni sia dalla Procura che dai legali del Premier durante le convocazioni negli uffici di Arcore per le indagini «difensive». Si tratta di: «
Toti Elisa, Berardi Iris, Garcia Palanco Maria Ester intesa "Marystelle", Espinoza Arisleida intesa "Aris", Guerra Barbara, Visan Ioana, De Vivo Concetta intesa "irma" e De Vivo Eleonora (le celebri gemelle "porta bene" del Presidente), Faggioli Barbara, Loddo Miriam, Sarcinelli Alessandra, Skorkina Raissa, Barizonte Lisney intesa "Lisa"».

A tutte loro, «
previo assenso di Silvio Berlusconi e per il tramite di suoi fiduciari, venivano erogate somme di denaro per importi imprecisati a fronte delle attività di prostituzione svolte in Arcore». Alle quali, talvolta, avrebbero partecipato anche delle amiche della Minetti, sfuggite alle attività difensive del Premier ma sentite come testimoni in Procura. E proprio loro avrebbero raccontato senza reticenze cosa avveniva alle feste di Arcore: dalla cena con «20-25 giovani», alla sala del «bunga bunga», dalle performance piccanti con travestimenti vari, alla scelta della «favorita», fino alla «stanza dedicata» con le buste contenenti i soldi preparati da Spinelli.

Per la Minetti, 30 anni compiuti a marzo, fedele esecutrice delle disposizioni di Berlusconi che le consente in cambio una vita lussuosa in una casa in pieno centro a Milano, i guai però si fanno più seri con l’entrata in scena dell’esplosiva
minorenne Karima-Ruby, visto che gli inquirenti le contestano il favoreggiamento e l’induzione di prostituzione minorile «in concorso con Fede Emilio e Mora Dario, mediante più azioni consecutive di un medesimo disegno criminoso, agendo congiuntamente e disgiuntamente tra di loro, previo concerto, per avere indotto e favorito l’attività di prostituzione svolta dalla minore El Mahroug Karima, nella consapevolezza della sua età, la quale compiva atti sessuali con Silvio Berlusconi, dietro pagamento di corrispettivo in denaro ed altra utilità, accompagnando a tal fine la minorenne, in data 14 febbraio 2010 presso la residenza in Arcore di Silvio Berlusconi, quindi continuando a favorirne l’attività di prostituzione svolta in più occasioni fino al maggio 2010».

3 commenti:

Unknown ha detto...

Un casino in piena regola.
Manca la figura del medico che visita le 'signorine', o salterà fuori anche lui?
Cristiana

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

VERO, IO PERO' METTERE LA PAROLA "CASINO" FRA VIRGOLETTE, COME HO FATTO. A TAL PROPOSITO TI INVITO A LEGGERE UN PICCOLO CAPOLAVORO DI ANDREA CAMILLERI: "PENSIONE EVA". FAMMI SAPERE SE TI SARA' PIACIUTO.

Anonimo ha detto...

che vergogna !e impensabile che ci sono persone che vivono cosi ....