sabato 12 febbraio 2011

La clava di Ferrara


di MASSIMO GIANNINI

LA FASE del "berlusconismo da combattimento", concordata due giorni fa a Palazzo Grazioli dalla Struttura Delta, passa per la penna e la clava di Giuliano Ferrara. Non pago di aver lanciato il primo affondo al Tg1 di giovedì sera, con sei minuti netti di telecomizio pro-Cavaliere, ieri sera il direttore del "Foglio" ha piazzato il secondo colpo sul Tg5. Nuova offensiva contro il "golpe puritano" dei nemici del premier: pubblici ministeri, libera stampa, "culturame" da Palasharp. Stavolta più concisa, poco meno di tre minuti. Ma ben impacchettata: tra un'intervista alla Santanché che tuona contro "gli inciuci dei palazzi di ingiustizia" e un servizio sul sit-in dei 200 pidiellini che inveiscono contro la "magistratura rossa" (dal quale sono debitamente censurate le proteste dei passanti che gridano "vergognatevi" ai manifestanti).

È chiaro lo "spin" diramato al network informativo-televisivo: sostenere la manifestazione organizzata per oggi dallo stesso Ferrara contro la giacobina "Repubblica della virtù che vuole abbattere Berlusconi". Silenziare, in parallelo, la manifestazione a difesa della dignità delle donne, organizzata per domani in 200 piazze d'Italia. Nessun Tg ne parla. Come esige il "gabinetto di guerra": l'ordine è stato eseguito.
m.gianninirepubblica.it

(12 febbraio 2011)

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