

L CDM ha approvato oggi un ddl sulle liberalizzazioni che intende modificare tre punti della Costituzione. Ecco la formulazione attuale della Carta e come il governo vorrebbe modificarla:
L'articolo 41 recita "L'iniziativa economica privata è libera" e "non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana." Nell'ultimo punto: "La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali."
La nuova formulazione. "L'attività economica privata è libera ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale, con gli altri principi fondamentali della costituzione o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana".
L'articolo 97 prende in esame i pubblici uffici che "sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione". Nel loro ordinamento "sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari". Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni "si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge".
La nuova formulazione. Nell'articolo 97 viene affermato che "le pubbliche funzioni sono al servizio del bene comune".
Nell'articolo 118 si legge che "le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze. Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.
La nuova formulazione. La revisione dell'articolo 118 prevede che gli enti locali "non devono solo favorire ma anche garantire l'autonoma iniziativa".
(09 febbraio 2011)

1 commento:
TRE EMERITE CAZZATE, DELLE QUALI L'OPINIONE PUBBLICA NON CAPISCE UNA MAZZA!
I PADRI COSTITUENTI SI RIVOLTERANNO NELLA TOMBA, QUELLI ANCORA VIVI NON POTRANNO NON PROVARE UN SENTIMENTO DI SCONFORTO E DI DESOLAZIONE.
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