giovedì 10 febbraio 2011

RUBY, DOPPIO SCACCO AL CAIMANO




I pm: processo immediato per prostituzione minorile e concussione. Ghedini: violano la Costituzione

di Gianni Barbacetto e Antonella Mascali

Oggi è il B-day. Dopo sei mesi d'indagini sul caso Ruby e un mese e 19 giorni d’inchiesta su Silvio Berlusconi, la Procura di Milano chiude il fascicolo sul presidente del Consiglio e invia la richiesta di giudizio immediato al giudice per le indagini preliminari Cristina Di Censo. Ieri la posizione di Berlusconi è stata stralciata dall’indagine complessiva, che ha come indagati anche Nicole Minetti, Lele Mora, Emilio Fede (e forse altri, non ancora noti). Lo stralcio è stato fatto per i due reati contestati al presidente del Consiglio, concussione e prostituzione minorile. Dunque è altamente probabile che oggi la procura chieda il giudizio immediato per entrambi, ponendo fine ai dubbi dei giorni scorsi sulla strada da scegliere.

La prostituzione minorile, infatti, è un reato che non prevede il giudizio immediato, ma la citazione diretta davanti al tribunale. Quello di Monza, poiché gli incontri sessuali con minorenni sarebbero avvenuti ad Arcore. Ma la Procura di Milano sembra aver maturato un’altra decisione: ritiene di avere “prove evidenti” a carico dell’imputato, dunque chiede per lui il giudizio immediato a Milano: per concussione; ma anche la prostituzione, secondo la procura, è comunque “attirata” per connessione dal reato più grave.

Berlusconi, secondo i pm, avrebbe commesso il reato di concussione la notte del 27 maggio 2010, quando, abusando della sua autorità, ha chiesto ai funzionari della Questura di Milano di “liberare” la minorenne Karima El Mahroug, in arte Ruby, fermata per furto (“È la nipote di Mubarak”). Perché tutto ciò? Per coprire l’altro reato, la prostituzione minorile. Ruby andava protetta per impedirle di far emergere la sua partecipazione a pagamento ai festini di Arcore.

COSÌ IL PROCURATORE Edmondo Bruti Liberati, gli aggiunti Ilda Boccassini e Pietro Forno, il sostituto Antonio Sangermano oggi sceglieranno con tutta probabilità la via più semplice e diretta per processare a Milano, in tempi rapidi, Silvio Berlusconi. Hanno ritenuto che questa sia, a conti fatti, la strada più sicura. È vero infatti che in questo caso s’intrecciano due riti speciali (il giudizio immediato e la citazione diretta), ma “hanno studiato”, come promettevano nei giorni scorsi, e non hanno trovato pronunciamenti della Cassazione che possano smentire la via da loro scelta. A decidere, ora, sarà la gip Di Censo, che ha cinque giorni (termine non tassativo) per valutare le oltre mille pagine di prove ritenute dalla procura “evidenti” e concedere, o rifiutare, il giudizio immediato. Se dirà sì, il processo inizierà già ad aprile.

Le difese del premier, processuali e politiche, si sono intanto già scatenate. Vertice ieri a Palazzo Grazioli, per preparare le contromosse. Presenti i legali Niccolò Ghedini e Piero Longo, i parlamentari Pdl Denis Verdini e Gaetano Pecorella, il ministro della Giustizia Angelino Alfano e il suo capo dipartimento Augusta Iannini.

“I magistrati di Milano stanno violando la Costituzione”, dice Ghedini al Fatto Quotidiano, “in particolare l’articolo 96 della Carta. Dopo che la Camera ha loro rinviato gli atti, avrebbero dovuto infatti passarli al Tribunale dei ministri, oppure sollevare davanti alla Corte costituzionale un conflitto d'attribuzione tra poteri dello Stato”. Ancor più duro il deputato Pdl Giorgio Stracquadanio, che annuncia che si rivolgerà al ministro della Giustizia Angelino Alfano, chiedendo di mandare gli ispettori ministeriali alla Procura di Milano.

Le foto. Ci sono le foto che scottano, nel nuovo fascicolo nato ieri su Berlusconi? La procura continua a rispondere di no. Che però ci sia un mercato di immagini, fuori dal Palazzo di Giustizia di Milano, lo documenta anche il nuovo numero del settimanale Oggi. Racconta di uno “scoop mancato”, di una trattativa (legale) saltata. Sono immagini e riprese con Noemi ancora minorenne, ospite di Berlusconi in Sardegna, a villa Certosa, e a Roma, a Palazzo Grazioli. Il materiale è stato offerto a Oggi da Vincenzo Oronzo, fratello di Roberta , un'amica di Noemi, anche lei minorenne, ospite a villa Certosa a Capodanno 2009.

In un’immagine scattata il 31 dicembre 2008 a villa Certosa, scrive Oggi, “si vedono una sala con addobbi rosa, viola e argento. In primo piano, da sinistra, Noemi, Berlusconi con abito e camicia scura e Roberta. Le due ragazze indossano abiti neri, eleganti e scollati”. Poi ci sono i video: due a villa Certosa e quattro a Palazzo Grazioli. In uno, girato con un telefonino nella residenza sarda, si vede “Noemi scatenata, da sola su un palco, in un balletto sensuale con musica rock”, ma non c’è Berlusconi. Il secondo è di pessima qualità e l’uomo che vi appare sembra Berlusconi “dall’attaccatura dei capelli”. Sulle sue ginocchia “una ragazza mora”. In un video girato a Palazzo Grazioli, Noemi è in una stanza da letto che “apre un armadio a muro pieno di giacche da uomo e fa la faccia sbalordita”.

IL SETTIMANALE Rcs era a un passo dall'ottenere un'esclusiva, ma poi l'accordo è saltato. Vincenzo Oronzo avrebbe ricevuto un'offerta di gran lunga più vantaggiosa (oltre 80 mila euro) da un altro settimanale. Quale? Resta un mistero. Il direttore di Oggi, Umberto Brindani, dichiara al Fatto di aver deciso di raccontare i retroscena di questo “mancato scoop” per due motivi. Primo, perché “anche questa piccola vicenda contribuisce a illustrare che cosa sta succedendo non intorno a una persona qualsiasi, ma al presidente del Consiglio. E, sinceramente, non è un bel vedere”. Secondo, per dimostrare che “noi agiamo secondo le regole, con la massima trasparenza. Le foto, di qualsiasi genere, essendo coperte dal diritto d'autore, si pagano. Non le interviste, anche se alcuni pagano anche quelle”.

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