Sarà l’assemblea della Camera dei deputati a deliberare direttamente sulla richiesta, avanzata dai capigruppo della maggioranza di elevare conflitto di attribuzione sul caso Ruby. Il voto in aula è stato fissato per il prossimo cinque aprile alle 15 e 30.
Si è concluso infatti con un voto di parità l’ufficio di presidenza convocato da Gianfranco Fini. Il presidente della Camera ha deciso di non partecipare alla votazione ed i numeri dei componenti di maggioranza e di opposizione sono diventati 9 a 9 per l’assenza di Angelo Lombardo dell’Mpa, che avrebbe portato a 10 gli esponenti dell’opposizione. Se ci fosse stata l’approvazione a maggioranza dell’ufficio di presidenza, su questa si sarebbe dovuta in ogni caso pronunciare l’aula.
Se invece fosse prevalso nello stesso organismo un orientamento contrario e fosse passata la decisione di non sollevare il conflitto in questione, il quesito che sarebbe stato posto ai deputati sarebbe stato rovesciato: “Volete non elevare conflitto di attribuzione?”.
Al di là della procedura, in ogni caso il presidente della Camera aveva già espresso il suo parere: ”Quali che siano le conclusioni cui perverrà l’Ufficio di Presidenza, l’Assemblea deve essere comunque chiamata a pronunciarsi sulla questione secondo le modalità procedurali che la prassi ha consolidato a riguardo”.
Quale che sia il risultato in aula – e appare scontato il sì alla sollevazione del conflitto di attribuzione – il processo a carico del premier Silvio Berlusconi non si fermerà. Qualora, infatti,
mercoledì 30 marzo 2011
Caso Ruby, Fini: “L’Aula deve pronunciarsi su conflitto attribuzione”
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1 commento:
NON HA LE PALLE, NON C'E' NIENTE DA FARE.
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