giovedì 17 marzo 2011

Gabriella Bocchino: “Sapevo della storia di mio marito con Mara Carfagna”


E Diana De Feo, sulle pagine di Chi, parla per la prima volta del marito Emilio Fede coinvolto nello scandalo Ruby: "Ho piena fiducia in lui"

Gabriella Buontempo, moglie di Italo Bocchino, era a conoscenza da due anni e mezzo di una relazione del marito, deputato di Fli, con Mara Carfagna. Lo ha rivelato lei stessa in un’intervista a Vanity fair. “Da quanto tempo sapeva di suo marito e Mara Carfagna?”, è la domanda del settimanale. “Che c’era una relazione? – risponde Buontempo – Da due anni e mezzo”. “E non ha mai chiesto a suo marito di interromperla?”, ha chiesto ancora Vanity. “Italo – ha replicato la signora – sostiene di averla troncata. Per carità, l’avrà troncata: lei si è fidanzata, ora dice che si sposa”. “Roberto D’Agostino – esordisce nell’intervista Gabriella Buontempo – mi ha detto: ‘Sai che gira voce di foto di tuo marito con la Carfagna, foto un po’ intime?’. Io gli ho risposto: ‘Se ci sono, pubblicale. Tanto non è che non lo so che lui ha questa relazione”. Alla replica di D’Agostino di non avere quelle foto, Gabriella Buontempo – secondo l’intervista – gli ha replicato: “Se gira solo la voce, che cosa me lo racconti a fare?”. Buontempo poi conferma che lei e Italo Bocchino vivono ancora sotto lo stesso tetto e ciò che succede “all’interno di un matrimonio lo sanno solo marito e moglie”.

“Purtroppo – ha aggiunto – lui non l’ha gestita bene, perchè questa storia la sapeva tutto il Parlamento e a un certo punto è arrivata anche al mio orecchio. Ho dovuto reagire: non mi va di passare per la scema del villaggio”. Buontempo si è detta “delusa” anche per “la scelta della persona. In politica, la Carfagna è sempre stata telecomandata da mio marito: segue tutto quello che lui dice. Se non era per Italo, mica li prendeva tutti quei voti in Campania”. Infine, su Berlusconi Gabriella Buontempo ha detto che il premier ha cominciato a non piacerle “quando sono cominciate le candidature cooptate di persone non provenienti nè dal mondo della politica nè dal mondo civile. Persone scelte solo in base all’estetica”. L’unica a ribellarsi – ha notato ancora – è stata Veronica Lario “e l’hanno presa per pazza. O per una moglie gelosa”. “In America – ha concluso – i politici si dimettono per molto meno. Ma qui siamo in Italia. E in questo Paese, se non hai almeno un’amante, sei uno sfigato”.

Ma la moglie di Italo Bocchino non è l’unica, oggi, a lasciarsi andare a dichiarazioni private. Affronta l’argomento del proprio matrimonio, questa volta sulle pagine di Chi, anche Diana De Feo, moglie di Emilio Fede: “Umanamente mi dispiace molto per Emilio. Ci siamo parlati. E’ scosso. Ma ce la farà”, dice riferendosi all’inchiesta giudiziaria che lo coinvolge insieme a Nicole Minetti e Lele Mora. “Come moglie ho piena fiducia in mio marito, sono convinta che quando le intercettazioni verranno esaminate, non verrà fuori nulla di compromettente. Emilio è un grande giornalista e un personaggio pubblico, che fa notizia. Alcuni colleghi probabilmente hanno enfatizzato la sua posizione”. Parole di grande affetto e solidarietà alle quali Emilio Fede ha risposto con una lettera aperta affidata allo stesso settimanale, in cui scrive: “Cara Diana, ti dovevo di più. Ti ho dato poco. Anche in questi giorni hai dimostrato una straordinaria forza d’animo. Come sempre sai – e devi – andare a testa alta”. Una lettera in cui il direttore del Tg4, travolto dal “caso Ruby”, ricorda la lunga storia d’amore con la moglie, ex giornalista del Tg1 oggi senatrice del Pdl, sposata nel 1964. E conclude: “Berlusconi qualche volta mi dice: ‘Diana è la parte migliore della famiglià. Credo che abbia ragione. Continua a esserlo”.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

ESEMPI DI GRANDE DIGNITA' E SIGNORILITA' FEMMINILE COME QUELLO DI ROBERTA SERDOZ, MOGLIE (OGGI SEPARATA) DI PIERO MARRAZZO, CHE NON FECE ALCUN COMMENTO PUBBLICO SULLA VICENDA DEL MARITO COINVOLTO IN UN GIRO DI TRANSESSUALI, SONO ORMAI RARISSIMI. REGNA OGGI L'IPOCRISIA E LA SFACCIATAGGINE DI METTERE IN PIAZZA I PANNI SPORCHI, COME SE CIO' POTESSE RIPRISTINARE UN CANDORE FAMILIARE CHE IN QUELLE UNIONI NON C'E' MAI STATO.