di Marco Travaglio
Non sappiamo per il Sole 24 Ore, ma per il Fatto Quotidiano la dipartita di Gianni Riotta è un brutto colpo.
Con questo giornalista palermitano, da molti scambiato per americano per via della camicia bianca e della cravatta blu, il nostro giornale perde uno dei suoi più validi collaboratori.
Non si contano infatti le notizie che molti cronisti e inviati del Sole, nei due anni della sua direzione, ci hanno passato a titolo gratuito dopo aver tentato invano di pubblicarle sul loro giornale.
Giorni fa il vecchio banchiere siciliano Giovanni Scilabra ha raccontato di aver dato a un inviato del Sole uno scoop su Dell’Utri, Berlusconi e Ciancimino, ma poi l’intervista non uscì perché Johnny Raiotta aveva deciso che “non è il momento”: così la regalò a noi.
Piuttosto allergico alle notizie vere (“non è il momento”), il partigiano Johnny adora quelle taroccate.
Come quando, direttore del Tg1, fece un’intervista muta a B. che negò di aver mai fatto l’editto bulgaro: “Ho tentato – mentì il premier – fino all’ultimo di trattenere Biagi alla Rai”, e il direttore balbettò “lasciamo stare, l’amico Enzo non c’è più...”.
O quando nascose i rimbrotti della Regina d’Inghilterra a B. che, in pieno G8, s’era messo a strillare “Mister Obamaaaaa!”.
O quando si accommiatò dal Tg1 con un autoelogio mortuario affidato alle sapienti labbra di Susanna Petruni: “Ascolti record registrati in tutte le edizioni della giornata del terremoto in Abruzzo”. Più gente moriva, più lo share s’impennava: un trionfo.
O quando esordì sull’house organ di Confindustria annunciando trionfante che un referendum tra le “grandi firme” del Sole aveva eletto Giulio Tremonti “Uomo dell’anno 2009”. Seconda classificata:
Bastò una rapida ricognizione tra le grandi firme del Sole per scoprire che nessuna di esse era stata consultata, né dunque si era mai sognata di issare il ministro sul podio. Aveva fatto tutto Johnny: si era riunito con se stesso e, dopo lunghe consultazioni allo specchio, aveva votato l’uomo forte del governo B. A scrutinio segreto, si capisce, trattandosi di un caso di coscienza.
Il bilancio di due anni di cura Riotta al Sole è riguardevole: 50 mila copie perse per strada in edicola, crollo degli abbonati, 92 milioni persi dal gruppo. Una catastrofe epocale di quelle dimensioni, nella demeritocrazia italiana, va premiata. E lo sarà presto con un nuovo incarico di alto prestigio per il suo artefice: se Ferrara, direttore di un giornale che non legge nessuno, ha avuto un programma quotidiano tutto per sé su Rai1, dal quale naturalmente milioni di persone fuggono a gambe levate in un esodo biblico che fa impallidire
Per qualche ora abbiamo temuto che venisse rimpiazzato da uno che ama le notizie. Poi per fortuna è arrivato Roberto Napoletano, che è un po’ il Riotta di Caltagirone. È l’ex direttore del Messaggero che, nel 2006, la notte in cui non si capiva se le elezioni le avesse vinte Prodi o Berlusconi, fu immortalato da un fuorionda di Striscia mentre ordinava ai capiredattori di inventarsi un titolo purchessia per mettere in prima pagina Piercasinando, genero del padrone. Insomma, l’erede naturale. Ps. Giunge in redazione un comunicato chiaramente apocrifo attribuito a Roberto Saviano: “Mi dispiace molto che Gianni Riotta abbia deciso di lasciare il Sole 24 Ore perché la sua direzione ha realizzato un giornale libero, con al centro la battaglia antimafia... Il fango insinua che con la direzione Riotta il Sole perdeva copie, la verità è un’altra e basta vedere i dati reali, in Italia fare il giornalista è un mestiere pericoloso se si vuole essere liberi e senza condizionamenti. La libertà dei giornalisti è sgradita al potere politico”. Essendo impossibile che Saviano abbia anche solo pensato queste cose, attendiamo trepidanti una smentita.
15 commenti:
Bene, aspettiamo la smentita di Saviano. Sono tremendamente curiosa.
SE NON ARRIVA? IO DICO CHE NON ARRIVA.
Ho lo stesso presentimento... però, aspettiamo. Almeno un paio di giorni, dopo di che potremo tranquillamente dire la nostra.
Dal famoso beneficio del dubbio ;)
VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE NON ARRIVA? STABILISCI TU LA POSTA! :-)
Scegli Tu, tanto sono cosciente che perdo :)
Mi dispiace solo che con le gaffe che ha fatto, sia su Benedetto Croce e sia su Riotta, manderà al macero tutta la credibilità che si era fin qui conquistato.
DI QUALI GAFFE STA PARLANDO? NON CAPISCO. BENEDETTO CROCE NON E' MAI VITATO, RIOTTA DA MO' CHE IO SO CHE E' TUTTO FUMO E NIENTE ARROSTO. SPIEGAMI, PER FAVORE.
Possibile che Ti sia sfuggito l'ambaradan su quanto ha dichiarato su Benedetto Croce? La settimana scorsa, Saviano, ha detto che il padre di Benedetto Croce aveva invitato il figlio a corrompere chiunque affinchè lo traessero in salvo dopo il terremoto di Ischia. La nipote de filosofo napoletano lo ha smentito e usato toni duri verso Saviano, per questa scellerata asserzione. Sul tema sono intervenuti giornalisti e storici, insomma Saviano ne è uscito malconcio, non è quel pozzo di scienze che ostenta di essere.
ECCO, QUESTI SONO I CASI CHE MI FANNO INCAZZARE.
SCUSA, STIAMO COMMENTANDO UN ARTICOLO DI TRAVAGLIO, NEL QUALE NON SI PARLA DI SAVIANO, CHE FRA L'ALTRO NON MI STA SIMPATICO, CON ESCLUSIVO RIFERIMENTO AD UNA SUA SUPPOSTA AFFERMAZIONE DI DIFESA DI GIANNI RIOTTA.
TU MI DICI CHE TEMI UNA CORPOSA PERDITA DI CREDIBILITA' PER DUE GAFFE, UNA SU BENEDETTO CROCE (DELLA QUALE IO NON SO NULLA, RICORDI? SAVIANO NO MI STA SIMPATICO) ED UNA SU RIOTTA, MA PER ACCERTARE CHE SI E' TRATTO DI UNA GAFFE OCCORRE CONSTATARE L'ASSENZA DI UNA SMENTITA.
COME LA METTIAMO?
C'E' UN "NON" DI TROPPO NEL MIO COMMENTO, VOLEVO DIRE CHE SI PARLA DI SAVIANO ...
Si, avevo capito il non di troppo.
Il fatto è che Saviano non smentirà quanto detto su Riotta perchè purtroppo lo ha detto.
In parole povere, con queste sue infelici asserzioni ha rivelato quel lato di sè che finora aveva celato molto bene, va secondo l'onda.
Ciò mi imbestialisce, perchè dopo avere smosso molte coscienze sopite su un tema scottante come la camorra, in modo giusto o sbagliato, ma lo ha fatto, ora rischia di mandare nuovamente in letargo quelle coscienze. Si era assunto una responsabilità immane nei confronti della gente che ha creduto in lui, che grazie alle sue pubblicazioni erano venuti a conoscenza di fatti fino allora noti a pochi.
Ecco perchè mi arrabbio! Non si può giocare con la credibilità delle persone per i propri interessi, in particolar modo quando si vestono i panni del coraggioso impavido. Poi ci si lamenta che la gente arriva alla conclusione del "sono tutti uguali".
Questo creerà più danni del "solito" delinquente smascherato.
TI POSSO RISPONDERE SOLO PRIVATAMENTE.
Saviano ha chiarito sul "caso" Croce, speriamo smentisce quelle assurdità su Riotta...
http://www.robertosaviano.it/gallery/tg-la7-roberto-risponde-alle-polemiche-su-benedetto-croce/
SI', EFFETTIVAMENTE SU C.D. "CASO CROCE" HA FORNITO LA PROVA DOCUMENTALE DELLA ESATTEZZA DELLE SUE AFFERMAZIONI.
Ho visto il video suggerito da Rulando.
Sul caso Croce ha ragione Saviano. Meno male.
GUARDA CHE NON E' TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA!
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