Gli annunci di Gheddafi hanno avuto seguito. E nella notte i caccia dell’aeronautica libica hanno attaccato Bengasi, la roccaforte dei ribelli. Nelle stesse ore a New York il consiglio di sicurezza dell’Onu ha dato il via libera alla no fly zone. Poche ore prima
12.23 – Iniziato vertice a Palazzo Chigi
E’iniziata da pochi minuti a palazzo Chigi la riunione del comitato interministeriale sulla Libia per fare il punto della situazione dopo la risoluzione dell’Onu sulla no fly zone. All’incontro presieduto dal premier Silvio Berlusconi partecipano il ministro della Difesa Ignazio
12.08 – Napolitano: “Dobbiamo prendere una difficile decisione”
Non si può “rimanere indifferenti alla sistematica violazione dei diritti umani” che si sta verificando in Libia. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante le celebrazioni a Torino per l’anniversario dell’Unità d’Italia.
12.04 – Spagna parteciperà con sì del Parlamento
Arrivando alla Camera dei deputati spagnola, Barnuevo ha spiegato che “ci sono i requisiti basilari” per una possibile azione spagnola al fianco di altri paesi perché “è dimostrata la necessità, e l’urgenza” di un intervento in Libia come chiedono “la regione e i paesi arabi”.
Inoltre da ieri notte l’intervento ha “l’autorizzazione” del Consiglio di sicurezza dell’Onu. L’esecutivo socialista del premier Josè Luis Zapatero potrebbe deliberare già nel consiglio dei ministri di oggi per poi “andare in Parlamento e chiedere l’appoggio delle altre forze politiche nel caso ce ne sia bisogno”, secondo il segretario di stato. Per Barnuevo la decisione Onu è di “grande portata” e “non arriva troppo tardi, anche se quasi al limite”, mandando a Gheddafi “un messaggio molto chiaro”.
11.58 – Mantica: “Sarà no-fly zone rafforzata”
Per impedire una strage di civili a Bengasi la comunità internazionale sta preparando una “No Fly Zone rafforzata”: questo in sostanza – ha spiegato il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica – il senso dell’espressione “tutte le misure necessarie” contenuta nella risoluzione Onu sulla No Fly Zone in Libia approvata ieri con largo consenso e solo cinque astensioni dal Consiglio di sicurezza.
Ai microfoni di Ecoradio, Mantica, che ha la delega per il Medio Oriente, ha anche spiegato che “l’utilizzo dell’arma militare non è che il prolungamento dell’azione politica il cui compito è convincere Gheddafi a dialogare e a negoziare anche con i ribelli, per avviare una fase di transizione in Libia”.
“Un’azione politica si doveva avvalere di uno strumento di pressione forte, che a questo punto comprende anche l’azione militare”, ha aggiunto, precisando che l’Italia come membro della comunità internazionale “farà la sua parte”.
11.55 – Ribelli respingono truppe a Nalut
I ribelli che controllano la città libica di Nalut, in Tripolitania, sono riusciti a respingere l’attacco condotto questa mattina dalle brigate fedeli a Muammar Gheddafi, entrate nella periferia della città. Lo riferiscono fonti dei ribelli alla tv satellitare al-Arabiya. Secondo quanto scrivono gli stessi ribelli su Internet, nei combattimenti di oggi a Nalut sono stati uccisi 3 soldati di Gheddafi e altri 20 sono stati catturati. Viene smentito quanto annunciato poco prima dalla tv al-Arabiya, secondo la quale le brigate di Gheddafi avevano assunto il controllo della città.
11.40 – Cameron riunisce il governo d’urgenza
Il premier britannico David Cameron ha riunito d’urgenza il governo in vista di un possibile uso della forza contro
11.30 – Al Arabyia, truppe Gheddafi entrano ad Al-Zintan e Nalut
Le truppe fedeli al colonnello Gheddafi hanno preso il controllo delle città di al-Zintan e di Nalut, in Tripolitania. Secondo quanto riferiscono testimoni citati dalla tv satellitare al-Arabiya, entrambe le città, che si trovano a sud di Tripoli, sono ora sotto il controllo del regime pur essendo state tra le prime ad essere state occupate dai ribelli il mese scorso.
11.21 – Gb prepara caccia in base Cipro
Lo rendono noto stamani i media ciprioti ricordando che Cipro è situata a 1.850 chilometri a Ovest da Tripoli (una distanza che i Typhoon possono coprire in meno di un’ora) e che i jet britannici hanno un’autonomia di 2.900 chilometri.
10.55 – Operazione militare,
10.46 – Insorti: “Preso miliziano pro Gheddafi”
Un miliziano pro-Gheddafi,a capo di un commando, è stato ferito in uno scontro a fuoco e catturato dalle forze ribelli della Cireanica, nella Libia orientale. Lo riferiscono fonti degli insorti, senza precisare dove sia avvenuta la sparatoria. L’uomo – aggiungono le fonti – aveva con sè una mappa dei siti strategici della ‘rivoluzionè e i suoi uomini sono rimasti uccisi. Il miliziano si trova ora in ospedale in una località imprecisata.
10.44 – A mezzogiorno riunione a palazzo Chigi
E’ previsto a mezzogiorno, a Palazzo Chigi, un vertice tra i vari ministri, i capi dei servizi di sicurezza e il vertice militare della Difesa sulla situazione dopo l’approvazione della risoluzione dell’Onu sulla Libia.
10.36 – Insorti: “A Misurata esercito userà scudi umani”
Una fonte degli insorti ha detto adal Azira che blindati delle forze di Gheddafi stanno bombardando Misurata da oltre tre ore e che i lealisti vogliono usare civili come scudi umani contro possibili attacchi aerei delle forze internazionali. “Blindati e truppe circondano Misurata e stanno cercando di avanzare verso il centro della città”, ha detto al telefono Sadun, un addetto stampa del Comitato della rivoluzione dei 17 febbraio, secondo quanto riferisce al Jazira nella sua edizine online. Secondo la fonte, i bombardamenti durano da almeno tre ore e il numero delle vittime sta aumentando. All’attacco partecipano 25 tank, ha stimato.
10.32 – Bersani: “Decisione Onu, alla buon’ora”
“Alla buon’ora:
10.05 – Libia, chiusura totale dello spazio aereo
Il regime libico ha disposto la chiusura totale dello spazio aereo nazionale “fino a nuovo ordine”: una sortita che appare mirata a giocare d’anticipo rispetto alla concreta imposizione della ‘no fly-zone’ appena autorizzata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. A renderla nota e’ stato EuroControl, l’organizzazione pan-europea che coordina i controlli del traffico aereo di 39 Paesi. Una portavoce ha precisato che il provvedimento di Tripoli riguarda qualsiasi tipo di traffico e di velivoli. L’informazione, trasmessa a EuroControl dalle autorita’ maltesi, secondo una portavoce dell’organismo di controllo è “l’unica al momento disponibile”.
9.58 – Qatar: “Parteciperemo alla no fly zone”
Il Qatar è il primo paese arabo ad aver annunciato la propria partecipazione all’iniziativa militare per una no fly zone sulla Libia. Secondo quanto si legge sull’agenzia di stampa del Qatar, “il governo di Doha ha sostenuto sin dall’inizio un’iniziativa delle Nazioni Unite di intervento militare contro il regime libico e accoglie favorevolmente la risoluzione votata nella notte per una zona di non sorvolo sui cieli della Libia”. Nella giornata di ieri si erano detti favorevoli alla risoluzione dell’Onu anche i diplomatici degli Emirati Arabi Uniti.
9.53 – Seif: “Arrestata giornalista del New York Times in Libia”
Le autorità libiche hanno arrestato una dei quattro giornalisti del quotidiano americano ‘New York Times’ di cui si erano perse le tracce mercoledì. Lo ha rivelato Seifulislam Gheddafi, figlio del colonnello libico Muammar, nel corso di un’intervista all’emittente ‘Abc’, in cui ha comunque sottolineato che la giornalista sarà rilasciata “domani”. “Sono entrati nel paese illegalmente e quando l’esercito ha liberato la città di Ajdabiya dai terroristi ha scoperto la giornalista”, ha precisato il figlio del leader libico.
9.46 – Seif: “Forze antiterrorismo entreranno a Bengasi”
Il figlio del leader libico Muammar Gheddafi, Seif al Islam, ha detto che forze “anti-terrorismo” saranno mandate a Bengasi per disarmare gli insorti. Lo riferisce la televisione satellitare al Jazira.
9.16 – Danimarca pronta a schierare gli F16. Polonia, “Supporto logistico”
8.42 – Gli insorti: “Gheddafi sta bombardando Misurata”
Le forze fedeli al colonnello Gheddafi stanno martellando Misurata, città 200 chilometri ad est di Tripoli in mano agli insorti, dopo una notte di spari con armi pesanti. Lo ha riferito un portavoce degli antigovernativi.
8.26 – Il ministro tedesco: “
”Non spedirò nessun soldato tedescoin Libia”. E’ la posizione, netta, del ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle che in un’intervista alla Stampa spiega le ragioni del ‘nò di Berlino a un intervento militare in Libia e insiste sull’alternativa di sanzioni economiche e finanziarie. “Siamo convinti – sottolinea il vicecancelliere nel governo Merkel – che l’alternativa a un intervento militare non sia l’inerzia, bensì pressioni politiche e sanzioni finanziarie ed economiche mirate. L’obiettivo è fare in modo che il dittatore Gheddafi, che conduce una guerra contro il suo stesso popolo, non possa andare avanti. Le Nazioni Unite giocano un ruolo decisivo, ma tutto quello che va al di là di sanzioni mirate può essere preso in considerazione solo se c’è il sostegno e la partecipazione anche dei Paesi della Lega Araba”.
8.15 –
8.10 – Il figlio di Gheddafi: “Non abbiamo paura”
8.04 – Francia: “Pronti ad attacchi in tempi rapidi, nelle prossime ore”
Gli attacchi contro le truppe di Gheddafi avverranno “in tempi rapidi” e
7.44 – Ue: bene la decisione dell’Onu, pronti a sostenerla
L’Unione europea sostiene la decisione delle Nazioni Unite, che la notte scorsa ha approvato la risoluzione 1973 sul blocco dello spazio aereo in Libia e il via libera a tutte le misure necessarie per la difesa della popolazione civile. In una nota congiunta del presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e dell’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione, Catherine Ashton, si sottolinea il ruolo importante della Lega araba e degli altri partner arabi, e la necessita’ di “continuare a coordinarci strettamente con le Nazioni Unite,
2.55 – Obama, Sarkozy, Cameron, già al lavoro per trovare strategia comune
Alla luce dell’approvazione daparte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu della risoluzione 1973 che autorizza l’applicazione di una no fly zone sulla Libia, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha chiamato nella notte il presidente francese, Nicholas Sarkozy, e il premier britannico, David Cameron, per coordinare una strategia comune. Lo ha reso noto la Casa Bianca.
1.40 – Astensione della Germania dovuta a “rischi”
Il ministro degli esteri tedesco Guido Westerwelle ha detto che
1.00 – Viceministro libico: “Speriamo che l’Italia stia fuori dalla missione”
“Speriamo che l’Italia si tenga fuori da questa iniziativa”: lo ha detto all’Ansa il vice-ministro degli esteri libico Khaled Kaaim, commentando la disponibilità del governo italiano a consentire l’utilizzo delle basi sul territorio italiano per la no-fly zone.
0.55 – Cnn: “Gheddafi cambia strategia e non attacca più Bengasi”
“Saif ha detto – spiega Nic Robertson, corrispondente da Tripoli per
0.50 – Libia, viceministro esteri: “Pronti a cessate il fuoco”
Il vice-ministro degli esteri libico Khaled Kaaim ha detto in una conferenza stampa a Tripoli che il suo governo e’ pronto a osservare un cessate il fuoco ma che resta in attesa di dettagli tecnici dopo la risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza del’Onu.
0.45 – Anche Napolitano partecipa al vertice del governo
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si e’ unito al vertice informale convocato dal premier Silvio Berlusconi con il ministro della Difesa Ignazio
0.29 – Libia: “Risoluzione Onu è minaccia alla nostra unità”
A meno di un’ora dalla sua approvazione, il governo libico ha stasera denunciato come una ’minaccia’ alla sua unita’ la risoluzione sulla No Fly Zone approvata ieri sera dal Consiglio di sicurezza dell’Onu.
0.09 – Vertice Berlusconi, Letta,
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è riunito con il ministro della Difesa Ignazio
0.00 – Portavoce delegazione italiana Nato: “Analizzeremo risoluzione Onu”
“La risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu andrà esaminata attentamente”. Lo ha detto il col. Massimo Panizzi, portavoce della delegazione militare italiana presso
23.51 – Festa in piazza a Bengasi per risoluzione Onu
Dalla folla di migliaia di persone in festa mostrata da Al Jazira si sono levati anche tiri d’arma da fuoco, sparati in segno di gioia. Si vedono anche molte bandiere della monarchia, diventata il vessillo della Rivoluzione del 17 febbraio.
23.35 – Consiglio di sicurezza Onu, sì a no fly zone
“Autorizzati tutti i mezzi per proteggere i civili”. La risoluzione che autorizza la ’No fly zone’ sulla Libia e ulteriori misure per proteggere la popolazione civile (la numero 1973) è stata approvata con il voto favorevole di 10 Paesi: Francia, Gran Bretagna, Usa, Bosnia, Gabon, Nigeria, Sudafrica, Portogallo, Colombia e Libano. Si sono astenute Russia, Cina, Germania, Brasile e India.
23.15 – Forti esplosioni a Bengasi, contraerea in azione
Forti esplosioni sono state udite nella citta’ libica di Bangasi, seguiti dai tiri della contraerea. Le esplosioni a Bengasi, hanno constatato fonti giornalistiche sul posto, sono state tre, poco dopo la mezzanotte locale (le 23:00 italiane). La loro causa, dicono le fonti, non sono ancora note. I tiri della contraerea dei ribelli sono partiti dallo stesso settore della citta, sulla quale Muammar Gheddafi ha annunciato un’imminente offensiva per questa notte.
22.55 – Appello degli insorti: “I ribelli accorrano per difendere Bengasi”
Il comando degli insorti libici a Bengasi ha lanciato un appello da Radio Bengasi ai ribelli e ai riservisti perche’ raggiungano le loro postazioni d’artiglieria e di antiaerea per difendere la citta’ dall’offensiva finale annunciata dal rais Muammar Gheddafi. ”Lo stato maggiore dell’esercito libero libico fa appello ai riservisti perché raggiungano il più presto possibile le loro postazioni d’artiglieria e di lanciamissili”, dice il comunicato, trasmesso dalla radio della Rivoluzione del 17 febbraio.
22.15 – Bbc: probabili azioni militari inglesi entro venerdì
Le forze britanniche potrebbero entrare in azione ’entro venerdi’ se il Consiglio di sicurezza dell’Onu approvera’ la risoluzione che autorizza l’imposizione sulla Libia di una ’non fly zone’. Lo riferisce sul suo sito web
21.30 – Tripoli: “Attacchi immorali anche con il sì dell’Onu
Per
21.00 – Gheddafi minaccia Bengasi. Francia pronta ad “azioni mirate”
“Stiamo arrivando a Bengasi, arriviamo questa sera e non avremo pietà”. Muammar Gheddafi e’ apparso in tv per lanciare la sua minaccia agli insorti della Cirenaica, a poche ore dalla possibile decisione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu di un intervento per proteggere i civili “con tutti i mezzi”, con
venerdì 18 marzo 2011
Libia, Onu: “Sì a no fly zone”. Gheddafi bombarda Misurata. Pronti raid anglofrancesi
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