È costata 2.165.254 euro l'indagine sui presunti fondi neri relativi ai diritti di Mediaset nel troncone denominato Mediatrade che vede imputato Silvio Berlusconi. Non sono state utilizzate intercettazioni né ci sono spese a riguardo. È quanto afferma un servizio del Tg3 che ha diffuso alcuni dati relativi alle spese legate al processo. Una cifra molto inferiore a quella dichiarata dal premier, che ieri aveva parlato di 20 milioni di euro come costi delle inchieste a suo carico.
I costi al dettaglio. 2 milioni e 100 mila euro sono stati spesi per la consulenza della società di revisione Kpmg, somma contestata come eccessiva da un imputato, ma ritenuta congrua dal tribunale. 34 mila euro sono stati spesi per le rogatorie con viaggi a Lugano, Budapest, Los Angeles e Dublino dei pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro. Con altre spese varie si arriva a circa 2 milioni 165 mila euro.
Il processo riprende il 4 aprile. Mediatrade attualmente è in udienza preliminare. Si riprenderà lunedì 4 aprile con il pm che illustrerà la richiesta di rinvio a giudizio per Berlusconi e altri 11 imputai tra cui il figlio Piersilvio, Fedele Confalonieri, e Frank Agrama l'uomo d'affari di cui il premier sarebbe stato socio occulto secondo i pm. Il risultato più significativo dell'inchiesta finora sono i 100 milioni di dollari sequestrati ad Agrama in Svizzera.
(30 marzo 2011)
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