giovedì 21 aprile 2011

Abrogare Aristotele


di Marco Travaglio

Anziché affannarsi a riscrivere questo o quell’articolo della Costituzione, B. e i suoi trombettieri farebbero prima ad abrogare per decreto il principio di non contraddizione. Ciò che li frega è la Logica aristotelica, per cui se A=B e B=C, C=A. Per quanti sforzi facciano, non riescono proprio a starci dentro.

Ieri il Giornale di Olindo Sallusti esibiva in prima pagina un sapido commento di Mario Giordano, dal titolo: “Montezemolo ha già scelto: sta con Travaglio”.

La tesi è tanto semplice quanto demenziale: “Il Fatto nasconde in una breve il processo per abuso edilizio ad Anacapri a carico del presidente Ferrari, e questi in cambio ‘presenta il suo progetto politico sul Fatto che dimentica il giustizialismo e si traveste da mensile patinato’ trattandolo con ‘affettuosità e magnanimità’”.

Il pover’uomo forse ignora che la notizia del processo per i presunti abusi ad Anacapri l’ha data proprio il Fatto, in prima pagina, grazie a uno scoop del nostro Vincenzo Iurillo.

Il Giornale intanto non sapeva, o se sapeva dormiva: meglio tenersi buono Montezemolo, vedi mai che entrasse in politica rubando voti al padrone.

Ora che pare abbia deciso, la notizia vecchia di mesi finisce in prima pagina sul Giornale, così Montezemolo impara a dar fastidio a B. Segue lezioncina di buon giornalismo a noi che l’abbiamo scovata e svelata per primi.

Naturalmente Montezemolo non ha mai “scelto il Fatto” per “presentare il suo progetto politico”. Semplicemente chi scrive, qualche giorno fa a Exit, ha rammentato che il conflitto d’interessi non ce l’ha solo B. Ce l’avrebbe anche Montezemolo, con tutti gli incarichi che ricopre, se entrasse in politica.

L’indomani il manager ci ha telefonato in redazione per precisare che “ove mai entrassi in politica, metterei in un blind trust le mie azioni Ntv (la società fondata con Della Valle per treni superveloci, ndr) o le venderei a un altro socio”. L’avrebbe detto a chiunque gli avesse contestato il potenziale conflitto. Se l’ha detto a noi è perché noi gliel’abbiamo contestato.

Se non l’ha detto al Giornale è perché al Giornale, comprensibilmente, la parola “conflitto d’interessi” è come “bunga-bunga”: proibita. Se qualche redattore se la lascia scappare, il correttore automatico la cancella.

Ma questi ragionamenti semplici, elementari, comprensibili anche da un bambino un po’ tonto, da quelle parti non hanno cittadinanza. Del resto, sono giorni che gli house organ della Banda Larga martellano Fini perché ha incontrato i vertici dell’Anm, autorizzando così il sospetto di “collusione con la magistratura”: finirà che il presidente della Camera dovrà incontrare Totò Riina per dissipare l’infame sospetto e far contento il premier.

Gli stessi trombettieri massacrano la Bindi perché ha dato del “piduista” a Cicchitto, tessera P2 n. 2232, fino a farle ammettere di aver un po’ “esagerato”.

Intanto Pierluigi Battista, che non ha scritto una riga contro B. che dà dei “brigatisti” ai magistrati milanesi, seguita a massacrare Asor Rosa perché ha invocato la forza pubblica per rimuovere B. e, non contento degli amorevoli moniti di Pigi, ha ribadito il concetto del “golpe democratico”. Il che – per Cerchiobattista – è indice di “sfiducia nelle virtù del voto” e dell’“incapacità della sinistra di comprendere le ragioni delle sue molteplici e reiterate sconfitte” attribuite “alla cattiveria del Nemico o alla decadenza antropologica di un elettorato irretito dal grande ciarlatano”. Forse l’acuto tuttologo del Pompiere dimentica che B. siede abusivamente, illegalmente in Parlamento e dunque al governo da 17 anni, essendo sempre stato ineleggibile in quanto concessionario pubblico. E ciò in virtù di una legge fatta non da Asor Rosa, ma da Mario Scelba (Dc): la n. 361 del 1957. Le elezioni sono una splendida cosa, ma B. non avrebbe mai potuto parteciparvi. Dunque non avrebbe mai vinto, salvo rinunciare alle concessioni tv. Ergo non avrebbe mai vinto, punto. È abbastanza chiaro o serve un disegnino?

2 commenti:

Francy274 ha detto...

Neanche con il disegnino si tirerebbero indietro, perchè questi servi del padrone sono sordo-ciechi, in compenso hanno sviluppato le gorgie da banditori.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Le "gorgie" da banditori? Da quanto tempo non leggevo più questa parola!