mercoledì 13 aprile 2011

Chernobyl-Fukushima solo andata

Come volevasi dimostrare. Anche in Giappone siamo a livello 7, il massimo livello di pericolosità degli incidenti nelle centrali nucleari. In Giappone come a Chernobyl.

Ci dicevano che le centrali nucleari, dopo Chernobyl, erano sicure: ecco il risultato. Adesso ci dicono che le prossime saranno sicure, ma nulla è sicuro nell’universo mondo, perché ci sono cose che non si possono governare: un terremoto, uno tsunami, un matto che con un aereo si butta addosso a una centrale nucleare.

Questi rischi non li puoi governare. Puoi fare le centrali sicure quanto ti pare e piace, ma non sarai mai sicuro che non succederà nulla.
Allora vale la pena di riflettere e chiedersi: “Fare le centrali nucleari è proprio l’unica soluzione per produrre energia?”.

Forse quarant’anni fa, ma oggi non è più così. Oggi si possono sfruttare altre materie prime: il sole, l’aria, la terra, il vento. Si possono sfruttare materie prime che abbiamo in abbondanza e che non sono pericolose.
E allora perché rischiare inutilmente di cadere nel trabocchetto, che serve per arricchire qualcuno adesso e lasciare una bomba nucleare per i nostri figli e per le prossime generazioni, una bomba nucleare che durerà millenni? A che pro rischiare?

Come fare per fermare tutto questo? Il 12 e il 13 giugno ci sono i referendum. Uno di questi, promosso dall’Italia dei valori, è il referendum per fermare le centrali nucleari e per trovare un’energia pulita che non metta a rischio la nostra salute e quella dei nostri figli, attraverso le fonti alternative, sole, acqua e aria innanzitutto.
Per questo il 12 e il 13 giugno non andate al mare. O meglio, andateci, ma dopo essere passati per la sezione elettorale. Non andateci, al mare, prima di essere andati a votare Sì per fermare le centrali nucleari, Sì per le energie alternative.

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