giovedì 28 aprile 2011

MARGELLETTI “È UNA GUERRA, NON UN VIDEOGAME”


Presidente Centro studi internazionali: “Immaginarla pulita è una follia”

di Stefano Caselli

“La guerra pulita non esiste, immaginarla come un videogioco è semplicemente una follia”. Andrea Margelletti, presidente Centro studi internazionali è un tecnico, in quanto tale abituato a chiamare le cose con il proprio nome.

Dottor Margelletti, Berlusconi assicura che che i “razzi di precisione” non causeranno “nessun danno alla popolazione civile”. Bisogna credergli?

È evidente che la certezza assoluta non si può avere. Innanzitutto il termine razzi è improprio, stiamo parlando di missili. In ogni caso il presidente del Consiglio non è entrato nel merito della questione, anche perché, come tutti i politici per la verità, non ne ha le competenze. Si riferisce al fatto che il nostro esercito, come molti altri, è oggi dotato soprattutto di munizionamento di precisione.

Le famose bombe intelligenti...

Lasciamo stare il termine “bombe intelligenti”, non ho mai visto una bomba dare un esame.

Che armi userà l’esercito italiano?

Noi abbiamo in dotazione tre tipi di armi, a guida laser e a guida gps. Di guida gps è dotato un cruise europeo con gittata intorno ai 250-300 km

Come funziona?

Come un normale navigatore satellitare. Al missile viene fornita la specifica dell’obiettivo, ma non solo. In memoria l’arma ha una foto dell’obiettivo. Quando arriva in prossimità dello stesso ne scatta un’altra; se le due fotografie non corrispondono, il missile è già programmato per dirigersi altrove, tendenzialmente in mare aperto, dove è altamente improbabile possa causare danni collaterali.

Con quale margine di errore?

Il margine di errore del gps è nell’ordine di due o tre metri al massimo. Gli inglesi, che lo hanno già usato, hanno avuto un rateo di successo del 98 per cento...

Rimane quel due per cento...

Immaginare la guerra come un videogame è una follia. In guerra si muore e purtroppo si morirà sempre. La tecnologia non potrà mai rendere pulita una cosa intrinsecamente sporca. L’unica cosa che possiamo fare è diminuire l’errore. Nella Seconda guerra mondiale c’è stata Dresda, oggi non accadrebbe più.

E i missili laser? Qual è la differenza con la guida gps?

Il missile a guida laser è di per sé ancora più preciso, l’unica differenza sostanziale è che questo missile necessita di un sistema di illuminazione a distanza.

È sicuro che l’esercito italiano non utilizzerà altri sistemi di offesa? Tipo raid aerei?

Penso proprio di sì, anche perché il munizionamento di precisione è probabilmente il solo che abbiamo.

Sono tutte armi sganciate da velivoli a distanza?

Sì, sono tutte armi sganciate a distanza da aerei in volo. Non disponiamo di missili con mille chilometri di gittata come l’esercito americano o britannico.

La contraerea libica dunque non può raggiungerli?

Non necessariamente. Tuttavia credo che la contraerea libica non esista più. O se esiste, è talmente ridotta da non essere in grado di nuocere.

Ma non si può mai essere sicuri al cento per cento...

Sicuramente. Ne ho viste troppe di guerre e quando sento certi strateghi da salotto discettare di guerra pulita, capisco che non si rendono conto di cosa stanno dicendo. In certi casi si deve avere una certa misura, quanto meno nell’entusiasmo.

Ci saranno operazioni di terra?

Mi sento di escluderlo. In questo momento, probabilmente, sono in già azione squadre speciali Usa o Gb, ma parliamo di squadre di non più otto-dieci unità. In assenza di un contrasto antiaereo ha poco senso avere forze di terra. Se così fosse perderebbe senso la risoluzione Onu.

Che differenza c’è con le altre operazioni che impegnano nel mondo il nostro esercito?

Questa è una guerra fatta dagli europei e si vede. Le forze in campo, tutte insieme, raggiungono a stento quella di una sola portaerei americana. Non c’è paragone con Desert storm, con l’Afghanistan, con il Kosovo.

Quindi sono tutte, ugualmente guerre?

Lascio ad altri i sofismi sulla terminologia da usare. Quando si mandano all’estero uomini in missione militare la parola è una sola ed è guerra. Gli ambasciatori con le mostrine che se la dichiarano per conto dei propri paesi non esistono più. Io sono un tecnico, non un politico. Le cose le chiamo con il loro nome, non ho il problema di perdere voti.

2 commenti:

Bob Bulgarelli ha detto...

La guerra è sporca, ed ogni guerra rimarrà sempre tale. Se non fossi sicuro che quella della lega è solo propaganda, sarei d'accordo con lei nell'oppormi a questa scelta. Mi pare proprio di oggi la notizia che, in un bombardamento amico, che avrebbe dovuto essere mirato, hanno perso la vita 13 ribelli libici, che avremmo dovuto proteggere.
Mi spiace, ma stavolta non sono d'accordo neppure con Napolitano, che ha avvallato i bombardamenti.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Caro Roby, il presidente Napolitano non ha preso una decisione in solitudine, ma confortato dal parere di un organismo che si chiama Consiglio Supremo di Difesa, che egli, in qualità di Capo delle Forze Armate, presiede.
Da un profilo tecnico-costituzionale la decisione è ineccepibile, quindi Napolitano non si poteva opporre, egli è il garante della Costituzione Repubblicana, un organo terzo, non ha veste e funzione politica. Quindi, accertata la costituzionalità della decisione, o meglio la non palese incostituzionalità della medesima, non poteva far altro.