lunedì 11 aprile 2011

Napolitano: "No a ripicche sull'Europa" Bersani: "Governo di apprendisti stregoni"


"Il mio animo è per un impegno forte dell'Italia in Europa affinché il nostro Paese continui tenacemente a perseguire una visione comune ed elementi di politica comune anche sul tema dell'immigrazione. Tutto questo senza nemmeno prendere in considerazione posizioni di ritorsione o dispetto o addirittura ipotesi di separazione".Nel giorno in cui dalle Ue arriva lo stop sugli immigrati, 1il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al rientro dalla missione a Budapest, lancia il suo richiamo al ministro degli Esteri Franco Frattini. Il capo dello Stato, infatti, è preoccupato dalle dichiarazioni fuori misura di esponenti del governo di fronte alle difficoltà opposte dall'Unione Europea e da alcuni Paesi membri alla richiesta italiana di condividere il problema del forte afflusso di immigrati dalle coste nord-africane. Dichiarazioni culminate nelle parole pronunciate sabato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che nella sua seconda visita a Lampedusa aveva detto: "L'Europa ci aiuti o è meglio dividersi" 2.

Le preoccupazioni del capo dello Stato erano emerse chiaramente a Budapest 3, all'incontro con i capi di Stato dei Paesi aderenti all'iniziativa "Uniti per l'Europa". Napolitano aveva affermato, e poi lo aveva detto direttamente al suo omologo tedesco Christian Wulff, che su temi quali quello dell'immigrazione l'Europa deve ricercare soluzioni efficaci e mettere in campo la sua coesione.

Casini.
Sui delicati rapporti tra Italia e Ue entra con nettezza
Pier Ferdinando Casini. Per il leader dell'Udc "la credibilità di Berlusconi è sotto gli occhi di tutti, per questo non credo che in Europa siano tutti preoccupati dei suoi ultimatum, penso che se ne fregheranno e questo è un problema per il Paese". Secondo Casini "bisogna spiegare all'Europa la nostra situazione, non lanciare ultimatum, specie se non si ha la credibilità per farlo.

Fini.
E anche il presidente della Camera
Gianfranco Fini torna ad auspicare "piena sinergia istituzionale" sul tema dell'immigrazione. "Siamo in presenza di sfide che si affrontano e si vincono tutti insieme, Unione europea in testa, o c'è il rischio di alimentare sterili balletti di responsabilità e rifugiarsi in inutili polemiche che non aiutano ad affrontare il problema", dice il leader di Fli. "E' indubbio che la storia - prosegue - si è rimessa a camminare in fretta nel Mediterraneo con tutte le sfide che comporta e con tutti gli impegni che siamo chiamati a fronteggiare garantendo il rispetto della dignità personale". Infine una frecciata alla Lega: "Idea strampalata quella che ad accogliere gli immigrati doveva essere solo il Sud, era sintomo di egoismo. Per fortuna Maroni se ne è reso conto".

Bersani.
Dopo lo stop di Bruxelles sugli immigrati 4, il Pd punta il dito contro il governo. "Se siamo finiti qui è perché gli apprendisti stregoni della propaganda sono finiti vittime della loro propaganda e adesso ci lasciano nei guai - attacca il segretario nazionale Pierluigi Bersani - Sento che la destra vuole portarci fuori dall'Unione europea, dove vuole portarci? Nell'Unione Africana?".

Calderoli.
La Lega rilancia. E minaccia misure estreme. Chiedendo, per bocca di
Roberto Calderoli, "un blocco navale assoluto a difesa delle nostre acque e dei nostri confini. Proprio ieri avevo lanciato la proposta di ritirare le nostre truppe attualmente impegnate in Libano, proposta che oggi, alla luce della posizione assunta dall'Europa, diventa un atto obbligatorio". Ed è a questo punto che il leghista snocciola le cifre: "Appare insostenibile, in una fase di crisi economica internazionale e di fronte ad un'emergenza umanitaria che rischia, per noi, di trasformarsi in un'invasione, spendere qualcosa come un miliardo e mezzo di euro l'anno per 30 missioni militari, dicasi 30 missioni, in ben 22 paesi del mondo per un totale di circa 8000 uomini complessivamente impegnati! Pensiamo a casa nostra prima che diventi quella di altri...".

Idv.
Durissimo anche l'attacco dell'Idv al governo: "La dissennata politica del 'ghe pensi mi' - afferma
Leoluca Orlando - ha prodotto solo vergognosi accordi bilaterali con dittatori dell'Africa mediterranea. Di fronte all'inconcludenza autoreferenziale del governo, l'Italia dei Valori chiede, ancora una volta, l'intervento del Consiglio di sicurezza dell'Onu per tutelare i diritti degli immigrati e degli italiani".

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