"Il mio animo è per un impegno forte dell'Italia in Europa affinché il nostro Paese continui tenacemente a perseguire una visione comune ed elementi di politica comune anche sul tema dell'immigrazione. Tutto questo senza nemmeno prendere in considerazione posizioni di ritorsione o dispetto o addirittura ipotesi di separazione".Nel giorno in cui dalle Ue arriva lo stop sugli immigrati, 1il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al rientro dalla missione a Budapest, lancia il suo richiamo al ministro degli Esteri Franco Frattini. Il capo dello Stato, infatti, è preoccupato dalle dichiarazioni fuori misura di esponenti del governo di fronte alle difficoltà opposte dall'Unione Europea e da alcuni Paesi membri alla richiesta italiana di condividere il problema del forte afflusso di immigrati dalle coste nord-africane. Dichiarazioni culminate nelle parole pronunciate sabato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che nella sua seconda visita a Lampedusa aveva detto: "L'Europa ci aiuti o è meglio dividersi" 2.
Le preoccupazioni del capo dello Stato erano emerse chiaramente a Budapest 3, all'incontro con i capi di Stato dei Paesi aderenti all'iniziativa "Uniti per l'Europa". Napolitano aveva affermato, e poi lo aveva detto direttamente al suo omologo tedesco Christian Wulff, che su temi quali quello dell'immigrazione l'Europa deve ricercare soluzioni efficaci e mettere in campo la sua coesione.
Casini. Sui delicati rapporti tra Italia e Ue entra con nettezza Pier Ferdinando Casini. Per il leader dell'Udc "la credibilità di Berlusconi è sotto gli occhi di tutti, per questo non credo che in Europa siano tutti preoccupati dei suoi ultimatum, penso che se ne fregheranno e questo è un problema per il Paese". Secondo Casini "bisogna spiegare all'Europa la nostra situazione, non lanciare ultimatum, specie se non si ha la credibilità per farlo.
Fini. E anche il presidente della Camera Gianfranco Fini torna ad auspicare "piena sinergia istituzionale" sul tema dell'immigrazione. "Siamo in presenza di sfide che si affrontano e si vincono tutti insieme, Unione europea in testa, o c'è il rischio di alimentare sterili balletti di responsabilità e rifugiarsi in inutili polemiche che non aiutano ad affrontare il problema", dice il leader di Fli. "E' indubbio che la storia - prosegue - si è rimessa a camminare in fretta nel Mediterraneo con tutte le sfide che comporta e con tutti gli impegni che siamo chiamati a fronteggiare garantendo il rispetto della dignità personale". Infine una frecciata alla Lega: "Idea strampalata quella che ad accogliere gli immigrati doveva essere solo il Sud, era sintomo di egoismo. Per fortuna Maroni se ne è reso conto".
Bersani. Dopo lo stop di Bruxelles sugli immigrati 4, il Pd punta il dito contro il governo. "Se siamo finiti qui è perché gli apprendisti stregoni della propaganda sono finiti vittime della loro propaganda e adesso ci lasciano nei guai - attacca il segretario nazionale Pierluigi Bersani - Sento che la destra vuole portarci fuori dall'Unione europea, dove vuole portarci? Nell'Unione Africana?".
Calderoli.
Idv. Durissimo anche l'attacco dell'Idv al governo: "La dissennata politica del 'ghe pensi mi' - afferma Leoluca Orlando - ha prodotto solo vergognosi accordi bilaterali con dittatori dell'Africa mediterranea. Di fronte all'inconcludenza autoreferenziale del governo, l'Italia dei Valori chiede, ancora una volta, l'intervento del Consiglio di sicurezza dell'Onu per tutelare i diritti degli immigrati e degli italiani".
lunedì 11 aprile 2011
Napolitano: "No a ripicche sull'Europa" Bersani: "Governo di apprendisti stregoni"
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