La prescrizione breve è "l'ennesima legge ad personam" e la sua approvazione sarebbe un nuovo e "ulteriore sfregio ai principi di ragionevolezza e di uguaglianza di fronte alla legge, che, come in passato, gli studiosi di diritto penale, senza distinzioni politiche, non possono non denunciare con forza". Lo scrivono in un appello una cinquantina tra i più importanti studiosi e docenti di diritto penale. Docenti e studiosi mettono in relazione la nuova riforma con
"L'obbiettivo neppure mascherato - recita il documento messo a punto da Giorgio Marinucci, professore emerito di diritto penale e che vede tra le tante firme anche quelle di Franco Coppi e Carlo Federico Grosso - è quello di evitare anche la pronuncia di una sentenza di condanna in primo grado per gli incensurati, evitando così, ad personam, il marchio di una condanna, pur non definitiva, che suonerebbe però conferma di un'accusa sgradita".
(16 aprile 2011)
1 commento:
NON CI POSSO CREDERE! L'HANNO CAPITO! UN PO' TARDINO! ADESSO NON SERVE A UN CAZZO.
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