giovedì 14 aprile 2011

Si aggrava la posizione di Brigandì a processo dopo la cacciata dal Csm


Comincerà il 31 ottobre prossimo, davanti alla decima sezione penale del tribunale di Roma, il processo per abuso d'ufficio a carico dell'esponente della Lega Matteo Brigandì, che ieri il Consiglio superiore della magistratura ha dichiarato decaduto 1dalla carica di componente laico. Il gip Daniela Parasporo ha accolto la richiesta di giudizio immediato sollecitata dal pm Sergio Colaiocco che ha contestato a Brigandì di aver acquisito e illecitamente diffuso 2, passandolo a una giornalista, un fascicolo relativo a un procedimento disciplinare risalente agli anni Ottanta sull'attuale procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini.

Per questa vicenda, sarà processato anche l'assistente di Brigandì
, Fabio Faccaro. Si è chiuso invece una decina di giorni fa, con l'avviso di fine indagine notificato al diretto interessato, il capitolo di inchiesta per il reato di falso, caso da cui è scaturito il processo disciplinare al Csm. Brigandì, in particolare, è accusato dalla procura di aver omesso di dichiarare di essere amministratore di una società della Lega, la Fingroup spa, ruolo incompatibile con quello di consigliere di Palazzo dei Marescialli, e così facendo ha indotto in errore lo stesso organo di autogoverno della magistratura al momento della sua nomina.

Anche se il nesso con la vicenda del fascicolo su Ilda Boccassini è evidente, formalmente l'estromissione di Brigandì da Palazzo dei Marescialli è avvenuta per un altro motivo. Il membro laico eletto in quota Lega non si è infatti dimesso per tempo da ruolo di amministratore della Fin Group, mentre la legge stabilisce l'incompatibilità tra l'essere componente di un consiglio di amministrazione di una società commerciale e l'incarico di consigliere del Csm. La decisione è arrivata ieri con una inversione a sorpresa dell'ordine del giorno dopo che stamattina il vicepresidente del Csm Michele Vietti aveva proposto, senza incontrare obiezioni, il rinvio del voto alla seduta del 4 maggio.

(14 aprile 2011)

Nessun commento: