lunedì 2 maggio 2011

Blitz in Pakistan, ucciso Bin Laden «Giustizia è fatta», l'America è in festa



«Osama Bin Laden è stato ucciso. Giustizia è fatta». L'annuncio del presidente americano Barack Obama in diretta tv scuote gli Stati Uniti e il mondo. Il ricercato numero uno al mondo, il simbolo del terrore, l'uomo che ha incarnato il Male a partire dalla terribile strage del settembre di 10 anni fa a New York, è morto. Negli Stati Uniti le parole di Obama hanno un effetto immediato. La gente si riversa per strada nel cuore della notte. Il coro «Usa, Usa», le bandiere a stelle e strisce che sventolano, le urla di gioia. L'America, dopo dieci anni, si scuote con una notizia che segna una vittoria che forse nessuno più attendeva dopo la lunga inutile caccia al terrorista che sembrava inafferrabile. E' notte a Washington, in tutto il Paese è immediata. New York, all'una di notte, Times Square si riempie di gente festante, così come l'area davanti alla Casa Bianca.

Il blitz contro Osama

IL BLITZ - È stato ucciso con un colpo di arma da fuoco alla testa. Osama Bin Laden è stato «terminato» - questo il temine utilizzato per comunicare l'uccisione del capo di Al Qaeda. Nel corso del blitz di un commando americano, pianificato negli ultimi due mesi, condotto contro quella che era diventata la residenza segreta del leader di Al Qaeda, un condominio circa 70 chilometri a nord di Islamabad. Con lui sono state uccise altre quattro persone. Fonti del Pentagono riferiscono che le forze speciali che hanno effettuato l'operazione avevano provato più volte il piano di attacco per evitare vittime tra civili innocenti. Il corpo di Bin Laden, è stato annunciato, è «in custodia» alle forze militari statunitensi. L'operazione c si è svolta in collaborazione con l'anti-terrorismo pachistano, anche se le autorità di Isalamabad hanno inizialmente smentito la circostanza. Uno dei quattro elicotteri che hanno preso parte all'operazione contro il compound di Osama Bin Laden si è schiantato apparentemente dopo essere stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco esplosi da terra. Lo riferiscono fonti ufficiali coperte da anonimato, specificando che non ci sono state vittime. La fonte ha aggiunto che durante il raid donne e bambini sono stati presi in custodia.

L'OPERAZIONE - L'operazione è avvenuta a Abbottabad, una città a soli 75 chilometri dalla capitale Islamabad, e Bin Laden si trovava secondo gli esperti dei servizi della rete americana, in un compound di alta sicurezza, circondato da una recinzione e protetto da una doppia cancellata. Il blitz sarebbe stato preparato da cinque riunioni fra il presidente Obama e i servizi segreti in questi ultimi mesi. Abbottabad come Islamabad si trova a qualche ora di strada da alcune delle zone tribali della Frontiera del Nord Ovest, la zona tribale al confine con il Pakistan che è sempre stata considerata il rifugio di Osama Bin Laden.

L'annuncio di Obama

L'ANNUNCIO - «Questa sera sono in grado di annunciare agli americani e al mondo che gli Stati Uniti hanno condotto un'operazione che ha ucciso Osama Bin Laden, il leader di Al Qaeda». Così Obama ha raccontato il blitz comunicando la morte di Bin Laden alla nazione: «Molti mesi fa sono stato informato che avevamo indizi circa la possibile posizione di Bin Laden. Ho incontrato molte volte i miei consulenti dei servizi segreti. Finalmente la settimana scorsa ho deciso che avevamo sufficienti informazioni per agire. Oggi per mio ordine gli Stati Uniti hanno lanciato un'operazione contro quel compound. Una piccola unità di agenti americani ha agito con grande coraggio, facendo attenzione a evitare vittime civili. Dopo uno scontro a fuoco, hanno ucciso Osama Bin Laden e hanno in custodia il suo corpo». E ha aggiunto: «Come paese, non tollereremo mai minacce alla nostra sicurezza».

ALLERTA AMBASCIATE - Il governo americano ha messo in stato di allerta tutte le sue ambasciate e rappresentanze diplomatiche nel mondo per timore di rappresaglie. In un comunicato del Dipartimento di Stato si esortano inoltre i cittadini americani soprattutto in quelle zone del mondo dove vi sono maggiori tensioni, a evitare i luoghi in cui vi sono affollamenti di gente e manifestazioni per «l'imprevedibilitá ed insicurezza dell'attuale situazione».

Redazione online
02 maggio 2011

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