mercoledì 18 maggio 2011

E il premier si scoprì cameriera…

PINO CORRIAS

Diciamo che da oggi Milano sta a Berlusconi come la suite del Sofitel sta a Strauss-Kahn, ma con una graziosa variante. Che è toccato a lui vestire i panni della cameriera.

Sono stati cattivi, anzi molesti gli elettori della libertà. Lo hanno attirato nella trappola delle luci basse con moquette e divani, gli hanno detto facci vedere quello che sai fare, voltati, gira su te stesso, sorridi, non stare lì impalato, mettiti più trucco, guadagnati i voti, facci dimenticare quel vaso di fiori sfioriti di Letizia Moratti, eccitaci, gioca con Priapo, fai entrare le infermiere e i poliziotti in giarrettiere. Non ti dimenticare dei magistrati brigatisti. Proietta sui nostri cuori i video delle tue ville. Facci rabbrividire con i tuoi cactus. Dondolaci con le tue piscine. Facci sentire ancora quanto sei giovane e ricco, il migliore narratore di barzellette sporche, cacca, culo, pipì, c’era un russo, un tedesco, un negro e Rosy Bindi. Evviva.

Poi ecco, si è accesa la luce. Hanno fatto irruzione le schede elettorali vere. Gli è cascato il mascara. Il volo per New York è già partito. Niente più cauzione quando dovrà togliersi i tacchi da statista per danzare da solo nel numero del Tribunale.

Il Fatto Quotidiano, 17 maggio 2011

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