sabato 18 giugno 2011

Commedia dell’arte all’Anm

di Bruno Tinti

Personaggi e interpreti. Luca Palamara, sostituto procuratore a Roma, appartenente alla corrente Unità per la Costituzione, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. Luigi De Magistris, già sostituto procuratore a Catanzaro, cacciato dalla magistratura (in verità Csm e Cassazione gli hanno sottratto i procedimenti che stava trattando, lo hanno trasferito e gli hanno detto che era un cattivo magistrato e un modello negativo così lui è andato a fare il parlamentare europeo); ora sindaco di Napoli. Giuseppe Narducci, già sostituto procuratore a Napoli, espertissimo di camorra, corruzione, delitti contro la PA; ora (previo collocamento in aspettativa) assessore nella giunta De Magistris. Achille Toro, già procuratore aggiunto a Roma, già capo del pool per i reati contro la Pubblica amministrazione, già presidente della corrente Unità per la Costituzione (carica da cui si dimise per essere stato coinvolto nell’affaire Unipol), incriminato dalla Procura di Perugia per corruzione (è stata chiesta l’archiviazione) e rivelazione di segreto di ufficio (Toro ha chiesto il patteggiamento a 8 mesi di reclusione) nel procedimento appalti per Grandi Eventi.

EDMONDO BRUTI Liberati, procuratore della Repubblica di Milano, presidente della corrente Magistratura Democratica; dichiarò pubblicamente che, nella notte in cui Berlusconi ordinava la consegna di Ruby a Nicole Minetti (in realtà a una puttana sua amica), non era stata commessa alcuna irregolarità; e ciò nonostante che Anna Maria Fiorillo, pm presso il Tribunale dei Minori, affermasse il contrario; nonostante che il suo stesso ufficio svolgesse indagini in proposito; nonostante che fosse prevedibile che questa dichiarazione avrebbe potuto essere (come di fatto fu) strumentalizzata da B&C. Vito D’Ambrosio, già sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, appartenente alla corrente Movimenti Riuniti, già consigliere regionale e governatore della regione Marche per 10 anni, già Commissario Straordinario per la ricostruzione delle Marche dopo il terremoto del ‘97, attività oggetto delle indagini di De Magistris con richieste di ispezioni respinte dal ministro della Giustizia, Clemente Mastella; di nuovo sostituto procuratore generale presso la Cassazione e rappresentante dell’accusa presso il Csm nel procedimento disciplinare contro lo stesso De Magistris, di cui chiese e ottenne la condanna; componente del consiglio direttivo centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati. Massimo Russo, già sostituto procuratore a Palermo, appartenente alla corrente Movimenti Riuniti, già presidente della sezione provinciale dell’Anm, assessore alla Sanità della regione Sicilia il cui governatore, Raffaele Lombardo, è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Giovanni Ilarda, già sostituto procuratore a Palermo, appartenente alla corrente Unità per la Costituzione, assessore della regione Sicilia il cui governatore, Raffaele Lombardo è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa; dimissionario dopo le polemiche conseguenti alla pressoché immediata assunzione, presso la Regione Sicilia, di sua figlia Giuliana. Caterina Chinnici, già sostituto procuratore a Palermo, appartenente alla corrente Movimenti Riuniti, assessore della regione Sicilia il cui governatore, Raffaele Lombardo, è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Vittorio Borraccetti, appartenente alla corrente Magistratura Democratica, componente del Csm; secondo una sentenza del Tar, non avrebbe potuto essere eletto in quanto non più magistrato; tuttora componente del Csm. Arcibaldo Miller, capo degli ispettori del ministro della giustizia, appartenente alla corrente Magistratura Indipendente, in relazione al quale il Csm così si è espresso: Da quanto sopra esposto appare evidente che il dott. Arcibaldo Miller ha tenuto una condotta in aperta violazione dei canoni di imparzialità e indipendenza in quanto: ha partecipato a riunioni nelle quali si esercitavano pressioni politiche anche illecite su organi di rilevanza costituzionale nell’esercizio della giurisdizione; ha posto il suo potere amministrativo a servizio di interessi di parte politici e affaristici. In tal modo dimostrando incapacità di svolgere le proprie funzioni con piena indipendenza e imparzialità; tuttora capo degli ispettori.

TRAMA DELL’OPERA

L’Anm tutela l’onorabilità, l’imparzialità e l’indipendenza della magistratura. Per questo il suo presidente Palamara ha emesso un comunicato nel quale ha giudicato “inopportuna” la nomina di Narducci ad assessore nel Comune di Napoli e ha auspicato “l'intervento del legislatore per disciplinare compiutamente la materia”, aggiungendo che “comunque la nostra indicazione è molto chiara: occorre impedire il reingresso in magistratura di chi ha accettato incarichi politico-amministrativi”. L’Anm non ha ritenuto lesivi della onorabilità, imparzialità e indipendenza della magistratura i comportamenti (politici e professionali) degli altri personaggi dell’opera. La circostanza che tutti questi personaggi (fatta eccezione per il “cattivo magistrato” De Magistris) appartengano ai vertici delle “correnti” della magistratura è del tutto irrilevante. La circostanza che le correnti in questione controllino la nomina dei capi degli uffici e le elezioni per il Csm è parimenti irrilevante. Un personaggio assennato, alla fine, dirà: il silenzio dell’Anm fu imputabile a semplice dimenticanza; ci saranno a breve incisivi comunicati.

Richiesta finale. Non riesco a trovare un titolo adeguato. Qualcuno può darmi suggerimenti?

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