ABROGARE O CONFERMARE
di Marco Travaglio*
La scheda verde dei referendum di domenica e lunedì è per abrogare o confermare il legittimo impedimento: cioè la legge Alfano dell’anno scorso.
Il legittimo impedimento esiste già nel Codice di procedura penale, ma è uguale per tutti i cittadini: se uno non può comparire in udienza perché ha un impegno importante e improrogabile, tipo un esame o un concorso, chiede al giudice di rinviare l’udienza. E, se il giudice verifica che l’impedimento è vero e legittimo, rinvia.
La legge Alfano aggiunge un paio di cose. Primo: i membri del governo non devono giustificare ogni volta il loro legittimo impedimento. Basta un’auto-certificazione firmata da un segretario di Palazzo Chigi in cui si dice che hanno da fare al governo e non trovano un minuto libero per 6 mesi consecutivi, e il giudice non può nemmeno controllare se è vero o no: deve rinviare il processo di 6 mesi. La cosa si può ripetere per altri 6 mesi e poi per altri 6 mesi ancora. Totale: 1 anno e mezzo. Questa parte della legge
L’altro giorno un viceministro di Sarkozy è stato accusato di molestie sessuali da due donne: anche lui ha ritenuto che il processo fosse un legittimo impedimento a governare, e s’è dimesso. Dominique Strauss Kahn, socialista, era favoritissimo a succedere a Sarkozy all'Eliseo. Ma purtroppo per lui è finito agli arresti per stupro: anche lui ha un legittimo impedimento a correre per l’Eliseo: un paio di robusti gingilli metallici ai polsi chiamati “manette”. Sono strani questi francesi.
ANCHE in America hanno uno strano concetto di legittimo impedimento. Bill Clinton, convocato dai giudici a rispondere alle accuse di molestie lanciate dalla stagista Paula Jones, poteva ben dire che aveva altro da fare, essendo il presidente degli Usa, l'uomo più potente del pianeta. Invece andò a testimoniare e disse pure il falso, così finì sotto accusa per le menzogne sui suoi rapporti con Monica Lewinsky. Poi due ministri di Bush finirono sotto inchiesta per fatti gravissimi: uno non aveva pagato i contributi alla colf, l'altro alla bambinaia. E, dovendo scegliere tra il fare gli imputati e fare i ministri, scelsero di fare gli imputati e si dimisero da ministri. Anche per loro, il processo era un legittimo impedimento a restare al governo. Sono strani questi americani.
In Inghilterra, peggio ancora. Lord John David Beckett Taylor of Warwick era stato il primo conservatore nero a entrare alla Camera Alta. Poi s’è scoperto che aveva intascato ben 13 mila euro di rimborsi spese non dovuti, peraltro subito restituiti. È stato condannato a 12 mesi di carcere per avere mentito alla Corte: aveva detto che le spese erano per i suoi spostamenti da Oxford a Londra, invece abitava a Londra. Manco il tempo di andare a casa a far la valigia: l'hanno subito impacchettato e portato in cella. Così ha avuto pure il processo breve. E ora ha un legittimo impedimento a fare il parlamentare: la galera.
È ANDATA ancora peggio a David Chaytor, 18 mesi per 25 mila euro di rimborsi indebiti; a Eric Illsley, 12 mesi per 17 mila euro; e a Jim Devine, 16 mesi per 10 mila euro di rimborsi per lavori mai fatti di ristrutturazione in casa sua: pena aumentata non solo perché il reato è considerato grave (in Inghilterra, si capisce), ma anche perché, essendo un politico, Devine ha oltraggiato il buon nome del Parlamento e l'etica pubblica.
In Inghilterra i giudici hanno un legittimo impedimento a giudicare i politici con indulgenza: lì un politico che ruba non è meno colpevole, ma più colpevole degli altri cittadini. Infatti si dimettono tutti prima del processo. Se chiedessero al giudice di rinviare un processo per corruzione perché devono stare al governo o in Parlamento, senza contare le attività preparatorie, coessenziali e consequenziali, i giudici potrebbero persino mettergli le mani addosso. Sono strani questi inglesi.
A proposito: il governo italiano è andato sotto al Senato sulla sua legge anti-corruzione. I deputati della maggioranza ci provavano, a votare a favore, ma non riuscivano proprio a entrare in aula e a pigiare il bottone. Era come se una forza invisibile ma sovrumana impedisse loro di approvare una legge contro la corruzione. Una specie di impedimento, più che comprensibile, quasi legittimo.
* l’intervento di giovedì ad Annozero
Nessun commento:
Posta un commento