lunedì 20 giugno 2011

Ministeri al Nord, critiche dei vescovi Pdl spaccato, il Pd: "Voti la Camera"


Il Pd presenterà domani, durante l'esame del decreto sviluppo alla Camera su cui il governo ha posto la fiducia , un ordine del giorno contro la richiesta della Lega di spostare la sede di alcuni ministeri al Nord su cui la Camera dovrà pronunciarsi. Lo ha annunciato il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini, nel corso della conferenza del partito sulla sicurezza a Roma.

Franceschini ha definito "patetica" l'immagine di un governo che pensa di spostare i ministeri. La proposta della Lega del trasferimento delle sedi ministeriali , secondo il dirigente democratico, è "una patetica operazione di immagine che noi porteremo al voto". "Pontida 2011 e i discorsi che si sono sentiti mi sono sembrati quelli di Abatantuono nel film Attila e gli Unni", ha sottolineato Franceschini (guarda il video ). "Su questa vicenda - ha aggiunto - li porteremo al voto domani in occasione del decreto sullo sviluppo. Visto che i ministri leghisti hanno tanta voglia di tornare al Nord lo possono fare e lo faranno, dopo il risultato delle amministrative e dei referendum, ma senza i loro Ministeri che
resteranno nella capitale".

Valutazioni simili a quelle del Pd arrivano anche da Cei e Confindustria. "La Chiesa deve da un lato frenare queste mire secessionistiche, dall'altro deve rimotivare dall'interno, con forte valenza biblica, la passione dell'intraprendere dei cristiani", dice Giancarlo Maria Bregantini, presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia e la pace. Secondo il vescovo, intervistato da Radio Vaticana, la proposta di spostare i ministeri al nord sarebbe inoltre "un gesto di grandissimo disprezzo del sud". "La Lega paradossalmente - conclude Bregantini - ripete gli errori che rimprovera a Roma".

Quanto agli industriali, secondo la presidente dell'associazione di categoria Emma Marcegaglia, "questi non sono temi veri del Paese". "I temi veri - osserva - sono il bilancio a posto, la riforma fiscale, le liberalizzazioni, investire in ricerca e innovazione. Il resto mi sembra un po' propaganda".

Due mozioni sono state annunciate anche dall'Italia dei Valori: la prima contro il trasferimento dei ministeri, la seconda a favore del ritiro dalla Libia. L'intento è far esplodere le contraddizioni all'interno della maggioranza, che peraltro si stanno già manifestando in queste ore. Il duro confronto tra Lega da una parte e la componente romana e meridionalista del Pdl (Gianni Alemanno e Renata Polverini su tutti) dall'altra, preoccupa in particolare il capogruppo alla Camera
Fabrizio Cicchitto. "E' in atto un confronto - afferma - ma è sbagliato drammatizzare sia da parte di chi è al Nord e sia per chi è a Roma che dovrebbe occuparsi di governare la Regione e il Lazio. Va detto che non riteniamo possibile rompere l'unità dello Stato, ma è possibile ragionare sul decentramento di alcune sedi sulla base di alcune esperienze passate". Freddo anche il ministro della Difesa La Russa: "Polverini e Alemanno si bagnano prima che piova".

(20 giugno 2011)

2 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Impensabile che si possa essere cialtroni fino a tal punto, vero?
Ma è anche peggio: questi saranno la rovina totale dell'Italia!

chicchina ha detto...

Metti insieme lo spettacolo di Pontida,a base di salamelle,elmi cornuti e battute truculente,lo spettacolo ,spettrale, di quelle poltroncine vuote e di una telefonata che continua come un vecchio disco rotto,su un grammofono a manovella:non sono le comiche finali,ma il finale tragicomico della caduta degli- autoproclamati- dei,caduta rovinosa e che, come in tutte le comiche fa ridere.....