martedì 7 giugno 2011

Santoro, la Rai annulla la conferenza stampa E slitta la seduta del Cda per le nomine

Lupi: "Stupito dall'attenzione riservata al conduttore, il servizio pubblico è un'altra cosa". Il passaggio a La7 ha fatto schizzare il titolo Telecom Italia Media a Piazza Affari di sei punti percentuali

E’ stata annullata la conferenza stampa che Michele Santoro avrebbe dovuto tenere questa mattina alle 11 negli studi Rai di via Teulada, dopo la decisione raggiunta ieri di lasciare la seconda rete. Viale Mazzini ha preferito non concedere gli spazi. Immediata la nota dell’ufficio stampa del conduttore di Annozero. “Considerata la decisione della Rai di annullare la conferenza di fine produzione prevista questa mattina a via Teulada, Michele Santoro saluterà il pubblico e i suoi colleghi nell’anteprima dell’ultima puntata di Annozero di giovedì prossimo”. Santoro sarà anche in piazza a Bologna per i 110 anni della Fiom (titolo della kermesse: Signori, entra il lavoro!) venerdì 17 giugno, in una serata da lui organizzata per i diritti dei lavoratori e in solidarietà con Current -Tv. Santoro, secondo voci sempre più insistenti, dovrebbe sbarcare su La7. La notizia ha fatto schizzare il titolo Telecom Italia Media a Piazza Affari di 6,78%.

Intanto a viale Mazzini è stato annullato il Cda di giovedì prossimo che doveva definire le nomine. La riunione era programmata per definire alcuni passaggi importanti, ovvero le responsabilità e gli incarichi in ambiti di forte impatto per l’attività delle reti e dell’azienda Rai. A sorprendere, in particolare, il fatto che il Cda sia stato tenuto all’oscuro della vicenda Santoro e che inoltre non sia stata prevista la clausola di non concorrenza per un biennio che avrebbe vincolato il conduttore nel suo immediato futuro professionale, ovvero non proporre su altre reti un format tv del genere Annozero.

Ma l’addio di Santoro, secondo Famiglia Cristiana, è un “nuovo editto bulgaro”, si legge in un editoriale del sito on-line. “E’ probabile che Berlusconi rimpianga di non essersi morso la lingua quando ha minacciato di portare il caso Santoro in Parlamento – scrive Giorgio Vecchiato -. Adesso Santoro se ne va dalla Rai, si assicura che è un divorzio consensuale, si tengono conferenze esplicative. Risulterà magari che sono tutti contenti, compreso il conduttore che per Enrico Mentana ha già un piede dentro ‘La7′. Ma quali che siano i dettagli di contorno, si sa che l’uomo della strada guarda alla sostanza dei fatti. E per chi va al sodo la sostanza è questa: Berlusconi ha emesso un nuovo editto bulgaro, Santoro e Annozero sono immediatamente saltati”.

Anche Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21, si scaglia contro il premier. ”Le chiacchiere stanno a zero… otto anni fa, dalla Bulgaria, Berlusconi chiese e ottenne la testa di Biagi e Santoro. Lunedì scorso, il medesimo ha indicato in Santoro uno dei nemici da abbattere. Qualche giorno dopo la trasmissione è stata eliminata. Sarebbe almeno il caso di evitare ipocrisie e doppiezze”, afferma. ”Meglio, molto meglio, la franchezza di Bossi”, continua Giulietti in una nota, che ieri avrebbe “fatto sapere che durante il vertice si è parlato di Rai e della necessità di blindarla prima delle prossime elezioni. Alla faccia di chi fa finta di non vedere e non sapere”.

“E se poi la transazione di Santoro è avvenuta in buona armonia – conclude – perchè gli hanno vietato i locali aziendali per la conferenza stampa? Perchè non fare una bella conferenza stampa congiunta con i vertici aziendali? Sarebbe stato un bellissimo spot per la Rai. Sarà per un’altra volta, forse per le prossime uscite”.

Il risalto dato dai media all’addio di Santoro “stupisce”
Maurizio Lupi. Il vice presidente della Camera, si è infatti detto “stupito che oggi la prima notizia su tutti i giornali sia Santoro e non i temi veri che interessano alla gente”. Il conduttore televisivo, “è un grande professionista ma 2 milioni di euro mi sembrano una buona liquidazione: un grande professionista si mette sul mercato, va da una parte all’altra, il servizio pubblico è un’altra cosa”.

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