Alla fine su Papa
Già venerdì scorso Reguzzoni aveva annunciato che
Determinante sul risultato di domani potrebbe essere la scelta di votare in modo segreto o palese. Un’alternativa sulla quale l’opposizione è compatta. ”Come per tutte le altre votazioni sulle autorizzazioni a procedere, il Pd non chiederà il voto segreto e sarebbe bene che facessero così anche gli altri gruppi – ha detto il capogruppo del Pd Dario Franceschini -. Il voto segreto si presta a trucchi e imbrogli e a coprire le incertezze della Lega che ogni giorno cambia idea”. Gli ha fatto eco Antonio Di Pietro: ”Tutti i parlamentari devono assumersi la responsabilità di dire con un voto palese come votano – ha detto il leader dell’Idv -. L’idea di salvare uno per essere salvato a sua volta la prossima volta, si chiama complicità politica e morale. E chi formula la richiesta di voto segreto non è degno di stare in Parlamento”. D’accordo anche il finiano Fabio Granata: ”Il Parlamento voti alla luce del sole su Papa: gli italiani non tollererebbero voti segreti e patti trasversali – ha commentato -. Non vorrei che fossero ‘i responsabili’ incaricati di fare il lavoro sporco, come i mercenari in guerra, chiedendo il voto segreto”.
Ed è stato proprio il ‘responsabile’ Domenico Scilipoti a parlare per la maggioranza: “E’ meglio votare a scrutinio segreto. Potrei essere io a chiederlo”. Inascoltate sono rimaste le parole del presidente della Giunta per le autorizzazioni, il democratico Pierluigi Castagnetti, che oggi ha invitato Papa a un passo indietro: “Esiste, per chi è coinvolto in vicende che arrivano alla pronuncia dell’Aula sulla richiesta di arresto, la via delle dimissioni”. Un modo per togliere dall’imbarazzo il Parlamento.
mercoledì 20 luglio 2011
P4, Lega: “Favorevoli all’arresto di Papa Ma lasciamo libertà di coscienza”
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