giovedì 14 luglio 2011

P4, pm Milano apre inchiesta nuovo rinvio sull'arresto di Papa

Il procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, ha aperto un fascicolo d'inchiesta per rivelazione di segreto d'ufficio a carico di ignoti su una presunta soffiata arrivata ai responsabili di Mediolanum in merito a una verifica fiscale. Secondo indiscrezioni di stampa, sarebbe stato il capo di Stato Maggiore della Gdf Michele Adinolfi un possibile responsabile della fuga di notizie relativa a un'inchiesta della Procura di Milano. Della 'soffiata' ne avrebbero parlato Marco Milanese, l'ex braccio destro di Giulio Tremonti, e un altro generale della Guardia di finanza, nel corso degli interrogatori davanti ai pm napoletani.

Colpo di scena anche in Giunta per le autorizzazioni della Camera: il relatore
Francesco Paolo Sisto ha ritirato la sua proposta di votare contro la richiesta di autorizzazione all'arresto trasmessa dal Gip di Napoli contro Alfonso Papa. La Giunta si è aggiornata per domani alle 12 quando, fa sapere il presidente Castagnetti, si voterà comunque sul caso del parlamentare coinvolto nell'inchiesta P4: "La proposta può venire anche dell'opposizione". Di Pietro: "La presenta Idv". Anche la Lega Nord è orientata a non votare per l'arresto, ha spiegato il capogruppo del Carroccio alla Camera, Marco Reguzzoni. Sulla richiesta di arresto la posizione leghista preoccupa il Pdl, la cui strategia, si spiega tra i berlusconiani, sarebbe quella di andare direttamente in Aula senza che la Giunta abbia espresso un suo voto definitivo.

Per il capogruppo del Carroccio alla Camera,
Marco Reguzzoni la richiesta di arresto va valutata tenendo conto delle accuse e delle specificità caso per caso: "In merito alla vicenda del deputato Papa, i componenti della Giunta della Lega Nord ieri hanno ritenuto di manifestare, in assenza degli ulteriori approfondimenti richiesti, la loro totale indisponibilità a votare contro l'arresto, motivo per cui è nata la richiesta del relatore in Giunta di rinvio. Ogni altra ricostruzione è frutto di pura fantasia", ha precisato Marco Reguzzoni aggiungendo che "non esistono divisioni di pensiero all'interno del Gruppo della Lega".

"In relazione alle fantasiose ricostruzioni giornalistiche riguardo la posizione della Lega Nord, sulla richiesta di arresto nei confronti del deputato Papa e sulle altre richieste di autorizzazione in corso di esame, si precisa - ha proseguito l'esponente leghista - che non esistono divisioni di pensiero all'interno del Gruppo della Lega. Ribadisco invece che voteremo a favore di ogni richiesta inerente l'acquisizione di materiale, tabulati telefonici e quant'altro possa agevolare nell'accertamento della verità. Per quanto riguarda le sole richieste di arresto è opportuno - ha concluso nella nota il capogruppo leghista - che si valuti tenendo conto delle accuse e delle specificità caso per caso".

Ma il pd non ci sta. "Capiamo l'imbarazzo del capogruppo Reguzzoni, ma i fatti che riguardano il deputato Papa sono molto chiari e la Giunta ha avuto a disposizione tutti gli atti necessari per farsi una opinione sulla vicenda. Chiedere ulteriori approfondimenti è quindi del tutto pretestuoso anche perché questi continui rinvii stanno ostacolando il regolare corso della giustizia visto che la domanda di custodia cautelare è motivata dal rischio di inquinamento delle prove", ha detto in una nota la capogruppo del Pd nella Giunta per le autorizzazioni della Camera, Marilena Samperi.

Dopo aver ritirato la sua proposta di votare contro la richiesta di autorizzazione all'arresto trasmessa dal Gip di Napoli contro Alfonso Papa, il relatore Francesco Paolo Sisto ha spiegato che non si tratta di un "ripensamento sulla scelta di non consentire il suo arresto, ma di un doveroso rispetto delle garanzie di difesa". "Papa - ha aggiunto il relatore - ha prodotto in Giunta tutti gli atti utilizzati dalla Procura di Napoli, ben 14.932 pagine. E' cautela indispensabile - ha sottolineato Sisto - conoscere tutto ciò che può servire" per tutelare la libertà personale.

In precedenza, i deputati Pdl avevano chiesto di rinviare l'esame del voto sulla richiesta di autorizzazione all'arresto trasmessa dal gip di Napoli contro Alfonso Papa (Pdl). Ieri in Giunta maggioranza e opposizione avevano raggiunto l'accordo di votare questa mattina. Ma ieri Papa aveva depositato dei nuovi documenti per leggere i quali ora il relatore aveva chiesto più tempo.

Il tempo per decidere scadrà, in ogni caso, domani. Come ha detto il presidente della Giunta,
Pierluigi Castagnetti: "Domani in Giunta si voterà comunque perché verrà messa ai voti una proposta. Chi la presenterà? Potrà farlo chiunque, anche l'opposizione". L'esame della vicenda è stato fissato in Aula per il prossimo 20 luglio.

E dall'opposizione, tempestivo annuncio di Di Pietro: "Ne stiamo per depositare noi una, che chiederemo di mettere ai voti domani in Giunta" per "bypassare" l'atteggiamento "furbesco e pilatesco" del Pdl e della Lega, aggiunge il leader di Idv. "Ovviamente diremo 'si' all'arresto di Papa. E ci diciamo sin da ora disponibili a fare noi da relatore al posto di Francesco Paolo Sisto". Anche il vicepresidente di Fli,
Italo Bocchino ha confermato "il nostro sì all'arresto di Papa". Riferendosi alla posizione dell'altro deputato del Pdl, Marco Milanese, Bocchino ritiene che sia opportuno "consentire alla Procura di Napoli di capire cosa c'è nelle cassette di sicurezza e verificare dai tabulati la presenza di eventuali 'talpe' all'interno della Guardia di Finanza. Spetterà alla Giunta per le autorizzazioni fare le proposte più opportune".

(14 luglio 2011)

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