sabato 2 luglio 2011

Responsabile delusione

LIDIA RAVERA

Ieri ho provato una delusione cocente. Umana, più che politica. Il micropartito che un pugno di coraggiosi, altruisti istituzionali intitolò alla propria principale virtù, ha fatto sega. Dovevano votare, e non c’erano. Dice: chi se ne frega della legge comunitaria. Ma vi sembra il momento di mandare sotto il governo? È come prendere a cazzotti un malato terminale.

Proprio voi, la
“Scilipoti Yes Band”, nati e cresciuti per stare a disposizione, voi, i pronti a tutto per una mezza poltrona o uno sgabello! Dove eravate, mentre il dispensatore di posti a sedere, peraltro assente, veniva umiliato dagli stessi numeri di cui mena vanto? A fare pipì? A nanna? Al mare? Imboscati con qualche yes-signorina? Certo che no. Se eravate compattamente lontano dal campo di battaglia, è per calcolo. Volevate, vedi mai, fare una cortesia al centrosinistra, caso mai dovessero, nel prossimo futuro, essere loro a distribuire sottosegretariati e ministeri.

Il Fatto Quotidiano, 1 luglio 2011

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