lunedì 18 luglio 2011

Tagliamo la Casta

Con la manovra si poteva e si doveva fare di più. L’opposizione non poteva fare altro che ribellarsi contro la qualità di questa manovra, per la sua iniquità e per la sua ingiustizia. E così abbiamo fatto. Noi dell’Italia dei Valori abbiamo presentato una contromanovra in cui i miliardi che servono (e servono davvero) vanno trovati tagliando i costi della politica, gli sprechi delle caste e delle cricche.

Per esempio eliminando le province, i consorzi, i tanti consiglieri d’amministrazione: ce ne sono ben venticinquemila nelle società a capitale pubblico degli enti locali. Per esempio riducendo le spese militari, non comprando per 15 miliardi 135 caccia bombardieri che non sappiamo a cosa devono servire, facendo ritornare i nostri soldati dall’Afghanistan e dalla Libia e così via. Invece questa è una manovra che toglie ai poveri e dà agli evasori, alla cricca, alla casta.

L’IdV ha presentato in parlamento la proposta di legge per abrogare le province perché, oggi come oggi, non servono a nulla. Alcune funzioni delle Province possono essere svolte dalle Regioni, alcune altre possono e devono essere svolte dai Comuni. E’ solo un apparato che fa spendere miliardi di euro per mantenere se stesso. Noi abbiamo fatto questa proposta e, trasversalmente, maggioranza e opposizione ci hanno detto di no. Il sabato e la domenica dicono agli elettori che sì, sono per l’abrogazione delle Province. Il lunedì e il martedì, in Parlamento, pensano a se stessi. Lo hanno fatto anche con questa legge, riuscendo a non togliere i vitalizi ai parlamentari ma a ridurre le pensioni ai soggetti sociali più deboli.

Quindi la proposta è una e una sola: mandare a casa questa classe politica con elezioni anticipate, in modo da liberarci da questo governo che ci rende ridicoli nel mondo, e da questo parlamento che, essendo composto da nominati, pensa alla propria poltrona alle spalle degli italiani.

Nessun commento: