domenica 31 luglio 2011

Tunnel carpale

di Marco Travaglio

Il tunnel carpale scavato da B. sotto i tribunali col piede di porco dei suoi legislatori e con la lingua dei suoi servi, ivi compresi i magistrati che infestano il ministero, ci regala la tanto sospirata Riforma Epocale della Giustizia.

Dopo 17 anni di cincischiamenti sporadici che allungavano qua e là i dibattimenti, accorciavano prescrizioni, abolivano reati, abbassavano pene, condonavano condanne, svuotavano galere, silenziavano pentiti e testimoni, favorivano imputati di serie A, limavano le unghie ai pm e le laccavano agli avvocati, scudavano premier e ministri, il Senato ha finalmente varato un provvedimento organico, sistematico, scientifico, definitivo: la morte del processo. Ma sì, un bel colpo secco, ci si leva il dente e non se ne parla più.

Sotto gli occhi di quel monumento alla legalità che è Schifani, ovviamente indagato per mafia, passa una legge che farebbe vergognare Al Capone, beffardamente battezzata “processo lungo”. Come a dire: vi aspettavate il processo breve? E invece approviamo quello lungo: ci eravate cascati, eh? È una specie di gioco delle tre carte (anzi, mezza dozzina) per disorientare i cittadini, che hanno altro a cui pensare, e il capo dello Stato, che ha la sua età: processo breve, prescrizione breve, salva-Ruby, salva-Mondadori, riforma del Csm, azione penale discrezionale, separazione delle carriere, responsabilità civile, lodo Alfano-bis, neo-immunità e poi zac!, processo lungo, tiè.

La norma voluta da Falcone, che dà valore di prova alle sentenze definitive nei processi su fatti analoghi, non c’è più: in ogni processo di mafia bisognerà ridimostrare che esiste Cosa Nostra. E se il rapinatore A viene condannato in Cassazione per aver rapinato una banca col rapinatore B, nel processo al rapinatore B bisognerà risentire tutti i testimoni: se A uguale B, non è detto che B sia uguale A. Tutto questo perché la Cassazione ha già stabilito che Mills fu corrotto da B., il che lascia presagire che B. abbia corrotto Mills, ma B. non vuol proprio sentirselo dire.

Nel processo “toghe sporche”, B. e Previti chiesero di sentire tutti e 1700 i giudici passati per Roma nell’ultimo mezzo secolo per dimostrare che non li avevano corrotti proprio tutti.

Il Tribunale di Milano rise molto e condannò Previti (B. se l’era già svignata).

Col processo lungo, che obbliga i giudici a sentire tutti i testi “pertinenti” anche se inutili, il processo sarebbe in pieno corso, in primo grado, con l’escussione del 900° teste o giù di lì, e si trascinerebbe fin verso il 2035, salvo prescrizione o decesso dei testi, degl’imputati e dei giudici, si capisce.

E così il processo Parmalat, dove Tanzi voleva sentire tutti e 35 mila gli azionisti del gruppo.

E così il processo Eternit (nomen, omen), dove pure i difensori si accontentavano di 9.841 testimoni. Il bello di questa 42° legge ad personam è che è pure ad canaglias: vale per tutti. I colpevoli, s’intende, visto che gli innocenti e le vittime non hanno interesse a tirare in lungo, non foss’altro che per finire presto e non pagare l’avvocato in eterno.

Se tutto va bene, e se esisterà ancora l’Italia, in settembre sarà approvata anche alla Camera e comincerà a dispiegare i suoi balsamici effetti.

Sempreché il capo dello Stato, che l’altroieri commemorava spiritosamente Rocco Chinnici, non s’accorga dell’art. 111 della Costituzione: quello che raccomanda umoristicamente la “ragionevole durata dei processi”.

E sempreché il neoministro Zitto Palma abbia l’accortezza di accompagnare il “processo lungo” con una norma complementare ormai imprescindibile. Perché tener aperti tutti quegli enti inutili chiamati “palazzi di giustizia” che costano un occhio fra giudici, pm, poliziotti, carabinieri, finanzieri, cancellieri, uscieri, segretari, se basta un avvocato con l’elenco telefonico sotto il braccio per far saltare tutto?

Dopo il “processo lungo” s’impone l’ultima riforma epocale: il “tribunale chiuso”.

13 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Articolo 111 Cost.

La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge.

Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata.

Nel processo penale, la legge assicura che la persona accusata di un reato sia, nel più breve tempo possibile, informata riservata,ente della natura e dei motici dell'accusa elevata a suo carico; disponga del tempo e delle condizioni necessari per preparare la sua difesa; abbia la facoltà davanti al giudice di interrogare o di far interrogare le persone che rendono dichiarazioni a suo carico, di ottenere la convocazione e l'interrogatorio di persone a sua difesa nelle stesse condizioni dell'accusa e l'acquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore; sia assistita da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nel processo.

Il processo penale è regolato dal principio del contraddittorio nella formazione della prova. La colpevolezza dell'imputato non può essere provata sulla base di dichiarazioni rese da chi, per libera scelta, si è sempre voontariamente sottratto all'interrogatorio da parte dell'imputato o del suo difensore.

La legge regola i casi in cui la formazione dlla prova non ha luogo in contraddittorio per consenso dell'imputato o per accertata mpossibilità di natura oggettiva o per effetto di porvata condotta illecita.

Tutti i provvedimenti giurisdizionali devono essere motivati.

Contro le sentenze e contro i provvedimenti sulla libertà personale, pronunciati dagli organi giurisdizionali ordinari o speciali, è sempre ammesso ricorso in Cassazione per violazione di legge. Si può derogare a tale norma soltanto per le sentenze dei tribunali militari in tempo di guerra.

Contro le decisioni del Consiglio di Stato e della Corte dei conti il ricorso in Cassazione è ammesso per i soli motivi inerenti alla giurisdizione.

Pixia61 ha detto...

Ciaoo Luigi!!
WWoow che commentone lungo che hai scritto (ma ti commenti da solo i post?!?! ) ....cos'è un corso accelerato di giurisprudenza? ehehe!!...
C'è un pensiero per te a questo link: http://pixia61-cadeauxdamis.blogspot.com/2011/07/una-cartolina-per-voi.html

Baciotti by Pixia!! :)

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Nel tentativo di stimolare la discussione, però con risultati in genere non molto lusinghieri. In questo caso ho solo trascritto l'art. 111 della Costituzione, a sostegno di quanto afferma Travaglio. Infatti il comma 1 recita: "La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge."
Ho fatto un po' di controlli e la corretta interpretazione è nel senso che scrive Travaglio, e cioè che un processo che dura all'infinito non è un giusto processo.
Dello stesso avviso è l'alta Corte di Giustizia di Strasburgo e la UE (Unione Europea).
Ma se il capo dello Stato firma la legge e la promulga il compito di controllo che Egli ha della manifesta incostituzionalità va a farsi benedire e B. avrà vinto ancora una volta.
Infatti i tempi di intervento della nostra Corte Costituzionale (il giudice delle leggi) sono lunghi le procedure complesse.

Pixia61 ha detto...

In fatti per quanto ne so nel nostro paese i processi hanno tempi indefiniti e questo dovrebbe cambiare ma, il sig. B. ci mette lo zampino sempre e comunque a suo tornaconto.
Speriamo che qualcosa cambi altrimenti andremo a rotoli,come disse l'inventore della carte igenica eheh!! ....tornando al tuo autopostarsi per stimolare la discussione è encomiabile ma non tutti c arrivano ....alcuni manco con la scaletta :D

Baciotti by Pixia!!

p.s. Hai preso la cartolina? :)

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

SI, GRAZIE.

Francy274 ha detto...

Che in Italia gli avvocati sono i veri leoni in tribunale dovrebbero averlo capito anche i bambini. La riforma della Giustizia doveva mirare a impedire agli avvocati di tirarla tanto per le lunghe. Ora davanti a questa ennesima legge vergognosa, che va deliberatamente anche contro le direttive europee, mi domando se il Presidente della Repubblica, in base all'articolo 88 della Costituzione, non possa porre fine a questa commedia del delirio che si protrae da troppi anni ormai. Spero e mi auguro che Napolitano non la firmi... non può firmarla, non può davvero. Uffffffffff... quanto mi stanca quest'essere immondo!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Naturalmente, quando scrivi 'essere immondo' non ti riferisci al capo dello Stato o al capo del Governo.
Il capo dello Stato non può a piacimento sciogliere le camere ma solo quando il governo non ha più la maggioranza e sai che il governo ce l'ha la maggioranza.
Ciò premesso condivido la tua indignazione.

Francy274 ha detto...

Ciò che mi chiedo è : visto che questa maggioranza è fasulla e anticostituzionale, dati i giochi fatti per ottenerla, visto che la legge elettorale è una porcata, come dichiarato dagli stessi che l'hanno emessa, quindi anticostituzionale... il Presidente della Repubblica in base alla stessa Costituzione non può ritenere questo Governo illegittino e scioglierlo? ...
Perdonami se insisto ma in questo campo sei ben preparato e ne approfitto ;)

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

No, non può, in base all'interpretazione letterale dell'art. 88 Cost.
Fin quando il Governo ha una maggioranza (e ce l'ha) non può sciogliere le Camere. Non lo può fare anche se il governo perdesse la sua maggioranza se non dopo avere constatato che in Parlamento non c'è una maggioranza alternativa.
La nostra è un Repubblica parlamentare, non presidenziale, il capo del Governo non viene eletto direttamente dal corpo elettorale ma, se una coalizione ha ottenuto la maggioranza dei consensi, il leader di questa maggioranza deve ricevere l'incarico dal capo dello Stato e la fiducia del Parlamento.
Ci sarebbe una ipotesi-limite in cui il capo dello Stato potrebbe sciogliere le Camere a prescindere dalle dimissioni del governo incarica. strettamente legata al dissesto a cui andrebbe incontro la Nazione con il Governo in carica (l'anno scorso,a ridosso della fiducia del 14 dicembre che B. non voleva chiedere, fu adombrata in dottrina) ma ...

Francy274 ha detto...

e se... il famoso popolo sovrano con una massiccia raccolta di firme chiedesse al Capo dello Stato di sciogliere il Governo? In questo caso cosa accadrebbe?
Insomma, qualcosa ci sarà che faccia decidere il popolo sul da farsi? Cosa prevede la Costituzione in merito?

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Non ti rassegni, vero? E' irrituale, non accadrebbe nulla giuridicamente, politicamente potrebbe essere un indizio, un sintomo del malessere. Ma chi la gestirebbe una simile iniziativa?

Francy274 ha detto...

Vedremo... dicono che un sassolino dà il via alla valanga :)

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

:-DDD