venerdì 19 agosto 2011

Bagnasco: "Evasione record, famiglie colpite" Spunta l'ipotesi di far cassa con gli immobili


La Chiesa italiana interviene sulla manovra e prende posizione contro chi non paga le tasse. "Le cifre dell'evasione fiscale sono impressionanti", dice il numero uno dei vescovi, Angelo Bagnasco, intervistato a Madrid dalla trasmissione Radio Anch'io. Il presidente della Conferenza episcopale sembra dunque chiedere un contrasto duro contro questo fenomeno. "Come credenti e comunità cristiana dobbiamo rimanere al richiamo etico che fa parte della nostra missione e fare appello alla coscienza di tutti perche anche questo dovere possa essere assolto da tutti per la propria giusta parte. Per Bagnasco, se questo dovere fosse assolto, "le cose sarebbero risolte".

Per il presidente dei vescovi, altro punto chiave della manovra deve essere "la famiglia, ganglio vitale della società". "Se la famiglia non è al centro della politica generale - dice - la società non avanza". Infine, le missioni all'estero. Nei giorni scorsi il quotidiano della Cei,Avvenire, ne aveva chiesto un ridimensionamento. Oggi invece Bagnasco ha chiesto di non tagliare i fondi, in nome dei "diritti umani fondamentali che in certe parti del mondo non sono rispettati".

L'ultima carta: dismettere gli immobili dello Stato. Sul fronte delle modifiche alla manovra, tramonta l'ipotesi di uno scudo bis. Il nuovo condono, contro cui il segretario del Pd Bersani si era detto pronto a utilizzare "ogni mezzo", è stato bocciato da vari esponenti del governo: da Romani, a Matteoli, a Calderoli. Il ministro leghista nega anche la possibilità di un ripensamento sul fronte previdenziale. Non c'è "alcuna apertura, le pensioni stanno bene come stanno", replica ai giornalisti che gli chiedevano se da parte della Lega sia in corso un ripensamento.

Prende invece quota l'ipotesi di nuove dismissioni, dalle caserme agli uffici della pubblica amministrazione. Secondo quanto si apprende da fonti della maggioranza il veicolo per fare queste operazioni potrebbe essere Fintecna, alla quale potrebbe essere trasferita una quota degli immobili in cambio di liquidità immediata. Il patrimonio dello Stato, compresi i beni degli enti locali, si aggira intorno ai 500 miliardi di euro, di cui sarebbe "potenzialmente disponibile", secondo non recentissime stime del Tesoro, il 40%.

Si tratterebbe, secondo quanto si apprende, di una misura da giocare come ultima carta e per questo ancora non trapelerebbero ipotesi di cifre concrete di questa eventuale operazione. Il grosso dell'operazione potrebbe riguardare le caserme: sarebbero un migliaio, di cui 400 già trasferite al Demanio. In molti casi si tratterebbe di aree edificabili e quindi con un elevato valore di mercato. Ci sarebbe poi tutta la partita degli uffici pubblici, considerato il progressivo restringimento degli apparati della P.A. e della possibilità di avere una sola 'regia', attraverso il cosiddetto "conduttore unico", in capo al Demanio. La partita potrebbe coinvolge anche gli immobili degli enti locali nell'ambito del federalismo.

La rivolta degli enti locali. Resta invece caldissimo il fronte degli enti locali . L'Anci, l'associazione dei comuni italiani organizzerà una manifestazione di piazza a Milano il 29 agosto, insieme agli amministratori dei piccoli Comuni destinati a essere accorpati per effetto della manovra. Scaldano i motori anche le Regioni: il leader dei governatori, Vasco Errani, ha annunciato una conferenza straordinaria che dovrebbe tenersi a fine agosto.

Veltroni: "Dimezzare parlamentari subito". Da registrare, sul fronte dell'opposizione, la lettera inviata da Walter Veltroni ai capigruppo del Pd di Camera e Senato. L'ex segretario chiede di porre il dimezzamento dei parlamentari come condizione per l'apertura della discussione sull'articolo 81 della Costituzione (sull'obbligo di pareggio del bilancio statale) con la maggioranza. Richiesta a cui ha risposto prontamente il presidente dei senatori
Anna Finocchiaro spiegando che "il Pd nei prossimi giorni, quando comincerà la discussione sulla ulteriore manovra presentata dal governo, sosterrà" la proposta "con atti parlamentari concreti per cercare di arrivare in breve tempo a coniugare, nell'ambito della riduzione dei costi della politica, dimezzamento del numero dei parlamentari e revisione dell'articolo 81 della Costituzione". E un plauso all'iniziativa dell'ex sindaco di Roma è arrivato anche da Vannino Chiti, un altro big del partito. L'idea di tagliare drasticamente il numero di deputati e senatori convince anche l'Idv, che avverte però come la riforma sarebbe solo un primo passo al quale dovrebbe fare seguito l'abolizione delle province.

Italia Futura spinge sulla patrimoniale. Da Italia Futura, la fondazione che fa capo a Luca Cordero di Montezemolo, arriva invece la proposta di correggere la manovra con un'imposta patrimoniale permanente con aliquota pari allo 0,5% sui patrimoni superiori a 10 milioni di euro e di introdurre sul fronte del mercato del lavoro "un contratto unico" che preveda: "occupazione a tempo indeterminato per tutti i nuovi assunti; piena protezione contro i licenziamenti disciplinari ingiustificati, ma nessuna inamovibilità per motivi economici e organizzativi".

(19 agosto 2011)

2 commenti:

Francy274 ha detto...

ma senti chi parla?! Cominci la Chiesa a dare il buon esempio, restituendo alle famiglie, a cui tiene tanto, tutto ciò che ha preso finora, e a pagare le tasse sugli averi! Sono peggio dei politici, appena perdono consensi ... eccoli a fare i samaritani, a parole naturalmente.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

TEMO CHE TU ABBIA RAGIONE!