martedì 2 agosto 2011

CANONE DI PACHLBEL

3 commenti:

Pixia61 ha detto...

Bellissima questa sinfonia...mi era sfuggita ...cioè conosco la melodia ma non sapevo l'autore .
Bravo grazie del tuo post musicale!!

Baciotti by Pixia!! :)

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

”Nella musica classica, un canone è una composizione contrappuntistica che unisce ad una melodia una o più imitazioni, che le si sovrappongono progressivamente. La voce che inizia la melodia viene definita antecedente o dux mentre quella o quelle che seguono vanno sotto il nome di conseguenti o comites. Per estensione è chiamata canone anche una qualunque sezione di un brano musicale che segua il principio costruttivo sopra esposto.
anone di Pachelbel, o Canone in re maggiore di Pachelbel (PWC 37, T. 337, PC 358), è il nome convenzionalmente attribuito ad una composizione musicale scritta nel XVII secolo - in forma appunto di canone - dal religioso e musicista tedesco Johann Pachelbel.
Più correttamente, il titolo del brano è Canone e giga in re maggiore per tre violini e basso continuo (in lingua inglese: Canon and Gigue in D major for three Violins and Basso Continuo; in lingua tedesca: Kanon und Gigue in D-Dur für drei Violinen und Basso Continuo).
Pachelbel lo compose intorno al 1680, ovvero in piena epoca barocca, come parte di una pièce di musica da camera per tre violini e basso continuo. Successivamente il brano venne arrangiato per una maggiore varietà strumentale fino a raggiungere la forma di brano orchestrale.
Il Canone viene fatto derivare da una giga che sviluppa il medesimo tema musicale le cui assonanze sono avvertibili anche nella Follia, tema musicale fra i più antichi della musica europea, e nel canone Sumer is icumen in, composto in Inghilterra nel XIII secolo.
Il brano è caratterizzato dalla reiterazione del suono dei diversi strumenti a corda. Una variante prevede l'aggiunta di un pizzicato di viola in sostituzione della linea del basso ostinato solitamente garantita dal suono dell'organo e del violoncello.”

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Non è difficile, è l'animazione del brano, che fa 'vedere' le note e la loro aggregazione. Leggi lentamente, rileggi e poi ascolta di nuovo. Bada che dopo c'è lo stesso brano.