L'uno accanto all'altro. Dopo i contrasti e i battibecchi pubblici. Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti tornano davanti alle telecamere nel pieno della crisi economica che sta colpendo l'Italia. E, pressati dalla Bce, annunciano quello che solo pochi giorni fa in Parlamento il Cavaliere si era guardato bene dal dire. Ovvero l'anticipo del pareggio al 2013, gli interventi per introdurre il pareggio di bilancio in Costituzione, la riforma del mercato del lavoro e la "madre di tutte le liberalizzazioni", ovvero "tutto è libero tranne ciò che è vietato".
VIDEO La conferenza stampa
La conferenza stampa è iniziata con 30 minuti di ritardo. Uno slittamento che, secondo l'agenzia Dow Jones, sarebbe dovuto agli ultimi negoziati tra l'Italia e
"C'è una attenzione particolarissima della speculazione internazionale su di noi a cui bisogna cercare di mettere un argine" è l'esordio di Berlusconi. Che, però, continua a non assumersi responsabilità: "Nulla di quello che succede si può ascrivere a uno dei governi di qualunque paese, ma riguarda globalmente sistema finanziario". Perché, taglia corto Tremonti, "in una settimana è come se fosse cambiato il mondo".
Crisi europea, dunque. Anzi, mondiale. "Ho passato - dice il Cavaliere - tutto il pomeriggio al telefono con i colleghi europei, con Angela Merkel, Sarkozy, Von Rampuy per concordare tra di noi misure. Tra poco parlerò con Obama. Il mondo è entrato in una crisi finanziaria che investe tutti i paesi, una crisi globale che si aggiunge alle precedenti e non rispecchia nè la realtà nè i fondamentali economici. La situazione sui mercati è molto difficile e richiede interventi coordinati tra gli stati, soprattutto quelli dell'area euro". Proprio per questo, nei prossimi giorni, sarà organizzato un G7 con i ministri delle finanze. Un appuntamento che potrebbe preparare un nuovo G8.
Arriva il momento dell'Italia. E delle mosse del governo. "Anticipo brevemente che lavoreremo da subito in Parlamento per introdurre nella nostra Costituzione il principio di equilibrio di bilancio ed anche un altro principio, cioè la libertà in base alla quale tutto è consentito per i soggetti economici e per le imprese eccetto quello che è vietato dalla legge" afferma il Cavaliere. Un'innovazione che Tremonti definisce "un passaggio storico".
La scelta fatta dall'esecutivo è il cambio della tempistica della manovra. "Un'accelerazione", come la definisce il Cavaliere. Che ci tiene a sottolineare come quello che cambierà non saranno i contenuti della manovra ma i tempi. "A partire dalle delega assistenziale, che sarà sviluppata sul biennio 2012-2013" spiega Tremonti. Che nega "nuove addizionali" e spiega come tra le misure anti-crisi che il governo "sottoporrà immediatamente al parlamento", ci saranno anche delle norme su "assistenzialismo e sistema fiscale". Perché, ragiona il ministro, "la riforma assistenziale è propedeutica per quella fiscale", specificando che la prima permette di fare la seconda a saldi invariati, salvaguardando quindi le agevolazioni fiscali. Si deve fare in fretta, per questo la riunione delle commissioni di Camera e Senato è prevista per giovedì 11 agosto, alle ore 11.
Poi il premier manda un messaggio all'opposizione: "Noi siamo sempre stati disponibili a discutere un miglioramento delle nostre proposte con chi fosse portatore di idee di miglioramento e lo siamo anche questa volta".
Non manca un nuovo siparietto tra il premier e il ministro. Mentre Tremonti sta raccontando che ieri "le parti sociali hanno formulato una ipotesi di anticipo" della manovra "che non è stata dettagliata e il riferimento all'effetto depressivo riguardava la manovra sulla parte finanziaria", Berlusconi aggiungeva che "questa discussione si è svolta mentre ero assente dal tavolo chiamato da un collega al telefono". "Ovviamente", aggiunge il premier sorridendo, "questa è una polemica con Tremonti" e infatti "abbiamo deciso di sfidarci a duello domani mattina e adesso sceglieremo l'arma".
Bossi: "Più interessante discorso oggi". "Sì, interessante, ma mi ha più interessato quello di oggi, perché se non si riesce a far comprare i titoli di stato dalla Bce, diventa un casino: invece così ci siamo garantiti che comprano i titoli e noi facciamo il pareggio di bilancio un anno prima". Così il segretario della Lega Nord Umberto Bossi ha risposto a chi gli chiedeva un commento sull'intervento in parlamento sulla crisi economica del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, arrivando a una festa del partito. "Tutti hanno paura che i
titoli di stato si trasformino in carta straccia, ma facendo il pareggio di bilancio un anno prima,
Le reazioni: no da opposizioni. "Berlusconi non poteva dire mercoledì scorso le cose dette questa sera? C'è stata una pericolosa sottovalutazione che è costata cara in questi due giorni all'Italia" afferma il vicesegretario del Pd Enrico Letta. E dal Pd tagliano corto: "E' da irresponsabili anticipare la manovra senza correzioni".
"Al di là delle fumisterie costituzionali - dice il segretario Bersani - andiamo alla sostanza. Anticipare la manovra senza cambiarla sarebbe un colpo gravissimo al paese dal punto di vista economico e sociale". "Noi - afferma Bersani - come abbiamo ripetuto siamo pronti a discutere anche in agosto e a prenderci le nostre responsabilità per trovare soluzioni urgenti ma non a fare discussioni inutili come quella di tre giorni fa né ad accodarci a scatola chiusa alle decisioni di un governo che è stato fin qui fallimentare".
Italo Bocchino di Fli spera che non si sia in presenza "dell'ennesimo proclama". Duro l'Idv: "E' meglio che Berlusconi e Tremonti vadano in vacanza se le proposte per uscire dalla crisi sono quelle che hanno esposto stasera. Auspico che la prossima conferenza stampa sia quella in cui si annunceranno le dimissioni proprie e dell'intero governo".
Nessun commento, per ora, dall'Udc. "Non possiamo che confermare che questo governo fa male al paese" così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. "Stiamo correndo velocemente verso il baratro e il governo Berlusconi ci intrattiene con una sorta di Talk show con nefaste divagazioni su modifiche alla Costituzione" afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Liberta'
(05 agosto 2011)
2 commenti:
Molto più convincente la spiegazione che dà Federico Rampini (vedi dopo questo articolo) alla stregua della quale tutto ciò che hanno detto Berlusconi e Tremonti nella conferenza stampa è stato dettato dalla BCE in accordo con Stati Uniti, Francia e Germania.
I nostri avrebbero potuto razionalizzare, che afferma compatta l'opposizione (eccedo l'UDC di Casini), ma si sa che a B. dell'Italia non frega niente, come anche che il Governo è stato commissariato dalla BCE. Siamo in libertà vigilata!
Bastardi!
Posta un commento