giovedì 22 settembre 2011

Caso Milanese, la Camera dice no all'arresto, ma con soli sette voti di scarto


La Camera ha negato con voto segreto l'arresto di Marco Milanese, ex braccio destro di Tremonti. Sono 312 i voti contrari all'arresto, 305 i favorevoli, uno scarto di sole sette schede. Il ministro non ha partecipato al voto del governo tenuta in mattinata perchè , è stato fatto sapere, «è in viaggio per Washington» dove da venerdì iniziano i lavori del Fondo monetario internazionale.

LA LEGA - La Lega voterà contro l'arresto di Marco Milanese. Lo ha ribadito in Aula alla Camera Luca Paolini, componente della Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio. «La carcerazione preventiva - ha detto - non è la soluzione del problema. Bisogna fare i processi: Papa (il deputato del Pdl arrestato con il voto favorevole della Camera cui ha contribuito anche la Lega a luglio, ndr) da due mesi marcisce in carcere e chissà per quanto ci resterà». Su accordi, o presunti tali, con il premier il leader del Carroccio nega: «Non c'è nessun accordo». Bossi esclude l'ipotesi di una intesa con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per arrivare fino a gennaio e poi cambiare l'esecutivo. «Non c'è nessuna accordo» risponde ai cronisti.

L'APPELLO DI BERLUSCONI - «Dobbiamo votare compatti, respingere l'attacco della magistratura, restare uniti contro lo stato di polizia». Silvio Berlusconi invita i ministri alla coesione. Sembra di essere in uno stato di polizia giudiziaria, è il momento di respingere gli attacchi, afferma il premier riferendosi anche al voto sul «caso Milanese». Il Cavaliere durante il Consiglio dei ministri ha ripetuto di essere vittima di una persecuzione giudiziaria e di voler procedere spedito con la riforma sulle intercettazioni. Maurizio Paniz, deputato del Pdl: «Non spetta alla magistratura far cadere un governo».

IL TEST - Il voto, a scrutinio segreto, è atteso intorno alle 12. Si tratta di un test importante per la tenuta del governo Berlusconi anche se il leader della Lega Nord ha già annunciato che voterà contro l'arresto del deputato

GLI SCHIERAMENTI - Lo schieramento di cui fa parte Marco Milanese dirà ufficialmente «no» al suo arresto. La Lega si è ricompattata e ha scelto di votare contro l'arresto dell'ex braccio destro di Tremonti, ma il voto segreto è un'incognita. I democratici, che hanno supportato il voto segreto a differenza di quanto avvenuto con Papa, hanno dichiarato di voler votare per l'arresto del deputato. Il partito di Antonio di Pietro (Idv) si schiererà compatto per il «sì» all'arresto. Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini ha lasciato libertà di coscienza ai deputati centristi, ma in aula oggi il deputato centrista ha annunciato che l'Udc voterà a favore della richiesta di arresto per Marco Milanese. Il partito del presidente della Camera Fini è favorevole all'arresto di Milanese. Fli ha raccolto firme con Pd e Idv per il voto segreto.

LE ACCUSE A MILANESE - I reati ipotizzati dai pm di Napoli nei confronti di Marco Milanese sono associazione per delinquere, corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio. Milanese avrebbe rivelato notizie su indagini svolte dalla Guardia di finanza. Secondo il gip Milanese si è occupato dell'attribuzione di nomine in diverse società controllate dal Tesoro (tra cui Ansaldo Breda,Oto Melara,Sogin,Sace) ricevendo «come corrispettivo somme di denaro e altre utilità». Milanese si è sempre difeso sostenendo in una memoria consegnata alla Giunta della Camera di non essere il «deus ex machina delle nomine, di non aver mai ricevuto regali o altre utilità»

Redazione Online
22 settembre 2011

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