Dalle carte dell'inchiesta Metallica emergono i rapporti societari di Ignazio
Qui di seguito un estratto del libro Le mani sulla città edizione Chiarelletere
Una brutta storia di usura ed estorsioni che ha per protagonista Pepè Onorato, boss della ’ndrangheta con un lungo curriculum criminale, e che sfiora Ignazio
L’imprenditore è Sergio Conti, ex titolare di garage, che nel 2010 è stato condannato in primo grado nel processo «Metallica» a 6 anni di carcere per estorsione, aggravata dall’utilizzo del metodo mafioso. Questa storia inizia nei primi anni 2000, quando «il Gibson Bar − come dice in aula il pm Celestina Gravina − diventa il bar di elezione dell’avvocato, ma già onorevole, Ignazio
Il titolare del Gibson, Daniele Salton, è pieno di debiti ed è in mano agli usurai. Dopo qualche tentativo di tornare ad avere il controllo della situazione, è costretto ad abbandonare. Gli subentrano nuovi soci, tra cui Sergio Conti, che entra in confidenza con gli uomini di An che frequentano il locale, tra cui Massimo Corsaro. Conti chiede a Corsaro di entrare addirittura in società. L’assessore ci sta e coinvolge nell’affare anche l’amico Ignazio
Con
Daniele Salton, terrorizzato, si nasconde e spedisce la famiglia in una località segreta. Luigi Ciriello, avvicinato dalla banda di Pepè, decide che è meglio pagare e comincia a versare agli «esattori» di Onorato la sua quota (un terzo del debito totale): a rate, il 10 di ogni mese. In verità, in questa storia, estorti ed estorsori fanno a gara a chi è più «zanza»: Ciriello infila in una rata anche una banconota da 500 euro falsa. Ma non gli va dritta: gli uomini di Pepè se ne accorgono e lo obbligano a cambiarla con una vera. Il terzo debitore, Claudio Motterlini, se la cava facendo un bel patto con gli «esattori»: si vende Salton, rivelando dov’è nascosto, in cambio dell’azzeramento della sua parte di debito. Così, grazie alla spiata di Motterlini, nel 2008 Salton viene scovato.
Dopo qualche trattativa, Conti gli chiede un incontro, che avviene in piazza Napoli, a Milano, davanti al cinema Ducale. Non proprio un appuntamento tra galantuomini: entrambi arrivano spalleggiati da «amici», Conti si presenta accompagnato dagli uomini dell’Ebony, il quartier generale di Pepè Onorato, che lo rendono molto più convincente. La storia s’interrompe poco dopo, l’8 luglio 2008, quando gli uomini della Direzione investigativa antimafia guidati dal maggiore Armando Tadini arrestano Pepè Onorato e tutta la sua banda. Segue il processo «Metallica», in cui anche Conti viene condannato.
di Gianni Barbacetto e Davide Milosa
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