venerdì 30 settembre 2011

Referendum: i cittadini chiedono una nuova legge elettorale


“Non ce la farete mai”, “Inutile provarci”, “Impossibile raggiungere 500mila firme in poche settimane e con l’estate di mezzo”. Il copione si è ripetuto anche stavolta, com’era già successo per i referendum sull’acqua, il nucleare e il legittimo impedimento. Nessuno ci credeva, e invece di firme ne abbiamo raccolte non 500mila ma più di un milione e duecentomila, alla faccia dei Tg di regime che non si facevano scappare una parola sulla proposta di referendum sulla legge elettorale nemmeno a pagarla oro.
Questo risultato dovrebbe spiegare e far capire a tutti quello che noi già sapevamo: che i cittadini non ne possono più di questo Parlamento di nominati e di corrotti e vogliono a tutti i costi una nuova legge elettorale che gli permetta di scegliere i propri rappresentanti e non di ritrovarseli paracadutati da questa o quella segreteria di partito.
Ora una nuova legge elettorale dovrà essere varata al più presto. Ma nella nuova legge ci sono tre precondizioni secondo noi sono obbligatorie: i condannati non devono poter essere candidati; gli inquisiti non devono poter assumere cariche di governo e i parlamentari non devono poter svolgere un doppio lavoro, perché sennò come deputati e senatori votano la mattina le leggi che, come professionisti, gli servono al pomeriggio.
Ma il successo straordinario di questa raccolta di firme dice che i cittadini non ne possono più di vedere un Parlamento che invece di preoccuparsi delle loro difficoltà continua a riunirsi per fare leggi e leggine che servono solo al presidente del consiglio e ai suoi compari come il processo lungo o il bavaglio sulle intercettazioni. C’ è in giro una grande disperazione sociale, e se continua così finirà per forza per esplodere.

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