venerdì 2 settembre 2011

Stimo Bocca ma ha esagerato


di Luigi Zanda

Caro Direttore, ho molto rispetto per Giorgio Bocca, per la sua storia personale, per la sua integrità morale e le sue straordinarie qualità professionali.

Quando leggo Bocca tiro sempre un sospiro di sollievo: per fortuna in Italia c’è ancora la sua forte voce che si batte per una politica pulita, onesta e rispettabile. Prima di entrare in Parlamento ho fatto molti lavori, nell’industria privata e in quella pubblica. Come sa chi ha lavorato con me, la correttezza dei comportamenti è sempre stata una mia forte ossessione. Non credo di essere cambiato.

Sento quindi miei lo sdegno e la rabbia di Bocca per quel cancro della politica italiana che è la corruzione. Con in più, mi creda caro Direttore, il dolore e la mortificazione personale quando, come nel caso di Penati, a essere messi sotto accusa sono i dirigenti del Pd.

COMPRENDO bene come l’indignazione di uomini integri di sinistra come Bocca possa esplodere con più violenza proprio nei confronti della corruzione “di sinistra”. Ma nell’intervista di ieri al Fatto Quotidiano Bocca va oltre la sacrosanta condanna dei singoli politici scorretti.

Per Bocca “tutti i politici hanno lo stesso interesse: avere potere e fare soldi”. Bocca dice di non conoscere “un uomo politico che sia stimabile come persona privata”. Dice che in Italia “quanto ad onestà, la sinistra è la stessa cosa della destra”.

Non ci sarebbero quindi “alcuni ” o “molti” politici disonesti, ma tutti gli uomini politici lo sarebbero. E quindi anche tutto il Pd. Questo giudizio non è solo ingiusto, ma anche molto pericoloso per la nostra democrazia. Perché non solo non aiuta chi lotta quotidianamente per fare pulizia nella politica, ma lo umilia e lo ridicolizza.

Il generale De Lorenzo ha tentato un golpe, ma nessuno ha mai sostenuto che le nostre forze armate siano tutte golpiste. È stato scoperto qualche prete pedofilo, ma per la massa dei sacerdoti la missione è proprio la difesa dei giovani. Ci sono giudici disonesti, ma la gran parte della magistratura è integra. In Italia vengono evasi ogni anno 120 miliardi, ma tantissimi italiani, Bocca ed io certamente, pagano le tasse fino all’ultimo euro.

Non parlo per me, ma voglio dire a Bocca che nel Pd e nel-l’intero centrosinistra ci sono tanti, tanti uomini politici, che credono nelle loro idee, vivono con sacrificio, sono coerenti, leali verso la patria, lottano per far rispettare la legge. Sono uomini e donne di cui nessuno oserebbe mai mettere in discussione l’onestà. Così come a nessuno verrebbe da dire che negli ultimi 20 anni, quanto a onestà, il centrosinistra possa essere paragonato ai Berlusconi, Previti, Dell’Utri, Cosentino, Scajola, Verdini e ai tanti altri numerosissimi loro allievi.

OVUNQUE possono esser-ci politici disonesti. Mi addolora, ma può accadere anche nel Pd. Ma gli onesti sono molto, molto più numerosi. Forse fanno meno notizia, ma non meritano di essere messi nel mazzo dei corrotti da una persona stimabile come Giorgio Bocca.

Bocca dice anche che “Bersani non dovrebbe fare un passo indietro, ma dovrebbe buttarsi a mare”. Credo che questa frase gli sia sfuggita. I ladri, quando sentono dire che anche gli onesti sono ladri, gongolano.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Luigi Zanda è un senatore del PD rinomato e onesto. Questa volta però avrebbe fatto bene a tacere e a tenersi per sè la sua opinione sulle parole di Giorgio Bocca, invece non l'ha fatto. Ciò fa sorgere il dubbio se non il sospetto che in casa PD ci siano 'carboni bagnati' dei quali si è fatto portavoce, non so quanto spontaneamente, il sen. Zanda. Ciò non convince affatto. Anch'io penso che vi siano uomini onesti nel centro-sinistra ma prendo le parole di Bocca nella loro interezza e nella loro drammatica realtà, limitandomi a pensare che Bocca pensasse in realtà a politici con incarichi di responsabilità politica e istituzionale. Ma la denuncia doveva essere impietosa, come è stata.