lunedì 17 ottobre 2011

Di Pietro invoca la linea dura "Torniamo alla legge Reale"


"Si deve tornare alla Legge Reale. Anzi bisogna fare la 'legge Reale 2', alias Di Pietro, contro atti criminali come quelli di Roma. Si devono prevedere arresti e fermi obbligatori e riti direttissimi con pene esemplari". E' quanto propone il leader Idv Antonio Di Pietro per fronteggiare una "situazione d'emergenza come l'attuale". Parole che fanno riferimenti agli incidenti avvenuti a Roma sabato durante la manifestazione degli indignati. Invoca la linea dura l'ex pm: "Non è tempo di rimpalli ma di un'assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche per creare una legislazione speciale e specifica che introduca specifiche figure di reato, aggravamento dei reati e delle pene oggi previste, allargamento del fermo e dell'arresto, riti direttissimi che permettano in pochi giorni di arrivare a sentenza di primo grado". Sul fronte preventivo secondo il leader idv dovrebbero essere inserite disposizioni "già sperimentate per gli ultrà sportivi", come "il divieto di dimora in particolari giornate, o l'obbligo di dimora".

Fli contro Letta.
Da Fli, invece, arriva una bordata verso il fedelissimo del premier
Gianni Letta. E arriva per bocca di Carmelo Briguglio, vicecapogruppo di Fli a Montecitorio ed ex membro del Copasir, il comitato di controllo sui Servizi segreti: "Dinanzi a un disegno eversivo che e' stato organizzato e preparato da estremisti e black bloc che hanno messo a ferro e fuoco Roma, unico caso in Europa, la domanda e' d'obbligo: ma che hanno fatto i nostri Servizi segreti, quelli alle dipendenze di Gianni Letta?. Dove era la nostra elefantiaca intelligence, quella che cucina per il Copasir rapporti periodici di dubbia utilità? Il dottor Letta informi il Parlamento e il Paese". E anche per Francesco Rutelli dell'Api "la prevenzione degli apparati investigativi verso i teppisti e i delinquenti è stata insoddisfacente".

Alemanno.
"I violenti non devono avere alcuna forma di indulgenza e di comprensione perchè solo così possono essere colpiti e non c'è rischio di avere reazioni negative rispetto a questo intervento che deve essere fatto in modo preventivo tutto l'anno - dice il sindaco di Roma, Gianni Alemanno - Il primo passo è isolare in maniera definitiva i violenti come è stato fatto negli anni '70 quando fu isolato il terrorismo. Quello della manifestazione e' il momento ultimo prima di quello c'è tutto un anno di impegno, di intelligence, di contrasto ai violenti, di isolamento politico dei violenti che deve essere sostanziale".

Montezemolo. "
Quello che è successo sabato a Roma è veramente allucinante e ogni commento sarebbe ovvio - taglia corto Luca Cordero di Montezemolo - Quello che si è visto fa torto a tanti giovani che volevano portare in modo costruttivo e pacifico le loro istanze".

Mantovano e i magistrati.
"Auspico che non accada il bis del 14 dicembre con una risposta giudiziaria risibile, in alcuni casi irridente per cio' che e' accaduto e per chi ha subito i danni piu' gravi, le forze di polizia". Il sottosegretario all'Interno
Alfredo Mantovano, ospite di "24 Mattino" su Radio 24, punta il dito contro le toghe: "Troppo spesso l'uso legittimo degli strumenti di dissuasione da parte delle forze di polizia viene sanzionato penalmente mentre chi lancia i sampietrini, e sfido chiunque a trovarsi sulla loro traiettoria, invece di essere considerato una persona che attenta alla vita e' descritto come un bravo giovane che ha avuto un momento di stizza e va compreso".

Sacconi. "Non giustifico nessuna rabbia della piazza" dice il ministro del Welfare,
Maurizio Sacconi. Che se la prende con "certi banchieri, certi finanzieri, che sono così disponibili a giustificare, mi sembra che siano un modo per scaricare le proprie responsabilità"

(17 ottobre 2011)

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