MARCO TRAVAGLIO
Giuliano Ferrara, il più noto sfollagente della televisione italiana, sta per traslocare col suo samizdat Qui Radio Londra all’ora del dopopranzo, quando di solito, sopraffatto dai supplì, riposa. Nell’attesa, non contento di aver messo in fuga milioni di telespettatori di Rai1 e migliaia di lettori del Foglio (1800 copie vendute), tenta di decimare pure le vendite del Corriere, che s’era appena riavuto da una brutta crisi, con un’intervista di un’intera pagina.
Il titolo è in linea con l’ultima metamorfosi del nostro eroe, che parla come un caporale di giornata, una signorina Rottermaier, una signora-Luisa-che-comincia-presto-finisce-presto-e-non-pulisce-mai-il-water. Sempre coi verbi all’imperativo: “Tremonti si sottometta o se ne vada” (intanto sulFoglio intima: “Ai democristiani inquieti: scegliete da che parte stare, stateci e occupatevi di cose serie”). L’effetto degli ordini è ovviamente nullo, visto che non gli dà retta nessuno: un po’ come accade al Grande Capo Estiqaatsi. Però lui insiste. “Quel signore che si chiama Berlusconi sta per essere ghigliottinato sulla pubblica piazza”, rivela Giuliano l’Aprostata tutto sudato. E “se tagliano la testa al Cavaliere arriva
Seguono alcune spassose barzellette. Il latitante Lavitola è “un lobbista, migliore dei suoi inquisitori”. Uahahahahah. “Il vero B. è quello che vuole rompere i monopoli” (tipo Mediaset). Uahahahahah.“L’Italia è solida e può battersi per lo sviluppo. Altro che declino”. Uahahahahah (in tutte le lingue). Ultimo foglio d’ordini di Giuliano Estiqaatsi: “Bavaglio? Trent’anni di galera gli darei io a quelli che pubblicano intercettazioni illegali, altroché!”. È un vero peccato che nessuno gli dia retta. Perché i 30 anni di galera a chi pubblica intercettazioni illegali, cioè segrete, sono davvero interessanti. Chissà che ne pensa Belpietro, che nel 2006 pubblicò sul Giornalel’intercettazione segreta Fassino-Consorte (per non parlare dei fratelli B., che la ricevettero in omaggio da uno che l’aveva rubata).
Ferrara gli porterà le arance in cella. Anzi, lo raggiungerà nell’ora d’aria. Perché la legge Ferrara porterebbe in galera pure Ferrara. Il 20 settembre ‘97, dopo gli arrestidi Necci e Pacini Battaglia a
È un vero peccato che la legge Ferrara non fosse già in vigore all’epoca. Perché oggi Ferrara sarebbe in galera e terrebbe una fortunata rubrica sul circuito chiuso del penitenziario, dal titolo Qui Radio Rebibbia che, visto il sovraffollamento delle carceri, riscuoterebbe finalmente un po’ di share. Il programma, ben più afflittivo dell’isolamento, potrebbe essere adottato come pena accessoria per i delinquenti matricolati.
Il Fatto Quotidiano, 8 ottobre 2011
1 commento:
Non capisco perchè Marco Travaglio perda il suo tempo a scrivere di questo inutile uomo... la gente scappa alla sua comparsa per il cattivo odore di grasso che emana anche attraverso l'etere...Maròòòò quanto è grasso, stomachevole!
Posta un commento