lunedì 31 ottobre 2011

Ingroia ospite di Diliberto "Io, magistrato partigiano"


Il pm palermitano Ingroia parla al congresso del Pdci di Diliberto e si scatena la polemica. "Difendere la Costituzione, come fate voi in questo Congresso, anche a costo di essere investito da polemiche. Un magistrato deve essere imparziale ma so da che parte stare ogni qual volta qualcuno vuole distruggerla". "Siamo in una fase estremamente critica. La Costituzione è sotto assedio. Che fare? Resistere non basta. I magistrati non possono essere trasformati in esecutori materiali di leggi ingiuste".

"Un magistrato deve essere imparziale quando esercita le sue funzioni - ha continuato - e non sempre certa magistratura che frequenta troppo certi salotti e certe stanze del potere lo è- ma io confesso non mi sento del tutto imparziale, anzi, mi sento partigiano. Partigiano non solo perché sono socio onorario dell'Anpi, ma sopratutto perché sono un partigiano della Costituzione. E fra chi difende la Costituzione e chi quotidianamente cerca di violarla, violentarla, stravolgere, so da che parte stare".

Dure le reazioni dalla maggioranza, attaccano
Cicchitto, Gasparri e Santelli. Dice il capogruppo del Pdl alla Camera: "Ringraziamo il dottor Ingroia per la sua chiarezza. Sappiamo che le vicende più delicate riguardanti i rapporti tra mafia e politica stanno a Palermo nelle mani di pm contrassegnati dalla massima imparzialità". E il n.1 dei senatori dello stesso partito: "Sono gravi e inquietanti le parole di Ingroia che confermano l'animo militante di alcuni settori della magistratura. Da persone così invece che comizi politici ci saremmo attesi le scuse per aver fatto di Ciancimino jr una icona antimafia quando invece organizzava traffici illeciti e nascondeva tritolo in casa. Ingroia conferma i nostri dubbi. E sul caso Ciancimino dovrebbe spiegare molte cose. Porteremo questo scandalo e il suo comizio odierno all'attenzione del Parlamento dove sará anche il caso di discutere della nostra mozione sul 41 bis che fu cancellato per centinaia di boss al tempo di Ciampi e Scalfaro e che anche ora il partito di Vendola vorrebbe abolire". ''Credo che il dottor Ingroia stia preparando il suo ingresso in politica. E ovviamente possibile che tale previsione si riveli errata, ma altrettanto probabile che come altri suoi colleghi sia nel momento di passaggio in cui la toga serve per acquisire notorietà per una carriera politica'', ha detto il vice presidente del Gruppo Pdl alla Camera, Jole Santelli.

(30 ottobre 2011)

2 commenti:

Francy274 ha detto...

Bastardi!
Quando sentono il vento della Giustizia soffiargli sul collo si levano come dei Crotalus atrox, (serpente a sonagli), emettendo la massima quantità di veleno!
Sinceramente li detesto!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Grande magistrato Ingroia, era il vice di Paolo Borsellino. L'hai letto il libro "57 giorni a Palermo!?
No, vero? Grave, molto grave!