lunedì 3 ottobre 2011

Intercettazioni, di nuovo in piazza "Nel nome della Costituzione"


di CARMINE SAVIANO

Di nuovo in piazza. Mercoledì, 5 ottobre, dalle 17 alle 19 al Pantheon, Roma. Per marcare a uomo l'iter parlamentare del ddl sulle intercettazioni. Il Comitato per la libertà d'informazione continua la sua protesta contro la legge Bavaglio. Si tratterà di un presidio con gli interventi dei rappresentanti delle associazioni che formano il Comitato. Per spiegare ai cittadini, ancora una volta, i guasti che potrebbero essere prodotti dalle legge sulle intercettazioni sul tessuto democratico del Paese. E per continuare il percorso verso una grande manifestazione nazionale.

L'invito del Comitato è rivolto a "tutti coloro che hanno a cuore la Costituzione". E non solo: la richiesta è "contribuire alle mobilitazioni", partecipando e promuovendo ogni iniziativa possibile, sia nelle piazze reali che in quelle virtuali. "E non finirà qui. Saremo in piazza ogni volta che sarà necessario. Con presidi e sit-in. Tutti momenti preparatori a una grande manifestazione di piazza, cui daremo vita se questa maggioranza parlamentare dovesse approvare la legge Bavaglio", dice Fulvio Fammoni della Cgil. Che aggiunge: "Continueremo anche sollevando gli evidenti problemi di costituzionalità rispetto all'art.21". E "Io ci sarò", sarà lo slogan del presidio, affinché non sia approvato "un provvedimento sbagliato che manomette diritti costituzionali".

In campo, numerose associazioni.
Giuseppe Giulietti, presidente di Articolo 21: "Noi ci saremo e parteciperemo a tutte le iniziative promosse a difesa della Costituzione e della libertà di informazione in attesa di della grande manifestazione nazionale unitaria che dovrà essere convocata da quanti partiti, movimenti sindacati, comitati, cittadini, credenti non credenti, imprenditori... tutti coloro che ritengono che l'aria sia non solo viziata ma che con l'approvazione della legge bavaglio rischia di diventare irrespirabile".

Pronti a scendere in piazza anche i rappresentanti della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. "Il Paese che vuole cambiare, quello dei referendum che ha portato milioni di donne nelle piazze ha le idee molto chiare". Ovvero: "No al bavaglio". E ancora: "Ci eravamo presi l'impegno a riconvocarci a piazza del Pantheon quando la legge fosse andata in aula, per riaffermare la volontà di sconfiggere questo disegno scellerato contro il diritto dell'opinione pubblica ad essere correttamente informata e contro la volontà di insabbiare i meccanismi della giustizia. Poi, se costretti dalla protervia del governo, continueremo una mobilitazione nelle tante altre piazze d'Italia, fino ad una manifestazione nazionale".

(03 ottobre 2011)

2 commenti:

Francy274 ha detto...

E vaiiiiiiiiii... finalmente ci si muove!!
Speriamo che anche gli elettori di destra prendino coscienza di quanto potrebbe accadere se questo disegno di legge scellerato venisse approvato!
Per favore pubblicalo anche su fb., così lo condivido :)

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

FATTO.